Il progetto è stato condiviso e quindi prodotto da Fresu, il quale su questa scia, all’occorrenza, ha “accettato” di buon grado di fare l’ospite, per così dire, “in casa propria”. Ed allora, domenica sera, accolto dai tre musicisti e da una motivata platea desiderosa di grande musica, ha conquistato la zona centrale del palco allestito nella Villa Comunale di Taormina, in occasione della serata finale del Taormina Jazz Festival, giunto alla sua terza edizione.
“Questo per me è un momento molto bello perché ho la consapevolezza d’aver realizzato un sogno” ha detto Dino Rubino quando, a conclusione del secondo brano, l’ha invitato sul palco presentandolo al numerosissimo pubblico che gremiva platea, scalinate e panchine dell’incantevole giardino taorminese.
“All’età di quindici anni lo consideravo il mio idolo e stasera ritrovarmi qui a suonare con lui per me è un grande onore” ha proseguito il giovane polistrumentista siciliano con voce commossa.
In “Sangoma”, brano estratto da “Zenzi” il piano di Dino Rubino rievoca un po’ il Jarrett ai tempi della Impulse. Il tempo lento, ben cadenzato dai due straordinari accompagnatori che rendono avvolgente il sound, regala belle sensazioni alla platea.
La statistica parla chiaro: ultimi tre concerti di Paolo Fresu tra Messina, Catania e Taormina ed altrettanto versioni di “Non ti scordar di me”, super classico della canzone italiana, ma di origini tedesche, perfettamente adattate alle singole circostanze ed alle tipicità stilistiche di coloro che l’hanno affiancato. Le riletture e gli arrangiamenti proposti a fianco di Uri Caine hanno lasciato il campo a quelle con Bebo Ferra, fino, appunto, all’interpretazione con il trio di Rubino.
Due brani sul solco della tradizione jazzistica completano la prima parte del concerto che riprende dopo una breve pausa sul ritmo caldo e vivace di “Makeba Makeba”, ovviamente, nel ricordo della mitica cantante di Johannesburg.
E qui, neanche a dirlo, Dino Rubino, Paolino Dalla Porta, Stefano Bagnoli e lo “special guest” Paolo Fresu, al rientro sul palco, hanno dato ancora il meglio di sé trascinando il pubblico in un finale esaltante.
Basti pensare che a conclusione di una performance durata oltre due ore, la gente chiedeva a gran voce un ulteriore regalo in musica ed emozioni.
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