DICHIARAZIONE DI VOTO dell’onorevole FERDINANDO LATTERI, a nome del gruppo parlamentare dell’MPA alla Camera, sul DL INCENTIVI.
“E’ difficile non condividere interventi di sostegno alla domanda per consentire a interi comparti produttivi di uscire dalla crisi e contemporaneamente rilanciare i consumi e innescare un circuito virtuoso. Allo stesso modo è però importante capire gli effetti di questo decreto concernente gli incentivi su settori produttivi riguardo agli squilibri territoriali esistenti nel nostro Paese. Se, infatti, non vi è alcun dubbio che, per quanto riguarda i consumatori, il provvedimento agevola in misura omogenea le diverse aree del Paese; per quanto riguarda lo sviluppo economico, le norme in oggetto agevolano in modo evidente quelle zone nelle quali esistono maggiormente comparti produttivi di tipo industriale.
Come riparare questo grave handicap senza mettere in discussione le ragioni che hanno portato il Governo a presentare questo decreto legge? L’unica soluzione possibile è progettare una seria politica economica che dovrà contenere anche provvedimenti strutturali che si occuperanno dello sviluppo del Sud.
Il Movimento per le Autonomie esprimerà oggi un voto positivo sulla fiducia al cosiddetto decreto incentivi, ma questo sarà un ulteriore voto di attesa e di speranza rispetto al mantenimento degli impegni solennemente presi dalla maggioranza a difesa del Mezzogiorno. Lo faremo con la consapevolezza, e lo diciamo oggi nella ricorrenza del 150° di un evento che determinò l’Unità d’Italia, che una politica nazionale e unitaria può essere soltanto quella che mira al riequilibrio delle diverse parti del Paese. Una politica che non sappia avere l’ambizione di quest’obiettivo diventerebbe, di fatto, una politica pericolosamente disgregatrice dell’unità nazionale”.
TESTO
Presidente, Colleghi,
il decreto legge al nostro esame contiene una serie di provvedimenti condivisibili in particolare l’obiettivo di combattere l’evasione fiscale o di rilanciare alcuni settori produttivi del nostro Paese attraverso una serie di facilitazioni ai consumatori per l’acquisto di determinate categorie di prodotti.
Da questo punto di vista il decreto legge fa parte di una prassi consolidata nell’ultimo decennio, quale che sia stato il governo in carica.
E’ difficile non condividere interventi di sostegno alla domanda per consentire a interi comparti produttivi di uscire dalla crisi e contemporaneamente rilanciare i consumi e innescare un circuito virtuoso.
Allo stesso modo è importante capire gli effetti di questo decreto concernente gli incentivi su settori produttivi riguardo agli squilibri territoriali esistenti nel nostro Paese.
Se, infatti, non vi è alcun dubbio che, per quanto riguarda i consumatori, il provvedimento agevola in misura omogenea le diverse aree del Paese; per quanto riguarda lo sviluppo economico, le norme in oggetto agevolano in modo evidente quelle zone nelle quali esistono maggiormente comparti produttivi di tipo industriale.
E non ci pare possano esservi dubbi sul fatto che la maggiore presenza industriale del nostro Paese stia nelle regioni del Nord a scapito di quelle del Mezzogiorno d’Italia.
Come potremmo definire allora questo decreto, almeno nella parte incentivi?
Un provvedimento utile, persino necessario, ma inevitabilmente non equilibrato.
Come riparare questo grave handicap senza mettere in discussione le ragioni che hanno portato il Governo a presentarlo?
L’unica soluzione possibile è progettare una seria politica economica che dovrà contenere provvedimenti strutturali che si occuperanno anche dello sviluppo del Sud.
Questo decreto appare quindi per l’MPA apprezzabile soltanto nel caso in cui si realizzi questa politica economica disposta ad investire seriamente sullo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia.
Però fino ad oggi questo impegno unitario e di riequilibrio si è visto poco.
Molte sono le contraddizioni emerse rispetto al punto 5 del Programma di Governo – relativo allo sviluppo del Mezzogiorno considerato come questione centrale del Paese – Mezzogiorno che è stato determinante, anche con il nostro contributo, per vincere le elezioni politiche.
Adesso è davvero l’ora di cambiare rotta.
Ministro Tremonti, il Movimento per le Autonomie esprimerà oggi un voto positivo sulla fiducia al cosiddetto decreto incentivi, ma questo sarà un ulteriore voto di attesa e di speranza rispetto al mantenimento degli impegni solennemente presi dalla maggioranza a difesa del Mezzogiorno.
Non staremo a guardare e contribuiremo attivamente e con determinazione per fare in modo che queste speranze e queste attese si realizzino.
Lo faremo con la consapevolezza, e lo diciamo oggi nella ricorrenza del 150° di un evento che determinò l’unità d’Italia, che una politica nazionale e unitaria può essere soltanto quella che mira al riequilibrio delle diverse parti del Paese.
Una politica che non sappia avere l’ambizione di quest’obiettivo diventerebbe, di fatto, una politica pericolosamente disgregatrice dell’unità nazionale.