Esattamente 40 anni or sono – ieri – moriva l’avvocato Giuseppe Gembillo. A Brolo ha rappresentato un pezzo di storia del paese. Discreto, importante, personaggio noto e rappresentativo, coltivava amicizie con attenzione e dedizione, come faceva per le sue primizie, dedicò un “giardino di rose” alla moglie, regalò – tra i tanti omaggio al figlio amatissimo Pietro – un campo da tennis, che divenne il campo da tennis, il primo, per tutti i giovani brolesi; amava il Bridge ed era un “padrone illuminato”. Da agrario ad imprenditore ante litteram diede vita al Capob e dignità a chi lavorare nel mondo degli agrumi.
Scrive ricordandolo ora il figlio Pietro: “Tutto di lui è stato un insegnamento di vita, cessato troppo presto […] Mio padre, nella sua grandezza, rappresentava per me una normalità”.
Imponente nell’incedere Giuseppe Gembillo, avvocato, raramente varcò le soglie dei tribunali, nella vita faceva altro, impegnato nel condurre le varie aziende di famiglia, impegnato in politica, a tratti anche in quella amministrativa, nella vita di relazione e nel sociale.
Cavaliere della Repubblica, Grande Ufficiale, collezionava titoli e onorificenze, che mai esibiva, dirigeva il “patronato scolastico”, curava le fondazioni del tempo, anche l’Eca – che raccoglieva le attività dedicate ai poveri – organizzava la Festa di San Pietro, in onore del fratello prima e del figlio poi, e dispensava negli anni sessanta e settanta raccomandazioni per tutti, amici e non amici , curando anche le attività dell’asilo – l’unico del tempo – che si affacciava nel cortile della vecchia scuola di piazza Roma, e poi ancora la Colonia estiva.
Aveva, l’Avvocato, – così inteso a tutti – costruito con i suoi modi di fare, gentili e sornioni, pacati e dolci, sereni e trasparenti, mai ipocriti o affettati, una rete di amicizie importanti, alcuni risalenti ai tempi dell’università, che lui con i suoi due fratelli avevano frequentato tra Palermo e altre città italiane.
Amicizie importanti come, una fra tutti, quella con Guido Lo Schiavo, presidente al tempo del tribunale delle acque, spesso ospite a Brolo, tra la casa che si affacciava sulla “nazionale” o nella villa di Ferrara, o quelle che derivavo dal mondo della politica.
Lui era della Dc, tra i fondatori del partito di De Gasperi in Sicilia, ma lontano dai modi di fare e di guardare in maniera tornacontista la politica del tempo e sopratutto distante anni luci dalle polemiche verticistiche che spesso già si increspavano nel partito. Uomo di mediazione, dispensatore di consigli, guardava “oltre”, spesso da osservatori privilegiati e vedeva comunque passare dal salotto di casa sua gli onorevoli più votati del partito, sopratutto quelli “nazionali”, comiziava con loro, e “regalò” per decenni i locali della sede delle democrazia cristiana locale, sotto casa, ricevendo spesso, Brolo, “pugnalate politiche” inspiegabili proprio da chi credeva onesto compagno di partito.
Lui girava le spalle, sbuffava un attimo, per poi tornare a sorridere, dimenticando in fretta il torto subito. Era fatto così ed i suoi anedoti, racconti di vita vissuta, diventavano memorabili.
Giuseppe Gembillo ha vissuto sempre a fianco all’amore di una vita, la signora Rosina, donna gentile, dalla carezza pronta, generosa e popolana, amante del ricamo e delle belle porcellane. Una vita vissuta sempre in sintonia.
Amava la sua terra, ne rispettava i frutti, dedicava tempo a farla coltivare. Credeva che gli agrumi potessero riscattarla dalla necessità del lavoro e dall’emigrare, al tempo cosa frequente. Costituì il Capob , tra i primi consorzi agrari, dotò quella struttura di telescrivente e di mezzi di lavoro innovativi e da lì partivano, a vagoni, gli agrumi e le patate, per i mercati del nord europa e d’estate andava sempre alla Terme di Chianciano.
Da “San Giovanni”- vicino Matini – traeva un ottimo vino, e alla fine donò terre per oratori e case parrocchiali, mentre altre, impietosamente, venivano sottratte da piani regolatori che altri ritagliavano e disegnavano quasi a fargli danno, mentre casa sua, a Natale, si riempiva sempre di gente per giocare a carte, mangiar il panettone mentre lui teneva il banco.
Pietro, suo figlio, tra i tanti regali, ricevette dal padre anche un campo da tennis in terra battuta.
Un regalo condiviso tra più generazioni di giovani sportivi brolesi che si iniziarono così a questo sport.
I primi tornei, che poi, quando mise i fari, divennero anche notturni e partecipati erano “mitici”, ci venivano da Capo d’Orlando e Patti.
Un regalo al tempo non compreso da tanti nel suo valore collettivo… forse oggi pensandoci sopra, si definirebbe una frettolosa una pecca quel carro allegorico, tra leoni in gabbia pronti a partorire i “piccoli” quel campo da tennis sullo scoglio. In una forzatura si mischiarono troppe carte forse sarebbe necessario chieder scusa facendo gli opportuni distinguo.
Amava il bridge, gioco pressochè sconosciuto, ne fece una vera e propria scuola e organizzò a Brolo, giocando in coppia con Saro Scaffdi, tornei internazionali nei saloni di un appena ultimato hotel Il Gattopardo, facendo arrivare i campioni mondiali del tempo, sentendosi spesso con Giorgio Belladonna e Pietro Forquet ed il geniale Benito Garozzo.
Giuseppe Gembillo, andò via dopo i suoi fratelli, Ettore e Pietro, ed era diverso da loro. Più popolare, più aperto, più pronto e disponibile ad accettare il passare del tempo. Pronto sempre a dare.
Loro, i Gembillo, come famiglia, vennero a Brolo da Piraino, nei primi dell’800, e ricordar ora l’Avvocato accende altri ricordi.
Così lo si rivede ancora passeggiare nel “baglio”; ricordare le sue auto, sempre nuove, spesso Fiat, sempre grandi berline buone per andar comodamente a Palermo, o mentre si soffermava a parlar con le “guardie giurate”, in equilibrio sulle punte dei piedi a controllare se le pesche chiuse dentro i sacchetti di carta, erano buone anche d’inverno, e poi a suggerire al fidatissimo Carmelo, le priorità degli incarichi da svolgere e l’immancabile passata, a Capo d’Orlando, da Di Rosa per acquistare quantità industriali di “principe di Monaco” da gustare in terrazza con gli amici.
Con Peppino Gembillo andò via, quarant’anni fa, un pezzo di storia di Brolo, quella allora fatta ancora da “padroni” e “buoni padroni”, da politici, che targhettavano dalla guerra svestendosi frettolosamente dalle camice nere per indossare in qualche caso quelle rosse. Dove si ingaggiavano battaglie tra cattolici e comunisti, tra monarchici e repubblicani, tra chi stava con i Germanà o chi con gli altri, dove si sparava su chi protestava per una farmacia che non c’era e la malaria faceva vittime più della “spagnola”.
Un paese che, senza voltarsi indietro, andava verso un nuovo corso, dove c’era ancora la sezione dei combattenti e dei reduci, ma già fatto da agrari che diventavo imprenditori, di contrabandieri e sensali, dove c’erano le bettole ed il bar di “Donna Rosa” e resta così sopito dal rumore delle betoniere che realizzavano la via Dante, il rumore della sua risata che rimbombava in una casa che, senza di lui, all’improvviso divenne triste.
Anche l’Avvocato entra a far parte dei ricordi su brolesi e brolitani.. per chi volesse leggerne qualcuno…
L’AVVOCATO PEPPINO GEMBILLO – A Quarant’anni dalla Sua Morte
SALVATORE RICCIARDELLO – Genio Creativo
VALERIO SPEZIALE – … sognando le Olimpiadi, ed intanto vince ai Giochi Nazionali Estivi Special Olympics di Montecatini Terme
41 ANNI – a Brolo la ” Classe 1970″ festeggia con i due maestri
SANTI & SANTE – A Brolo, Santa Rita, una volta era, ma resta, al Festa dei Reduci
BROLO TRA VECCHIO E ANTICO – Fare i conti con le ignoranze e le omissioni di piani regolatori zoppi e le miopie della Soprintendenza
LINA RANDAZZO – E’ morta l’ultima maestra della prima grande scolarizzazione brolese
PRIMO MAGGIO A BROLO – Quando la banda suonava si sfilava sotto la Bandiera rossa
TRA MEMORIE & FUTURO – A BROLO SI FESTEGGIANO GLI OTTANT’ANNI DELL’AZIONE CATTOLICA
DON CONO “U SARTU”- Le sue mani si muovevano con disinvoltura, sulle stoffe “incimate” e ricordavano l’abilità dei chirurghi
NINO RICCIARDELLO – Il Piccolo “Principe”
“FEMMINELLO DI BROLO” – Una specialità di limone pressochè scomparsa … e non si può non ricordare Pippo Salvatore Gentile
RICORDANDOLO – Cono Bruno
MARIA MANERI – E’ stata la maestra di chi ha oggi sett’annni. Ma a Brolo in tanti la ricordano ancora
L’ADDIO A TURI ZIINO – Forse l’ultimo socialista storico di Brolo
BROLO, L’ULTIMO MAGAZZINO – “Il paese che non c’è più”
UOMINI & BETTOLE – TEPOROSI BARATRI DI VAPORI E DI GENTE, CONFINI VERSO LA TERRA DI MEZZO, SONO STATE UN “PEZZO” DI BROLO
PESCATORI – Attraverso alcuni scatti il “ti vogghiu cuntari…” dei pescatori
MEMORIA & RICORDO – Nei giorni dedicati a Paolo Borsellino pochi ricordano che Piera Aiello è cittadina onoraria di Brolo
DON CICCIO – IL POSTINO CHE SUONAVA SEMPRE DUE VOLTE!
DON NINO “CIURIDDU” – L’ultimo Sacrestano di Brolo
POETI BROLESI – Linda Scaffidi: “Quando la profondità vive nascosta nella superficie”
INCONTRI BROLESI – CARMELO E SALVATORE IN MARTINICA
OGGI E’ SANTA RITA – A Brolo era la Santa dei Reduci
BROLO – Quando il Paese fece un Processo alla storia, riabilitando i 15 operai condannati nei moti del ‘21
PROVOCAZIONI – A PARLAR DI CIMITERI SI PUÒ ANCHE MORIRE… OPPURE SOFFERMARSI A RIFLETTERE
SUCCESSI – Un pezzo di “cuore” brolese batte nella Ferrari. Il sogno di Peppe Agnello diventa realtà
BROLO – Amarcord, la V A geometri si ritrova dopo 25 anni
LA FOTO – Amarcord brolese, il “Matrimonio”
“Amarcord” Brolesi – Le Moto e i Vitelloni
DONNA CARMELA – Non negò mai un bicchier d’acqua a nessuno, dagli operai ai bagnanti e visse per decenni nel “casello” di Brolo
BROLESI – I Tripi, da generazioni apprezzati per la professionalità nel difficile lavoro di essere vicino alla morte
DON ENZO CARUSO – UN ANNO FA… A BROLO
SICILIA DA VIVERE – Il “Giornale d’Italia” dedica un ampio servizio al Castello di Brolo
FESTE E TERRITORIO – Oggi quella del Lacco
IL “BARONE” – DAGLI ABISSI ALLE INERPICATE VERSO I COMUNI PIÙ ALTI DELL’ISOLA
BROLESI IN “EQUILBRIO”- CONO BARNÀ E NATALE CALDERARO, INSIEME , IN CIMA AL GOTHA DEL MONDO SCIENTIFICO MONDIALE
Brolo – Tutti meno uno
Ricordando il Vajont – E Brolo, quella mattina, pianse un suo “figlio”
Antonio Agnello – La morte di un imprenditore brolese
Brolesi – Vincenzo Stancampiano, l’arte dell’intarsio e il serio lavoro di artigianoBrolesi –
STORIE BROLESI – LA MAESTRA LETIZIA
Nuovi Poveri – L’onorevole non arriva a fine mese
STORIE BROLESI – Il “Barone” del mare
SBARCHI & GUERRA – 72 ANNI ANNI FA GLI AMERICANI A MALPERTUSO
RICORDI BROLESI – Vent’anni. Quando la Tiger li festeggiò al Gattopardo
Poeti Brolesi – Vittorio Ballato
Personaggi – Brolo: l’ultimo saluto a “don Nunzio” Giuffrè
NINO SPEZIALE – “Le piene del torrente … e della mia vita”
Mangiar Bene – A Brolo c’è, da sempre, “La Quercia”
LUTTI BROLESI – E’ morto uno dei “padri” del sindacalismo sui Nebrodi.
LA STAZIONE & BROLO – L’ULTIMO TRENO
DON SABBATURI – A BROLO, LA MORTE DELL’ULTIMO ARTIGIANO
DOLCEZZE BROLESI – Armando finisce tra i quaranta pasticceri fotografati da Giò Martorana
CINEMA E UOMINI – I Vitelloni “Brolesi”
CIAO VINCENZO – Ieri i suoi funerali a Brolo
CAMERA DEL LAVORO – QUELLA DI BROLO È “UNA FUCINA DI FORMAZIONE”
BROLO, BROLESI E IL CARNEVALE – Ettore Salpietro, uno scienziato nella tradizione della “festa”
Brolo e la Guerra – A 70 anni dallo sbarco
BROLO AMARCORD – Ecco la “Scuola”
BROLO “GELATO EXPO” – CHI CI SARÀ! ( storia dei bar di Brolo)
BROLO & LA GUERRA – Le foto dello sbarco
BROLO & LA GRANDE GUERRA -“CHI DIEDE LA VITA EBBE IN CAMBIO UNA CROCE”
BROLO – SI CELEBRA, TRA ANTIMILITARISMO E COMMEMORAZIONI STORICHE, LO SBARCO AMERICANO DEL 1943
BROLO – Si celebra, tra antimilitarismo e commemorazioni storiche, lo sbarco americano del 1943
BROLO – Ordigno bellico rinvenuto in mare a Malpertuso, ultimo testimone dello sbarco degli alleati
Brolesi: Joe Ziino – Un “pezzo” di paese che va via… in America
Brolesi: A “Puntidda” – L’oste di Lacco, che ha attraversato un secolo … va via.
Brolesi, Pippo Cipriano – Pescatore, “bandito & pentito”… è morto
BROLESI CHE VANNO VIA – Mariano Scarpaci il “compagno” imprenditore
BROLESI – Tra ironia e amarcord
Brolesi – Santa Lucia del ’41, quando “Ciccio” s’inabissò
BROLESI – Ricordando Carmelo Ricciardello, “inghiottito dal fango” nell’alluvione di Scaletta
BROLESI – Piccoli meccanici … era il 1955
BROLESI – Nino Capitti, “maestro pasticcere”
Brolesi – Morire per un lavoro.
BROLESI – MA QUALE SICUREZZA? I GO KART SI VEDEVANO COSÌ
BROLESI – La neve del ’62 in attesa del “Big Snow”
Brolesi – La buona pesca
Brolesi – La Bidella
Brolesi – L’atto di eroismo di Basilio Napoli
BROLESI – Indaimo e gli altri in consiglio comunale
BROLESI – GIUSEPPE BELLANTONI UN GRANDE BARITONO “DIMENTICATO”
BROLESI – E piazza Nasi divenne piazza Mirenda
BROLESI – E loro andavano all’Università
BROLESI – Don Carmelo, il “primo” telefonista
BROLESI – 1 milione di kilometri con l’Onorevole.
BROLESI – “Reverendi”
Brolesi – “Pezzi di Scuola” che scompaiono.
Brolesi – “Peppinello”
Brolesi – “All’ombra dell’ultimo sole”
Assenze – Ciao Giovanni.
Arturo Caranna – Un brolese “sovversivo”
ANTICA BROLO – LA LEGGENDA DU SUGGHIU
AMARCORD BROLESI – La prima sagra del pesce, erano appena iniziati gli anni ottanta
A Proposito del Giro – Quando passava da Brolo, e Moser era testimonial delle gare che i brolesi organizzavano
PIPPO SOTTILE – ELOGIO AL GRANDE “PICCOLO” ATTORE
Don Cono “U Chiareddu” – Tra imprenditoria e turismo … un burbero sognatore, brolese doc, che va via
BROLESI – I 100 anni di “don Vasile”BROLESI – I 100 anni di “don Vasile”
Brolesi – Si “allunga” la via dedicata a Don Carmelo Pizzino
Rivedendolo – “Ogni giorno come se fosse l’ultimo”, quando i brolesi divennero tutti attori
Brolesi – Mimmo Caranna, a dieci anni dalla sua scomparsa
Contrasti – Quieto, irrequieto, inquieto, a Brolo “‘u Ploratu” mostra la sua suggestiva bellezza
Ritratti di Brolesi – Il paese che cambiava, era il 1957
Storie Brolesi – Luca Buonocore… la Cina è vicina ed il Futuro è già realtà, anche dentro uno spot televisivo
Brolo, Brolesi e la Chiesa – Dieci anni fa veniva ristrutturata
Maestri a Brolo, Domenico Siragusano – Improvvisamente mi torna in mente il mio maestro
Brolesi – I Contipodero, a cavallo di tre secoli
BROLESI – DON MICHELE IL “RAGIONIERE”. STAMANI I SUOI FUNERALI
Brolesi che vanno via – La morte di Don Vasile, centenario del paese
BROLESI – “Vossiabbinirica,” Don Saro
BROLESI DI SUCCESSO – DIANA ANDREOTTI AL VIRGIN AUSTRALIA MELBOURNE FASHION FESTIVAL
BROLESI TRICOLORI – AL CAMPIONATO MONDIALE DELLA PIZZA 2016 C’ERA ANCHE FRANCESCO BACINA IODICE
BROLESI – I vent’anni del “Central”
NINO CAMPOCHIARO – Quando un eterno sognatore, che non si arrende mai, va via
BROLESI – A Rossella Bruno il iMig2016
LEO CARANNA – “La gente aspettava il suo arrivo”, mentre sentiva il rombo della sua auto
PIPPO LIONE – E’ morto questa notte un “Signore” della politica brolese
FOTO & SIMBOLI – Il Silenzio per i Caduti del Mare
BROLO – Quando sbarcarono gli americani
DEDICHE E RICORDI – A Brolo tutti pronti per il Torneo dei Tornei di Tennis
“PARALIPOMENI” – παραλειπόμενα. Ma il Maestro Speziale non ha tralasciato nulla nè prima nè dopo
Storie Brolesi – Il “Barone” del mare
ANTICA BROLO – LA LEGGENDA DU SUGGHIU
FOTO E SIMBOLI – Il 4 novembre, Don Santo, a Brolo, la Festa dei Reduci
LA MORTE DI UN ANGELO – Ninuccio che va via. Il dolore di tutti che abbraccia la sua famiglia
CANTERINI DI BROLO – Hanno fatto girare in 36 anni il Mondo intorno a Brolo
PER NINUCCIO – SCUOLE CHIUSE A BROLO, NEL POMERIGGIO, PER PARTECIPARE AI FUNERALI
BROLO SILENTE – PER NINUCCIO LACRIME E PALLONCINI BIANCHI
LUTTI – Brolo ha una “stella” in più
LA MORTE DI PIETRO MIRAGLIA – IL GIUDICE BROLESE SI È ACCASCIATO DURANTE UN’UDIENZA. INUTILI I SOCCORSI
STORIE BROLESI – Trent’anni che sembrano ieri. Nella mostra alla “Multimediale” scatti inusuali di come eravamo
BROLO – La Mostra di com’eravamo sino al 6 gennaio alla Multimediale
STORIE BROLESI- Foto che fissano brindisi e incontri aziendali di fine anno, ma che dicono molto di più
UN AMORE INABISSATO SUI FONDALI DELLO SCOGLIO DI BROLO. CORREVA L’ANNO 1964
GIULIA PINO – INSEGNÒ A BROLO. ANARCHICA, SOCIALISTA, AMAVA LE RECITE E LA CULTURA… LASCIÒ UN PIANOFORTE ALLA “SUA” SCUOLA
SUCCESSI – Un pezzo di “cuore” brolese batte nella Ferrari. Il sogno di Peppe Agnello diventa realtà
RICORDANDO – 23 anni fa moriva Padre Lo Presti
CIAO GIOVANNI – E’ morto a Milano, forse l’ultimo “guascone” brolese
FUTURI GIA’ SCRITTI PER BROLESI DI ALTRA GENERAZIONE – Giuseppe amava già da bimbo le macchine da corsa, come suo nonno. Oggi ne progetta i motori e non smette di ricordarlo
BROLO – Com’era… Di cero c’è voluto un grande impegno per devastarla
EUGENIO FAVANO – “Brolo Giardinu all’orienti”
TRA MEMORIE & FUTURO – A BROLO SI FESTEGGIANO GLI OTTANT’ANNI DELL’AZIONE CATTOLICASANTI & SANTE – A Brolo, Santa Rita, una volta era, ma resta, al Festa dei Reduci