LE CIOCIARE DI CAPIZZI – Naxoslegge presenta il libro il 29 agosto proprio nella piazza principale del paese
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LE CIOCIARE DI CAPIZZI – Naxoslegge presenta il libro il 29 agosto proprio nella piazza principale del paese

Appuntamento sabato 29 agosto alle ore 18 in piazza San Giacomo a Capizzi, dove  Marinella Fiume illustrerà  per Naxoslegge il suo nuovo libro “Le ciociare di Capizzi”. 

 

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Presenteranno il volume  Fulvia Toscano, direttrice Artistica Naxoslegge, e Andrea Cerra.

Ad intervenire  saranno inoltre  Melinda Calandra, Giuseppe Vivaldi e Maria Pia Fontana. Intermezzo musicale a cura di Salvatore Principato Trosso.

Nel volume si narrano  le atrocità compiute dai Goumiers, i marocchini dell’esercito francese impegnati nell’operazione Husky durante il secondo conflitto mondiale.

Stupri e danni alla popolazione. Le donne vengono considerate bottino e  i bordelli di guerra al seguito degli eserciti ne sono una dimostrazione. Tutto questo viene raccontato dai nipoti di quelle donne siciliane che hanno subito e non hanno mai denunciato tali brutalità.

Marinella Fiume fa parlare le donne siciliane che raccontano “le marocchinate” subite durante la Seconda guerra mondiale per opera dei marocchini dell’esercito francese nel corso della loro avanzata in occasione dell’operazione Husky.

Lo stupro a danno delle popolazioni civili durante i conflitti armati è strumento di guerra, anche se spesso nascosto e ignorato come crimine di guerra. Le donne sono considerate parte del bottino di guerra, lo stupro viene minimizzato come naturale conseguenza del fatto che gli uomini sul fronte sono lontani dalle loro famiglie, che i soldati meritano un compenso alle loro fatiche, un sollievo allo stress. È un modo “naturale” di dimostrare il loro coraggio e la loro virilità. Il fenomeno diffuso dei bordelli di guerra al seguito degli eserciti ne è una dimostrazione. Insomma il fenomeno è ancora una volta frutto dello stereotipo patriarcale secondo cui la violenza appartiene al maschio e subirla è destino delle donne, sempre inevitabili vittime.

A raccontare tutto questo non sono le carte degli archivi, né gli scrittori o i registi, ma le nipoti e i nipoti di quelle donne, quelle che, in Sicilia, non hanno mai raccontato né denunciato e si sono portate nella tomba il peso del macigno che ha gravato per tutta la vita sul loro cuore.

La scrittrice di  Noto ha pubblicato saggi, biografie, racconti, romanzi, sceneggiature, canzoni; nella rivista Notabilis cura la rubrica fissa “Donne che ballano coi lupi”. Tra i riconoscimenti ricevuti il Premio “Franca Pieroni Bortolotti” della Società delle Storiche e del Comune di Firenze (2000). Tra le sue opere: Feudo del mare La stagione delle donne (2010); Di madre in figlia – Vita di una guaritrice di campagna (2014); La bolgia delle eretiche (2017); Ammagatrìci (2019).

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22 Agosto 2020

Autore:

redazione


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