LA STELLA DA SEGUIRE – La “poesia” del Presepe nel quotidiano di Basilio e Rosina
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LA STELLA DA SEGUIRE – La “poesia” del Presepe nel quotidiano di Basilio e Rosina

“La Stella da Seguire” è il docu-film di Calogero Ricciardello, dove il presepe diventa racconto. Ancor meglio dove la storia di Basilio e Peppina diventa una favola. E’ un progetto itinerante che si propone di avvicinare le comunità nella riscoperta del sentimento di condivisione e appartenenza al territorio. Ed è stato proiettato anche a Brolo poco prima di capodanno alla sala Rita Atria.

lo spot

https://www.facebook.com/Planct/videos/1958530007786258/

 

 Ecco un bel Racconto di Natale, con tanto lirismo in un finale pieno di pathos che coinvolge tutti al di la della conoscenza diretta dei due protagonisti del docufilm del videmaker Calogero Ricciardello, realizzato  in collaborazione con Planct-ON.
La Stella da Seguire è il nuovo lavoro realizzato e diretto da Calogero Ricciardello per Sicilian Moments, un progetto che si declina sul tema delle tradizioni e dell’identità, in questo caso quella nebroidea e siciliana, ma che poi diventa un messaggio senza confini.

La Stella da Seguire rispetto ai precedenti lavori del regista brolese assume aspetti innovativi, diversi, spostando l’asse narrativo da quello del “semplice” documentario – fluido e snello come gli altri realizzati sempre da Ricciardello (leggi sotto) –  sulla cultura siciliana, in un’opera narrativa sui gesti quotidiani, sulla ruralità dei luoghi, sull’amore tra i due protagonisti, Basilio e Rosina, coppia da una vita, e sull’impegno che diventa totalizzante per la realizzazione del loro presepe.

Una sequenza di gesti, di ruoli, che diventano magici rituali, scanditi dal caffè che sgorga nella “moka”, dal gatto che li osserva, dall’incontro per il pasto, dalla preparazione di tutto il contesto, anche esterno, che rotea intorno alla costruzione di un presepe e che spazia dalla raccolta del muschio, alla ricerca del sughero di bacche e arbusti, vagando dentro i noccioleti, nel pieno rispetto della natura.

Il tutto si svolge in un contest contadino, senza tempo.

Anzi in un luogo dove il tempo viene dilatato e scandito dal “non sonoro” del film, quasi in ripresa diretta, fatta da rumori di foglie scacciate, di passi su un terreno reso umido della pioggia delle notte,  di un vecchio “diesel” che arranca per tornanti e trazzere, dai piatti posti in riga per essere lavati.

Il Racconto di Natale che ha realizzato Calogero Ricciardello regale emozioni.

Fraziona il respiro e per molti, come ha detto Irene Ricciardello, il sindaco di Brolo, presente alla proiezione che si è svolta nella sala Rita Atria, diventa un grimaldello nella memoria che permette di ritornare indietro a realtà contadine, care delle frazioni brolesi, che sembrano distanti secoli, ma che se si resta razionali, sono solo lontane di trent’anni.

Il docu-film, che dura solo 22 minuti, sembra fermare quel tempo.

Per chi l’ha visto, quindi generando un pensiero comune, sembra durare ore.

Lascia sospesi nel tempo con la mente pronta a rincorrere metafore, gesti, storie, pensieri lasciandosi proiettare dentro i luoghi di Lunella, che sembra per assurdo noti e comuni come già vissuti.

E Lunella, la frazione  appena sopra Sant’Angelo di Brolo, dove viene realizzato il presepe e dove abitano Basilio e Rosina, diventa a sua volta attore non protagonista ma fondamentale del film.

Un posto “sospeso”. Una terra di mezzo che sembra amare  l’essere dimenticata dai più.

A Brolo, ma anche negli altri posti dove è stato proiettato, si è registrato il lungo applauso della sala.

Una bella soddisfazione per chi ha lavorato per realizzare questo “prezioso” lavoro a partire da Domenica Scalisi di Sinagra e Valentina Siligato di Brolo della Planct-ON, che a Brolo con Calogero hanno introdotto il video, parlando appunto delle finalità e della voglia di creare i presupposti per avvicinare le comunità nella riscoperta del sentimento di condivisione ed appartenenza al territorio.

Il progetto andrà avanti a tappe..

Ne erano state programmate sette, ed ora si è aggiunta l’ottava, il 6 gennaio a Lacco di Brolo, nella Chiesa Madre.

Le proiezioni si sono già svolte oltre a Brolo ( con il patrocinio dell’amministrazione comunale) anche a Capo d’Orlando, Sinagra e  San Marco D’Alunzio.

Oggi 2 gennaio il film si proietterà al Circolo Input – in via Provenzani 8 – a  Patti. Poi il 4 al Circolo delle Lucertole di Barcellona-Pozzo Di Gotto ed il 5 gennaio “Unni Don Nino” a Sant’Angelo di Brolo e quindi il  6 gennaio, in contrada Lacco, che è  la “terra” di Calogero Ricciardello, per una grande festa di chiusura del progetto.

fotogallery brolo

        

 

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2 Gennaio 2019

Autore:

redazione


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