La scuola non si ferma.
Scuole chiuse, maestre e professoresse a casa, bambini accuditi dai nonni, ancora una volta protagonisti in un momento di emergenza, questo è lo scenario ai tempi dell’emergenza Covid-19.
Eppure la scuola non si ferma, meno che meno le attività, certo non è semplice per un docente ed un alunno improvvisarsi nella didattica a distanza, occorrono delle competenze, serve un coordinamento, e poi bisogna fare i conti anche con le le abilità e conoscenze degli studenti e soprattutto con quelle dei loro genitori.
E i nonni, immaginare una terza età informatizzata, è difficile, eppure i nonni grande pilastro portante della famiglia italiana, sono sempre li pronti a dare una mano.
Ed è sotto quest’ottica che la maestra Marino Antonella ha progettato e realizzato la sua unità di apprendimento svolta interamente a distanza, un tema quello del laboratorio di cucina che riporta ai ricordi dell’infanzia, delle cose buone, che unisce in un momento cosi difficile come questo.
E pensare che è primavera, non sono lontani i tempi che dalle nostre case, sinfonie di odori anticipavano i sapori delle numerose e buonissime ricette dei prodotti tipici pasquali.
L’idea è semplice spiegare la ricetta di una facile pasta frolla, da far realizzare ai bambini della scuola elementare, passo, passo, un tutorial vero e proprio, ma allo stesso tempo un compito di realtà complesso, che unisce ed aggrega i familiari, e fa rinascere quell’alleanza scuola famiglia, o meglio genitore – figlio con la grande regia dei nonni e delle nonne.
Indubbiamente l’esperienza è frutto del percorso di quest’anno in Avanguardie Educative dell’istituto comprensivo di Brolo, e che lo vede attualmente protagonista insieme ad altre scuole italiane nel lavoro di solidarietà promosso dalla rete nazionale “ la Scuola per la Scuola”.
Eh SI!” La didattica a distanza con l’assistenza delle scuole dei Movimenti di Avanguardie educative e delle Piccole Scuole in accordo con il Ministero dell’Istruzione,è stato lanciato in silenzio da INDIRE e propone una solidarietà tra scuole per superare l’emergenza COVID-19 e, al contempo, sperimentare soluzioni per la didattica a distanza con metodologie e strumenti innovativi.
Una solidarietà che si realizza grazie al supporto delle reti di scuole del Movimento Avanguardie Educative di cui l’istituto rappresenta pienamente l’Avanguardia Siciliana.
Sono scuole che da subito prima della chiusura si sono rese disponibili a collaborare con i docenti e i dirigenti scolastici degli istituti scolastici che ne hanno fatto o faranno richiesta. A tal fine è stato realizzato un portale dedicato dove la rete di scuole con l’INDIRE ha messo a disposizione numerosi webinar e materiali il cui accesso è libero.
Un istituto quello di Brolo ormai, presente e protagonista nel territorio Nazionale, inserito in un movimento di avanguardia in prima linea nel supportare tutte le scuole d’Italia soprattutto quelle delle regioni più colpite nel difficile compito di realizzare una didattica a distanza che funzioni e soprattutto facilmente accessibile alle famiglie.
L’istituto è anche altro, è la vivacità intellettuale del personale docente, alle prese con soluzioni che consentano una continuità didattica semplice e di facile accesso e fruizione per tutti.
Efficaci in questo contesto i compiti di realtà, dal monitoraggio svolto emerge che l’ultimo compito “Belle come le uova di Fabergè” non solo ha entusiasmato gli alunni e le famiglie ma sono giunte alla dirigenza delle richieste per aggiungere una nuova attività che puntualmente è stata accolta con il nuovo tema “ Fiori di carta per la mia mamma” un laboratorio di Origami su un tema floreale da realizzare con carta riciclata.
A questi si aggiunge la richiesta di un piccolo componimento poetico sulla mamma.
Insomma una scuola che nonostante tutto va avanti, innova, aiuta e supporta anche altre scuole di tutta Italia e lo dice forte in un manifesto della scuola che non si ferma.
“In un momento così delicato, noi dirigenti, docenti, personale delle Scuole Polo di Avanguardie Educative di Indire vogliamo condividere il Manifesto della scuola che non si ferma”.
È una dichiarazione di responsabilità, impegno ed energia positiva, che sentiamo di dover disseminare, in una fase difficile per il nostro Paese, stando al fianco del Ministero dell’Istruzione.
Vogliamo esserci e dare il massimo, per costruire occasioni di crescita basate su sei parole chiave irrinunciabili, dimostrazione dei valori e della cultura educativa che ci muovono.
Vogliamo ribadire con forza che la scuola non si ferma, e che deve agire come comunità educante. Come sistema. #Lascuolanonsiferma.
A noi della redazione un grazie ai docenti, ai genitori, e soprattutto ai nonni, sempre presenti nei momenti di crisi e compagni di studio insostituibili per i nostri bambini e ragazzi, forse non super tecnologici ma indubbiamente di grandissimo valore sociale e culturale.
