Il Comitato politico interviene sulle due emergenze presenti a Milazzo, quella inerente il pronto soccorso dell’ospedale Fogliani e l’interdizione al transito del ponte del Mela
Le criticità concernenti il pronto soccorso dell’ospedale Fogliani di Milazzo e l’interdizione al transito del ponte del Mela erano note da tempo e pur tuttavia non si è riusciti, sino ad oggi e comunque tardivamente, a porvi rimedio con una seria attività di programmazione degli interventi e delle risorse economiche al fine di evitare disagi alla collettività. Nell’uno e nell’altro caso si è atteso che le criticità si tramutassero in emergenze
Le minacce di protesta lanciate dalle amministrazioni dei due comuni interessati hanno il sapore amaro della beffa in quanto esse avrebbero dovuto essere parte attiva nel processo di ricerca di soluzioni valide già da tempo e, se necessario, denunciare eventuali ritardi o omissioni determinati da altri enti e amministrazioni a
vario titolo coinvolte nel processo di elaborazione ed esecuzione degli interventi; ed invece i Sindaci delle due città sono oggi costretti a ventilare forme di protesta tipiche di chi fa opposizione piuttosto che di chi governa una comunità. Un ossimoro; in termini politici ed amministrativi, l’ennesima dimostrazione di come, in generale, gli interventi delle amministrazioni siano determinati più dalla emergenza che da una oculata programmazione degli interventi sul territorio.
Italia Viva sostiene quanti intendono protestare a fronte del pericolo della chiusura del pronto soccorso cittadino e della occlusione della più importante arteria di collegamento tra Milazzo e Barcellona augurandoci che il Sindaco della Città di Milazzo piuttosto che ricorrere a forme di protesta “eclatanti” sappia rinvenire, nell’ambito dei poteri assegnati alla istituzione che rappresenta, lo strumento che impedisca la chiusura del pronto soccorso cittadino, poiché quando il confine tra chi esercita il diritto di protestare e chi ha il dovere di governare si assottiglia sino a scomparire, qualcosa non funziona.
E ci aspettiamo che si esprima sulle scelte del Governo regionale che impattano drammaticamente sul nostro territorio e sui nostri concittadini. Siamo, infatti, al cospetto di una politica di polarizzazione della spesa sanitaria, orientata al potenziamento di strutture pubbliche e private localizzate solo nelle grandi città siciliane, Palermo, Catania e Messina, a scapito dei presidi ospedalieri periferici, per quanto e nonostante essi risultino strategici. Un fenomeno che investe Milazzo come Patti, Sant’Agata e Mistretta, ospedali per i quali il governo regionale ha scelto deliberatamente la via del loro progressivo svuotamento.
Un processo che sarà destinato ad aggravarsi se il governo nazionale e quello regionale non modificheranno il loro orientamento sui fondi del MES e sulla questione dell’autonomia differenziata le cui ricadute sul nostro territorio saranno devastanti se non interverranno profondi e decisi cambiamenti di rotta.
Alla politica e a chi amministra la cosa pubblica appartiene lo specialissimo compito di governare gli eventi prima di esserne travolti.