La nota di Ettore Salpietro, leader del gruppo politico-culturale Kronos.
Riceviamo e pubblichiamo.
Prima di intervenire su questa incresciosa questione abbiamo atteso e sperato, invano, che il Sindaco Ricciardello trovasse il modo di fare autonomamente ammenda.
Prescindiamo dal merito della vicenda Dissesto/TAR e dal racconto che ne fa l’Amministrazione Ricciardello, su cui avremo modo di tornare.
La dichiarazione del Sindaco del Paese di Brolo:
“i consiglieri di minoranza, che chiedevano a gran voce le dimissioni del vicesindaco, Gaetano Scaffidi, dopo quest’ulteriore scoppola inferta dal Tar, farebbero bene a dimettersi in massa.”
potrebbe rientrare nella normale dialettica politica, ed avrebbe fatto bene il Signor Sindaco a fermarsi qui.
L’aver aggiunto:
“Come facevano i generali nipponici dopo le sconfitte. Loro si suicidavano.. ma evidentemente avevano ben altro senso dell’Onore”, ci lascia letteralmente basiti ed inorriditi e ci addolora profondamente.
Certe cose non si possono e non si debbono dire nemmeno per scherzo, figurarsi se si possono mettere su “carta intestata del Comune di Brolo” e men che meno in tempi in cui, come si legge sempre più spesso nella cronaca locale, la labilità ed il disagio dilagano anche nel nostro territorio.
Alla Minoranza Consiliare, democraticamente e legittimamente eletta non meno della compagine del Sindaco Ricciardello, esprimiamo la nostra piena solidarietà e l’invito a continuare a garantire quell’indispensabile ruolo di controllo e stimolo che altri, in passato, molto colpevolmente hanno disertato.
Al Sindaco l’invito a tornare in se stessa, quella Irene che noi, ma non solo noi, oggi non riconosciamo più ed a dare per prima l’esempio al fine di ristabilire il clima di confronto, anche duro, ma civile e rispettoso che questo paese si merita.
KRONOS – Ufficio Stampa –
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