Le accuse di renzismo vogliamo metterle da parte,comprese le slides usate per la presentazione del disco lo scorso febbraio, poichè davanti a cotanta bellezza espressa nell’incantesimo di questo cofanetto deluxe, (riedizione doppio cd di inediti, doppio cd live, e il DVD), l’impatto sonoro del mondo di Lorenzo Cherubini, si gode a 360° in una pioggia piena zeppa di contaminazioni musicali. Il viaggio totale di questo ex ragazzo posticcio, un tempo bistrattato dalle TV che lo ospitavano a mò di fenomeno da baraccone – nonchè dai media, con relativi commenti ironici, ne ha fatta di strada, insieme al suo sorriso smagliante, sempre immortalato nell’energia che esprime, anche in quei momenti dolorosi e luttuosi della sua vita, (la perdita del fratello prima, il padre recentemente), lui ci ha sempre riservato la bellezza della musica, senza demordere in negatività sotterranee.
Il sound maturato nel corso degli anni, gli ha permesso di essere un precursore del genere, permettendogli di indossare i panni genuini dell’artista che pensa positivo, che diverte e si diverte, attraverso le metriche poetiche delle sue rime, talvolta con spunti riflessivi, metafore da interiorizzare, e su cui riflettere, e L’alba ci riporta in quel miracolo generoso della vita, consapevoli che non si può tornare indietro, mentre la luce indonda le piccole imbarcazioni che attraccano a Lampedusa.
Un viaggio dentro al viaggio, sound incalzante che pompa tra i bonghi, gioia, tolleranza. L’abbraccio non solo ideologico di chi si avventura attraverso i ritmi tribal – ossessivi di Musica, la spacciata apologia di Sabato, fermo immagine di una generazione sudaticcia, e giù via nell’eco de L’Estate addosso, tormentone estivo, Gli immortali, incalzante e rock quanto basta, e poi ancora Melagioco, Con uno sguardo, Fondamentale.
Trenta tracce in cui si mescola hip – hop, merenghe, culture del mondo, l’Africa, le ballad dal sapore spaziale, (L’astronauta su tutte), gli ossimori che ogni giorno mastichiamo. Lo slang positivo di questo prodotto deraglia l’ascoltatore, certo di possedere un gioiellino ben prodotto.
E le sensazioni continuano nel doppio cd Live e del DVD che racchiudono al meglio tutto l’universo di Lorenzo, che non dimentica di essere ancora Jovanotti. Invecchiato si, ma con quella certezza di aver lasciato in ognuno di noi un ricordo, una canzone, un ritmo, una frase da cantare ancora, senza ipocrisie di comodo, ma con quell’abbraccio culturale di un artista che non ha più nulla da dimostrare, se non quella di lasciarsi contaminare con entusiasmo, perchè la musica e anche gioia, energia, e non è da tutti riuscire a raggiungere fino in fondo il senso del proprio cammino artistico e umano di pari passo.
Salvatore Piconese
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