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L’ARTE SALVERA’ IL MONDO

Cultura, arte e prospettive di genere
di Ylenia Olivo

La sfida globale è quella di trovare risposte efficaci e sostenibili alla crisi economica
e di ridurne le molteplici ripercussioni a breve e lungo termine, in particolare sul mercato del lavoro. L’occupazione delle donne è stata una delle principali forze motrici del mercato del lavoro europeo a seguito dell’avvio della strategia di Lisbona.

Di conseguenza, l’uguaglianza di genere deve essere integrata nelle azioni rivolte a far fronte alle sfide, in quanto le donne potranno essere interessate diversamente dagli uomini. Le politiche di parità tra uomini e donne si sono dimostrate risposte efficaci alle sfide, e gli Stati membri devono continuare ad investire a favore di una migliore utilizzazione dei talenti e delle risorse delle donne e degli uomini, rafforzando in particolare la specificità di genere delle politiche in materia di flessibilità e sicurezza.
Il persistere del divario tra donne e uomini conferma l’importanza dell’eliminazione degli ostacoli alla piena partecipazione delle donne al mercato del lavoro e alla lotta contro gli stereotipi legati al sesso profondamente radicati, che determinano i ruoli delle donne e degli uomini nella società, aggravando lo squilibrio, tra i sessi, nella ripartizione del lavoro retribuito e non retribuito. La ripartizione ineguale delle responsabilità familiari può spesso indurre le donne, in misura maggiore che non gli uomini, ad optare per modalità di lavoro flessibili e ad interrompere il loro percorso lavorativo, fatto che può avere un impatto negativo sull’evoluzione della loro carriera, sul loro reddito, sui loro diritti al pensionamento e sulla loro indipendenza economica. Le politiche destinate a favorire la partecipazione delle donne al mercato
del lavoro debbono quindi seguire un approccio integrato, includendo strategie destinate ad eliminare gli stereotipi legati al sesso, nonché misure di conciliazione della vita privata e della vita professionale tanto delle donne quanto degli uomini.
Possiamo parlare di un approccio di genere all’arte? Ci sono propensioni femminili e propensioni maschili?
Personalmente non credo che la differenza di genere sia significativa nell’approccio all’arte, piuttosto penso che si tratti solo di diverse sensibilità personali. D’altra parte penso che se una diversità di genere c’è, questa si identifica in una maggior spinta femminile alla sperimentazione. Ritengo, insomma che le donne, anche nell’arte come in ogni altro campo, hanno oggi più coraggio degli uomini.
Riguardo poi al ruolo del mercato nella determinazione di questi ruoli,
fino a qualche decennio fa le donne erano praticamente estromesse dal mercato dell’arte, o perlomeno ne erano tenute ai margini. Oggi la situazione fortunatamente è rovesciata: sono le donne le grandi protagoniste della scena internazionale dell’arte contemporanea, anche se sempre con fatica. Per emergere una donna artista deve essere bravissima, ad un uomo artista basta essere bravo.
Non sono propensa a individuare differenze di genere, quanto piuttosto a sottolineare come le artiste siano, nella grande maggioranza, coraggiose sperimentatrici. Una peculiarità che accomuna il lavoro di tante artiste è la ricerca della perfezione, l’attenzione al particolare, la precisione sin quasi alla maniacalità, in senso positivo, naturalmente.
Possiamo certamente parlare di “age d’or” per le donne nell’arte contemporanea.
Non tanto e non solo perché oggi ci sono più aperture ed opportunità per le artiste donne, ma anche perché è venuta scemando la diffidenza della società nei confronti della creatività femminile. Oggi non c’è più nessuno sano di mente che ripete la litania, così diffusa in passato, che i migliori cuochi sono maschi o che i sarti più bravi sono uomini!
Quali sono le maggiori difficoltà che una donna può incontrare nell’affrontare la carriera artistica rispetto ad un uomo? E’ possibile affermare che ora grazie anche alla presenza di imprenditrici femminili l’accesso al mercato da parte delle donne sia più favorevole?
Difficile rispondere a queste domande. Certamente l’evoluzione della società occidentale ha favorito l’ingresso a pieno titolo delle donne sia nell’impreditoria che nelle attività creative, anche se io credo che una donna debba ancora faticare più di un uomo per dimostrare le proprie capacità. Ma poi ci riesce!

Foto: blog.libero.it;

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