A Sant’Agata erano in tanti. Per l’estremo saluto all’agente di polizia, l’investigatore Rino Todaro, sono intervenuti, tra gli altri, i rappresentanti provinciali delle forze dell’ordine provenienti dai vari Commissariati, il Prefetto, Maria Carmela Librizzi, il Questore, Mario Finocchiaro, e poi l’ex presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, il sindaco di Sant’Agata Militello, Carmelo Sottile – che ha indetto il lutto cittadino – ed il vice questore e dirigente del locale commissariato, Daniele Manganaro. Ma ancora esponenti dell’Arma dei Carabinieri, della Forestale, della Finanza, e poi diversi Magistrati e tanta gente comune.
Nel corso del funerale, applausi a sottolineare le parole di chi come Finocchiaro, Sottile, Antoci e Manganaro hanno tenuto le orazioni funebri. Poi, la bara, sotto la pioggia, tra due ali di militari che le hanno reso il saluto, è andata via, mentre sul sagrato c’era ancora qualche scolaresca delle elementari di Sant’Agata, gli amici del basket e tanto dolore umano e familiare per una vita spezzata.
Così, come per Tiziano Granata, l’amico e compagno di pattuglia oltrechè di indagini nel campo delle ecomafie, finisce il viaggio terreno di Rino Todaro, mentre le indagini continuano per dipanare dubbi, perplessità, teoremi sulla loro morte, che a partir dal calcolo delle probabilità, non sembrano voler quadrare.
Infatti è difficile immaginare che in soli due giorni siano morti due poliziotti uniti nello strano e drammatico destino.
Amici, colleghi di lavoro, insieme nelle indagini che portano all’economafia, ai rifiuti, alle carni mal macellate, che insieme stavano eseguendo – pare – un’altra complessa indagine.
Due servitori dello stato accomunati dal grande impegno professionale, dall’assoluta dedizione alla divisa, dal credere nella gerarchia e nel rispetto degli ordini.
Due persone accomunate dall’identico grande rapporto umano che sapevano instaurare con gli altri, dallo sport all’ambiente, dalla famiglia agli amici.
Coincidenze, tragiche fatalità o altro?
Su questo le Procure di Patti e di Messina stanno lavorando, partendo dai dati che stanno emergendo dalle autopsie, per poi vagliare altre e ogni pista.
Indagini necessarie per sgombrare il campo dai dubbi, mentre il Tg3 di questa sera parlando del caso, dei funerali di oggi e delle indagini in corso cita la possibilità di contaminazioni radioattive.
Ipotesi per la quale si stanno svolgendo indagini accurate e tossicologiche, in laboratori specializzati del Ris.
Per la cronaca Tiziano Granato pare sia morte per complicazioni cardiache a seguito dell’influenza che lo aveva trattenuto a caso negli ultimi giorni della sua vita mentre Rino Todaro a causa di una devastante leucemia fulminante.