La pronta reazione della donna, ieri pomeriggio, li ha fatto desistere. Ma resta gravissimo l’episodio che ha fatto montare l’inquietudine nella gente della borgata. La certezza di un basista, visti i luoghi, sembrerebbe scontata.
Pomeriggio di ieri, la donna – seguendo il suo racconto – era intenta nella faccende domestiche, dividendosi tra la cucina e “u chianu”.
Lei abita appena fuori dalla borgata.
Una casa che si affaccia su un cortile in mezzo ad altre abitazioni condiviso tra parenti e amici da una vita.
Lei si sente chiamare, poi abbracciare, ma non conosce la donna che le dedica quelle attenzione, alle cui spalle ci sono altri tre uomini.
Ha uno scatto, un’atavica diffidenza, le paure di una vita vissuta in campagna, quella che ai bambini raccontano e inculcano i nonni.
Lei, malata di cuore, urla, si divincola, esce fuori dalla casa a piano terra, e chiama i vicini.
“Chi chiamami tua marito?” le dice la donna che cercava di trattenerla.
“Si – risponde lei… – è qui fuori”… ben sapendo che il consorte è morto da decenni.
I quattro non rischiano più di tanto, forse sgomentati dall’imprevista reazione, vanno via velocemente.
Troppo di fretta per riconoscerli, e la donna sente solo l’auto andar via sgommando.
Si siede. Ha rischiato grosso con il cuore che le salta in gola aspetta che qualcuno senta i suoi richiami.
Le è andata bene…. male ai ladri che non hanno portato via nulla.
Ora si indaga per cercar di dar un volto alla banda.
E sala l’inquietudine tra gli anziani della frazione, che si trova sullo spartiacque dei comune di Piraino e Brolo.
A 5 km da quest’ultima località.
Da qui non è facile andar via senza non essere osservati per via della lunga provinciale che appunta da Brolo conduce a Ficarra.
Chi voleva rubare era stato ben diretto… e la certezza di un basista come in altri analoghi episodi c’è chi la da per scontata.
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