LA MONTAGNA STUPRATA
Cronaca Provinciale

LA MONTAGNA STUPRATA

C’era una volta… era l’inizio di una favola, il nostro “c’era una volta” è la chiave di lettura di un incubo naturalistico.
Ecco la nostra storia, legale, perfetta anche sotto il profilo amministrativo, certamente senza onori per la politica, peggio per il buon senso.

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E’ una storia che si consuma, giorno dopo giorno, sotto lo sguardo di centinaia di pendolari, di pubblici amministratori, di benpensanti e progressisti.
E’ la morte di una montagna, bella, figlia unica nel nostro paesaggio per caratteristiche e conformità.
E’ la violenza senza estetica, né etica, di un territorio, che si fa forte di licenze e prebende.
E’ la morte della natura mentre a pochi chilometri si liberano, con fanfare e marce trionfali, rapaci e tartarughe, si domano incendi, si promuove il Parco.
E’ la morte della politica di una regione miope e sorda.
Nella valle del Rosmarino si modificherà un piccolo ma importante ecosistema, sotto lo sguardo di tutti, sta sparendo una montagna resa ghiaia e pietrisco.
31082009811Tutto regolare, tutto in regola, nessun pregiudizio per la legge, solo la logica ci dice – piccolo grillo parlante – che qualcosa non va.
Tanto a chi importa?  Ve ne eravate mai accorti? Cosa si può fare? Tanto, basta pensarci, parlare, semplicemente dire No. Ghiaia, asfalto, terra e pietrisco possono essere presi anche con altre logiche, meno profitto, più “ragione”, senza violentare natura e montagne. Del resto, non saremmo in Sicilia.

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18 Settembre 2009

Autore:

admin


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