Finalmente la RAI da uno spazio alla loro vicenda “Grazie al tgr3 per aver dato spazio alle nostre istanze” scrive sulla sua pagina social Jesus.. ovvero Carlo Collovà che con circa 400 connazionali vivono il dramma di essere bloccati in Argentina.
Chiediamo di tornare a casa a prezzi sostenibili… nulla di più
guarda il video della Rai
Intere famiglie sono rimaste bloccate nella capitale argentina dove sono costretti a pagare l’albergo e contrarre prestiti nella speranza di tornare a casa
Prima la stampa on line locale, poi quella regionali e i giornali, vedi Il secolo d’Italia, Il corriere della Sera, quindi RaiNews24 ed il Tg3 ieri sera, tutti a parlare, sollevando il velo, sulla cicenda degli italiani prima bloccati e poi “truffati” dai voli milionari dei Alitalia. Una petizione gli appelli.. ma anche l’immobilità del governo, che da giorni sta in un silenzio che lascia, anche questo, stupiti.
Tutto a causa dell’emergenza sanitaria per Covid-19, che l’imprenditore siciliano Carlo Collovà, noto ai più come Jesus Dart, e altri italiani si trovano da settimane in Argentina. Collovà è impossibilitato a tornare in patria, “rimbalzato” tra varie ambasciate e illuso più volte dell’esistenza di un volo sul quale potersi imbarcare.
“Quaranta persone che avevano comprato il volo di ritorno, – si legge sul giornale di Francesco Storace – a prezzi esorbitanti, non sono stati fatti imbarcare dall’Alitalia con la scusa dell’over booking.”
Il nuovo video
https://www.facebook.com/jesus.dart.5/videos/10221928382989007/
Stesso concetto Collovà lo esprime in un video postato sulla sua pagina Facebook. Nei giorni scorsi è stata lanciata anche una petizione inviata al ministro degli Esteri Luigi Di Maio e a quello delle Infrastrutture Paola De Micheli, con l’obiettivo di farli rientrare. Ma ancora nessun risultato.
“Non riusciamo a lasciare l’Argentina”
«Cittadino italiano e onesto lavoratore – si legge nella petizione -, partito mesi prima dell’emergenza per una meritata vacanza dopo le fatiche estive del suo lavoro stagionale, Carlo Collovà è bloccato in una terra non sua. Abbandonato ora a se stesso e preso in giro dalle istituzioni. È suo diritto tornare in patria al più presto. Prego che qualcuno risolva la situazione e si trovi una soluzione al più presto. Facciamolo tornare in Italia. Assieme a tutti i nostri connazionali, bloccati in Sudamerica e dimenticati. Lasciati a barcamenarsi tra soldi che stanno finendo e l’incognita di una data di ritorno».
E sul Corriere della Sera, ieri anche un’altra storia analoga.
Quella che racconta Giulia e i 50 italiani bloccati da un mese in Bolivia: «Rimpatri da altri Paesi, noi siamo stati abbandonati»
Carlo Collovà va giù pesante quando scrive , quasi ribattendo alla Farnesina: “Sono menzogne, i voli di neos potevano essere presi solo da chi era già a Buenos Aires e soprattutto, molti non potevano prenderli perché in isolamento, i voli sono stati fatti e proposti da neos alla Farnesina e non viceversa, e sono stati fatti tutti in un giorno. Ovvio che non si potevano riempire. L’ambasciata aveva assicurato alle persone in quarantena che ci sarebbero stati altri voli come quello, proprio per quelli che non potevano prendere questi voli neos, invece non c’è stato più nessun volo perché l’Argentina ha smesso di mandare aerei per rimpatriare i suoi cittadini, fanno il più classico degli scarica barile.
La denuncia dell’avvocato Scozzari
A raccontare all’AGI la disavventura di un gruppo di agrigentini, e’ l’avvocato Giuseppe Scozzari, uno dei piu’ noti professionisti agrigentini. Da settimane combatte per far rientrare la madre e i cugini, con rispettiva famiglia al seguito, in citta’. “Mia madre – racconta – e’ partita il 5 marzo insieme ai miei cugini, marito e moglie incinta al settimo mese, e i loro due figli. Erano andati a trovare mia zia, la sorella di mia madre, prima che scoppiasse il caos nel mondo. L’arrivo non e’ stato dei piu’ incoraggianti. Il governo argentino ha imposto la quarantena a chiunque arrivava dall’Italia. Finito l’isolamento per gli italiani, e’ iniziato quello riservato a tutti gli argentini. Da 50 giorni in pratica e’ reclusa in casa“
“Il 29 marzo – continua l’avvocato Scozzari – dovevano rientrare ma la compagnia Air Europa cancella il volo. Non viene data nessuna spiegazione, sparisce ogni informazione dal sito e al call center non risponde nessuno. Si cerca un contatto col consolato ma tutto resta molto vago. Ho scritto piu’ volte e mi era stato risposto che sarebbero stati messi altri voli. Nel frattempo Alitalia cancella tutti i voli. Ci sono tanti italiani, quasi centottanta, rimasti bloccati con grande difficolta’”. Due giorni fa, seppure con un rincaro di prezzi che l’avvocato Scozzari, definisce “estorsivo”, la situazione sembra sbloccarsi ma e’ solo un’illusione perche’ nessuno riesce a partire. Oggi doveva essere il giorno della partenza ma neanche stavolta è andata bene. “I biglietti non sono piu’ in vendita, viene comunicato – spiega l’avvocato Scozzari – che deve essere il consolato a mediare”.