Dragaggio al porto: la sabbia ritorna a Testa di Monaco
Proseguono, in questi giorni, le operazioni di dragaggio del porto turistico di Capo d’Orlando Marina, con un intervento strategico che unisce manutenzione infrastrutturale e tutela ambientale. La sabbia prelevata dai fondali del porto viene infatti reimmessa nel litorale di Testa di Monaco, attraverso un’azione mirata di ripascimento costiero.
L’intervento ha una doppia valenza: da un lato consente di mantenere la piena funzionalità del porto, fondamentale per la sua economia turistica e nautica; dall’altro, contrasta l’erosione costiera, contribuendo alla salvaguardia e al ripristino delle spiagge.
La tecnica utilizzata consiste nel prelevare i sedimenti sabbiosi accumulatisi nel bacino portuale – che ostacolano la navigazione – per trasportarli e sversarli in un tratto di costa che ha subito fenomeni erosivi, in questo caso Testa di Monaco che proprio ad opera del porto e delle sue strutture ha subito pesantemente il fenomeno di erosione dell’arenile.
Il ripascimento permette non solo di ridare respiro a tratti di litorale in sofferenza, ma anche di preservare le strutture balneari, quelle residenziali e le attività economiche che gravitano a ridosso della spiaggia, offrendo un vantaggio tangibile anche in vista della stagione estiva.
Testa di Monaco, infatti, è tra le mete balneari più amate della zona, e questo intervento contribuirà a mantenerla sicura, accessibile e attrattiva per residenti e turisti.
le criticità
Ovviamente l’intervento non esclude di dibattere sulle criticità che subiscono, spesso in silenzi assordanti, le altre aree balneari, in primis San Gregorio, a causa dell’erosione costiera, ma anche sulle lacune progettuali dello stesso porto, che si “affossa” mareggiata dopo mareggiata.
Per San Gregorio basterebbe una semplice deroga che autorizzi anche il quel tratto di spiaggia il deposito della sabbia del porto… A volte le cose più semplici divento impossibili.