E gli “Irriducibili” dalla loro pagina facebook ringraziamo tutte le tifoserie che stanno rendendo omaggio a Fabrizio. Le Curve, amiche e nemiche, rendono omaggio al capo degli Ultras laziali, ammainano le loro bandiere e alzano gli striscioni. La lettera alla moglie di Fabrizio Piscitelli.
Si fanno sentire, attraverso gli striscioni, gli Ultras, che ricordano “Diabolik” alla loro maniera, al di là delle realtà giudiziarie, dell’inchiesta, di quel che dietro alla morte del capo storico della curva laziale… Anche del tifo violento c’è un mondo in movimento.E’ con il loro modo di fare trasversale, dalla politica al calcio rivendicando il “diritto al funerale”.
LETTERA APERTA DELLA MOGLIE RITA
Fabrizio non meritava di morire così. Nessuno merita di morire così.
Ci è stato vietato di celebrare un funerale in forma pubblica per motivi di sicurezza.
Ma la sicurezza di chi? Al contrario di ciò che si pensa e si legge sui giornali, Fabrizio era un uomo amato dagli amici e rispettato da tutti.
Non era un mafioso come lo si dipinge in queste ore: non ha mai subito condanne per associazione mafiosa o provvedimenti come il 41bis. E tutti i beni messi sotto sequestro ci sono stati restituiti.
Lo state uccidendo di nuovo; tanto quanto il killer infame che lo ha sorpreso alle spalle.
Non ci saranno problemi di ordine pubblico lo garantisco.
Noi vorremo soltanto una cerimonia funebre che renda onore a Fabrizio, permettendo ai famigliari e agli amici di porgere l’ultimo saluto ad un uomo vero, un punto di riferimento per quanti lo conoscevano.
Abbiamo il sacrosanto diritto di rendere omaggio a mio marito come merita, noi famigliari e le centinaia di persone che desiderano farlo.
Abbiamo il diritto e la volontà di consolarci nell’abbraccio della gente che voleva bene a mio marito. Ancora una volta, l’ultima.
LA MORTE È UGUALE PER TUTTI… IL FUNERALE ANCHE! SALUTARE FABRIZIO É UN NOSTRO DIRITTO! IRRIDUCIBILI LAZIO
Le foto, da Nord a Sud, e di tutta l’Europa.
altri striscioni che hanno fatto storia e discutere.