Leggiamo dai gornali – scrive l’on Latteri – sull’intenzione del Presidente della Regione di non ripresentare fra due anni la candidatura per il prossimo mandato.
Questo primo triennio ha rappresentato una svolta nel governo e ha avviato processi di risanamento e di modernizzazione che non hanno pari nella storia della Sicilia repubblicana.
Questi anni, e probabilmente lo saranno anche i prossimi due, sono stati gli anni della semina e delle profonde difficoltà.
Esse determineranno e faranno veicolare il cambiamento e con questo gli interessi della maggioranza dei siciliani.
I prossimi cinque saranno gli anni della mietitura, dei risultati e soprattutto del consolidamento del cambiamento.
A cosa sarebbero valsi gli sforzi terribili fin qui fatti?
A cosa le inimicizie e le rotture di sodalizi consolidati?
A cosa i difficili quanto inevitabili cambiamenti di fronte?
A cosa, se poi non si riuscisse a consolidare quei risultati?
Sarebbe un vero peccato se il Governatore della Sicilia, on. Raffaele Lombardo, dovesse rinunciare al progetto strategico della costruzione di un rapporto paritario, equilibrato e decoroso con le altre Regioni e con l’intera Nazione.
La scelta di difendere l’Autonomia siciliana è una grande opera.
Si devono sfidare difficoltà immani, superare scoraggiamenti, guidare con mano ferma l’aratro, anche quando davanti si parano quelle pietre enormi che impongono di curvare i solchi.
È necessario difendere le ragioni dell’equità e della solidarietà, senza dimenticare le responsabilità, rivendicando diritti, senza cadere nella trappola dei privilegi.
Non è semplice e non è facile, ma bisogna accelerare.
Siamo convinti che le dichiarazioni di una possibile rinuncia alla ricandidatura appartengono alla necessaria drammatizzazione delle tensioni e delle relazioni del difficile momento.
Siamo fiduciosi sulla possibilità di continuare con serenità, in un quadro politico generale coerente e costruttivo, lungo la strada dell’autonomia e della difesa degli interessi legittimi e reali della Sicilia.
Riteniamo, comunque, che l’esperimento non possa essere interrotto. Il Governatore Lombardo deve continuare a governare la Sicilia e portare avanti un processo che, nonostante le avversità, il disincanto e i grandi problemi, ha entusiasmato ed entusiasma molte persone. Ci sentiamo di dire acceleriamo, piuttosto che fermarci e disorientarci. Comprendiamo che in un percorso esaltante vi siano anche momenti di stanchezza e di delusione però confidiamo nel coraggio e nel profondo senso di responsabilità del Governatore come garanzie di continuità della missione e dell’esercizio delle funzioni, prima e dopo le future elezioni regionali del 2013.
‘Sed iam age, carpe viam et susceptum perfice munus; acceleremus’ Eneide, Libro 6, vv. 629-630. Enea si smarrisce davanti al panorama delle pene e delle difficoltà, ma l’anziana sacerdotessa di Febo lo incita a completare il percorso intrapreso, anzi a procedere ancora più velocemente.
E ancora, il Vangelo di Luca ci ricorda che non si può abbandonare l’opera intrapresa.
Ferdinando Latteri
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