Nuova lettera aperta alle istituzioni cittadine, con ulteriore richiesta di un incontro urgente.
I Lavoratori dello spettacolo, dopo un incontro prima proposto e poi annullato dal Comune, previsto per lo scorso 19 maggio, avevano chiesto “ascolto e attenzione” alle istituzioni, le quali rivendicavano gli scriventi, “hanno il dovere, nei confronti della città, di operare al nostro fianco e di sostenerci”. Il senso, spiegavano, era quello di “studiare insieme soluzioni creative che possano contribuire a risollevare la città, consentendoci di riavere da Messina ciò che da sempre cerchiamo di darle con impegno e con passione, in un mutuo e convinto scambio”. La loro richiesta: “Chiediamo che si apra un dialogo in maniera strutturata e costruttiva tra le Istituzioni e tutti coloro che operano su e per il territorio di Messina”.
L’assessore alla Cultura del Comune di Messina Enzo Caruso, il giorno dopo, aveva riposto alla lettera aperta, spiegando, in sintesi, che l’incontro tra le parti era stato annullato “a seguito di nuove disposizioni ricevute appena il giorno prima, riferite alla tipologia di luoghi pubblici idonei all’organizzazione di manifestazioni e alle conseguenti attenzioni da porre in essere per l’ordine pubblico e la tutela della salute del dopo Covid–19”. Pertanto, era stato “necessario un ulteriore incontro preliminare istituzionale per l’individuazione di spazi cittadini ove svolgere attività teatrali, cinematografiche, artistiche e di danza rispondenti alla normativa vigente distribuiti sul territorio comunale…” E concludeva: “Messina, con tutte le sue componenti istituzionali, si farà trovare pronta ad una legittima richiesta di sostegno alla cultura e, conseguentemente, ad una estate che possa risollevarci dai tristi momenti vissuti negli ultimi mesi”.
Ma il senso della lettera aperta dei Lavoratori dello spettacolo non verteva sulla semplice richiesta di spazi estivi, bensì su una proficua collaborazione, “un sincero e profondo confronto che possa dare voce a un rinnovato ‘spazio’ cittadino, che vada oltre i luoghi deputati messi in crisi da nuove regole sociali dalla durata imprevedibile”.
Da qui, un’ulteriore nota di chiarimento in merito all’urgente oggetto dell’incontro: “La nostra richiesta – rilanciano i Lavoratori dello spettacolo – non si riduce all’ipotesi di un mero spettacolo da inserire in un contenitore estivo, ma ragiona sulla costruzione di un paradigma virtuoso di collaborazione per una vera rinascita culturale”. E auspicano una “collaborazione fondata su una programmazione che parli alla città e la coinvolga, impegnandosi a costruire un pubblico che deve essere al centro di tale rinascita. Un progetto nuovo, in cui istituzioni e professionisti lavorino assieme in modo inclusivo e trasparente a un processo di cambiamento…”
Pertanto, rinnovano l’urgenza di un incontro programmatico.
Intanto, la prima nota è stata aggiornata e potenziata da un corposo aumento delle adesioni, quantificate in circa 34 tra associazioni, compagnie teatrali, scuole di danza ed esercenti del cinema, e ben 313 firme appartenenti ad artisti, addetti ai lavori e cittadini. L’aggiornamento dei nomi è in costante evoluzione sulla pagina Facebook del Lavoratori dello spettacolo – Messina.
LA NOTA DI CHIARIMENTO ALLA LETTERA APERTA
Al Sindaco di Messina; al Vicesindaco; agli Assessori comunali alla Cultura, allo Spettacolo e ai Servizi sociali; alla Soprintendenza BB.CC.AA.; al Museo Regionale; all’Ente Teatro Vittorio Emanuele; al Conservatorio Corelli; all’Università; all’Autorità Portuale.
“Ringraziamo l’Assessore Caruso per la cortesia usata nel risponderci e per aver individuato che la nostra istanza sia in primis il dialogo. Ci preme però sottolineare che la nostra richiesta non si riduce all’ipotesi di un mero spettacolo da inserire in un contenitore estivo, ma ragiona sulla costruzione di un paradigma virtuoso di collaborazione per una vera rinascita culturale. Parliamo di una collaborazione fondata su una programmazione che parli alla città e la coinvolga, impegnandosi a costruire un pubblico che deve essere al centro di tale rinascita. Un progetto nuovo, in cui istituzioni e professionisti lavorino assieme in modo inclusivo e trasparente a un processo di cambiamento “ad meliora”.
Concretamente, per cominciare, chiediamo un incontro urgente con l’assessore alla cultura Enzo Caruso, ma anche con l’assessore Scattareggia, il vicesindaco Mondello, i vertici del Teatro Vittorio Emanuele, l’Università di Messina, il Museo regionale, l’Autorità portuale, la Soprintendenza B.B. C.C. A.A., il Conservatorio Corelli, per chiarire la nostra posizione e poter avviare un dialogo che piano piano porti alla costituzione di una consulta della cultura. Questa è importante per aiutarci a lavorare in modo più sistematico per una tessitura culturale diffusa, nelle cui trame possa essere coinvolta attivamente tutta la cittadinanza e le aspettative plurali della stessa.
Si renderà necessario discutere i protocolli per la ripartenza e individuare e liberare spazi di fruizione nonché attivare sinergie con quelli già esistenti, in modo da consentire l’attuazione di progetti diversificati per contenuti e target di riferimento. In tal senso, al di là delle molte idee che abbiamo da proporre e discutere con voi, sarebbe interessante poter immaginare insieme anche misure di sostegno, non necessariamente economiche, per noi operatori del settore, in modo da contribuire agli sforzi imprenditoriali che abbiamo fatto finora in totale autonomia.
Bisogna partire subito e urgentemente affinché questa non sia un’occasione mancata di collaborazione immediata e futura, anche in considerazione del fatto che la lettera aperta che vi abbiamo indirizzata sta ricevendo il consenso, la partecipazione e l’afflato convinto e diffuso di una grande parte di cittadini cui sentiamo il dovere di rispondere”.
Corrado Speziale