Nuccio Ricciardello: “Andava fatto in fretta”. Infatti quanto fatto era necessario ed improrogabile per mitigare il rischio di esondazioni. Oggi i torrenti si mostrano in bella vista, i ragazzini giocano con le bike e viene fuori l’idea di far anche dell’altro…
Infatti ora che i torrenti brolesi si mostrano ripuliti, spaziosi ( ma anche quello della vicina fiumara di Gliaca), vengono fuori nuove ipotesi di utilizzo, atte anche a mantenerli puliti, privi di detriti, sicuri.
Un utilizzo “sociale” ma anche sportivo, nel pieno rispetto della normativa, complessa e spesso sconosciuta, della gestione delle aste fluviali.
Un utilizzo che possa anche portare alla conservazione della memoria storica di quei luoghi un tempo sede di lavoro con le loro” calcarre”, di fiere, di attività estrattive.
Tornano in mente le idee del parco fluviale, quella cara all’ingegner Giuseppe Letizia, lungo il torrente Brolo, negli anni 2000, con le sue strade in terra battuta, buone per il trekking, o la voglia di incrementare quelle pozze d’acqua che facevano gola agli uccelli di passaggio e che, curate da Salvatore Scaffidi, all’era della sindacatura di Salvo Messina, anche lui attratto dalla problematica tesa per il riutilizzo di queste aree, avevano creata una vera e propria osasi naturale, tra canneti e zona lacustre, nell’area sottostante il passaggio della SS113, sul torrente Brolo.
Ma giungendo ai nostri giorni è allettante anche l’ipotesi, intitolata al poliziotto ambientalista Tiziano Granata, di creare un’area, alla foce del torrente Sant’Angelo, nel comune di Brolo, di rispetto ambientale e naturalistico.
Aree dell’ambito fluviale, quindi, date in mano ad associazioni private, sportive, sociali, per un loro utilizzo per scopi ricreativi, sportive, ambientalistici, testi a mantenere un ambiente naturale integro e diversificato, favorendo i transiti di numerose specie animali, soprattutto uccelli.
Zone destinate al tempo libero ed allo sport, caratterizzate dalla cura della ricca la vegetazione,che non diverrebbe mai, in tal modo, nè arbusti, nè tronchi in grado di intralciare la piena del fiume.
Un progetto articolato complesso, ma anche in grado di sviluppare economia, e occupazione, come evidenzia Maurizio Caruso, ex assessore comunale, da sempre fautore di tale iniziative che coinvolgano pubblico, privati, associazionismo, enti territoriali preposti alla gestione delle aree fluviali.
L’assessore Nuccio Ricciardello, oggi soddisfatto, del lavoro fatto che già così riduce al massimo il rischio inondazioni che potrebbe essere causato da possibili piogge torrenziali, frequenti in questo periodo dell’anno, evidenzia che questi interventi sono frutto di una fattiva collaborazione tra tre enti, la locale amministrazione comunale che tramite l’ufficio tecnico diretto dall’ingegner Basilio Ridolfo sta coordinando il tutto dopo averne segnalato le necessità dell’intervento stesso, dall’ Esa, l’ente di sviluppo agricolo, che ha fornito i mezzi, e dalla Forestale sottolinea anche l’irrisorietà dei costi a carico del Comune brolese: «Fornendo solo il gasolio per il mezzo meccanico, con un notevole risparmio per il comune, siamo riusciti a fare ciò che da anni non si era mai fatto”
Per la cronaca tra gli ultimi interventi seri in tal senso rammentiamo quello che venne coordinato dall’allora assessore Enzo Di Luca al quale seguirono, nel 2016, quelli effettuati dall’amministrazione in carica guidata da Irene Ricciardello.
E Ricciardello, ora sulla nuova ipotesi delle aste fluviali, subito dopo aver ringraziato L’Ente di Sviluppo Agricolo e gli operai del Corpo Forestale per la loro disponibilità e la fattiva collaborazione annunciando che nella cronopogramma dei lavori il prossimo intervento riguarderà il torrente Iannello/Mersa, dice la sua ” sarebbe una splendida occasione per Brolo, e per le associazioni che volessero prendersi in carico questi spazi importanti di territorio, in pieno rispetto della normativa. Come comune posso già dire di mettere a disposizione uffici e competenze per analizzare, ogni problematica che si potesse presentare… in poco parole… parliamone, l’amministrazione sarà attenta alla problematica”.
“Intanto – conclude – prendiamo atto che Brolo oggi sotto l’aspetto idrogeologico è più sicura”.
Ed a questo aggiungiamo che lo sarà ancor più quando verranno eliminati i passaggi – le cosiddette passerelle – che tagliano il torrente e che uniscono gli insediamenti industriai con la circonvallazione e sopratutto che bisognerebbe ripulire tutto il torrente a monte…
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