LA STANZA DELLA SETA – A Ficarra la nuova stagione culturale dedicata alle arti visive si apre con Barbara Cammarata e Antonio Rizzo
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LA STANZA DELLA SETA – A Ficarra la nuova stagione culturale dedicata alle arti visive si apre con Barbara Cammarata e Antonio Rizzo

La nuova stagione culturale dedicata alle arti visive della Stanza della Seta di Ficarra, si apre con l’artista Barbara Cammarata e l’architetto Antonio Rizzo, ambedue siciliani.

La residenza, dopo una prima fase perlustrativa già svolta, si svilupperà nel corso dell’anno in più fasi durante le quali saranno approfonditi i temi studiati e realizzatele opereda esporrepresso gli spazi espositivi di Palazzo Milio.

Barbara Cammarata inizia a dipingere già in età adolescenziale e dopo essersi laureata in sociologia nel 2003 presso l’Università di Palermo, si trasferisce nel Regno Unito per intraprendere studi artistici in pittura al Brighton City College e alla University of Brighton, dove si laurea nel 2009 in Fine Art. I suoi dipinti investigano mondi di realtà fantastica in cui uomo e natura vivono in totale simbiosi. In questa prima fase l’artista partendo dallo studio della figura dei tre fratelli Piccolo, di cui il paese di Ficarra ne custodisce preziosa memoria, si è confrontata con i luoghi e le persone che in questi anni hanno dato al paese una precisa identità socio-culturale. Un percorso, i cui risultati sono evidenti agli occhi di tutti, una pratica e, al tempo stesso, un modello operativo virtuoso basato sulla riappropriazione di un proprio punto di vista e sulla narrazione di esperienze intimamente legate alla propria storia e al tempo stesso aperte alle esigenze della contemporaneità.

Particolare interesse ha suscitato l’incontro con lo storico Francesco Ingrillì, autore di un libro di prossima pubblicazione sul diario di Teresa Mastrogiovanni Tasca Filangeri di Cutòmadre dei fratelli Piccolo e zia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nel quale la colta nobildonna,in tenera età,annota e descrive le sue giornate. Una cronaca di straordinaria vitalità, costellata da incontri con Reali, nobiltà e popolo, che mostra una Sicilia Crispina estremante attivadi cui colpevolmente gran parte dei siciliani non ha più coscienza.

Antonio Rizzo fa parte dello studio di architettura Analogique, un collettivo siciliano che comprende anche Claudia Cosentino e Dario Felice. Egli si è confrontato con Mauro Cappotto (artista e assessore alla cultura del comune di Ficarra) sulla necessità di restituire memoria e fruibilità ad alcuni spazi storici del borgo medievale. In particolare Rizzo si è soffermato sul refettorio del Convento dei Frati Minori Osservanti, sede del museo-laboratorio della pietra arenaria dei Nebrodi e degli scalpellini di Ficarra, una scuola che affonda le radici lontane nel tempo e che si è contraddistinta per aver partecipato importanti “fabbriche” di monumenti siciliani. Anche nel suo caso la residenza si svolgerà in più tappe necessarie per la stesura del progetto architettonico definitivo che verrà esposto anch’esso presso Palazzo Milio.

Entrambe le residenze sono frutto della collaborazione tra la Fondazione Brodbeck, rappresentata da Gianluca Collica, e il Comune di Ficarra, con Mauro Cappotto. Impegnati nella realizzazione di un convegno in cui saranno proposti nuovi modelli culturali che definiscononuovi rapporti tra il micro e le istanze dettate dalla globalizzazione. Sono in oltre in cantiere anche alcuni possibili partenariati con istituzioni internazionali allo scopo di dare la massimi visibilità alle produzioni realizzate a Ficarra.

15 Settembre 2020

Autore:

redazione


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