Ecco la nota dell’onorevole Ferdinando Latteri, del gruppo parlamentare del Movimento per le Autonomie sull’intenzione del Presidente della Regione di non ripresentare fra due anni la candidatura per il prossimo mandato.
Leggiamo dai gornali – scrive l’on Latteri – sull’intenzione del Presidente della Regione di non ripresentare fra due anni la candidatura per il prossimo mandato.
Questo primo triennio ha rappresentato una svolta nel governo e ha avviato processi di risanamento e di modernizzazione che non hanno pari nella storia della Sicilia repubblicana.
Questi anni, e probabilmente lo saranno anche i prossimi due, sono stati gli anni della semina e delle profonde difficoltà.
Esse determineranno e faranno veicolare il cambiamento e con questo gli interessi della maggioranza dei siciliani.
I prossimi cinque saranno gli anni della mietitura, dei risultati e soprattutto del consolidamento del cambiamento.
A cosa sarebbero valsi gli sforzi terribili fin qui fatti?
A cosa le inimicizie e le rotture di sodalizi consolidati?
A cosa i difficili quanto inevitabili cambiamenti di fronte?
A cosa, se poi non si riuscisse a consolidare quei risultati?
Sarebbe un vero peccato se il Governatore della Sicilia, on. Raffaele Lombardo, dovesse rinunciare al progetto strategico della costruzione di un rapporto paritario, equilibrato e decoroso con le altre Regioni e con l’intera Nazione.
La scelta di difendere l’Autonomia siciliana è una grande opera.
Si devono sfidare difficoltà immani, superare scoraggiamenti, guidare con mano ferma l’aratro, anche quando davanti si parano quelle pietre enormi che impongono di curvare i solchi.
È necessario difendere le ragioni dell’equità e della solidarietà, senza dimenticare le responsabilità, rivendicando diritti, senza cadere nella trappola dei privilegi.
Non è semplice e non è facile, ma bisogna accelerare.
Siamo convinti che le dichiarazioni di una possibile rinuncia alla ricandidatura appartengono alla necessaria drammatizzazione delle tensioni e delle relazioni del difficile momento.
Siamo fiduciosi sulla possibilità di continuare con serenità, in un quadro politico generale coerente e costruttivo, lungo la strada dell’autonomia e della difesa degli interessi legittimi e reali della Sicilia.
Riteniamo, comunque, che l’esperimento non possa essere interrotto. Il Governatore Lombardo deve continuare a governare la Sicilia e portare avanti un processo che, nonostante le avversità, il disincanto e i grandi problemi, ha entusiasmato ed entusiasma molte persone. Ci sentiamo di dire acceleriamo, piuttosto che fermarci e disorientarci. Comprendiamo che in un percorso esaltante vi siano anche momenti di stanchezza e di delusione però confidiamo nel coraggio e nel profondo senso di responsabilità del Governatore come garanzie di continuità della missione e dell’esercizio delle funzioni, prima e dopo le future elezioni regionali del 2013.
‘Sed iam age, carpe viam et susceptum perfice munus; acceleremus’ Eneide, Libro 6, vv. 629-630. Enea si smarrisce davanti al panorama delle pene e delle difficoltà, ma l’anziana sacerdotessa di Febo lo incita a completare il percorso intrapreso, anzi a procedere ancora più velocemente.
E ancora, il Vangelo di Luca ci ricorda che non si può abbandonare l’opera intrapresa.
Ferdinando Latteri