LE MASCHERINE & LA POLITICA – A Raccuja sono 350 quelle che l’amministrazione non accetta dai consiglieri comunali d’opposizione
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LE MASCHERINE & LA POLITICA – A Raccuja sono 350 quelle che l’amministrazione non accetta dai consiglieri comunali d’opposizione

un post, quello di Ivan Martella che sa di schiaffo politico

A raccontare i fatti , con un post che sa di schiaffo politico, ieri sera, è stato l’avvocato Ivan Martella, capogruppo dei consiglieri d’opposizione, che non cela più la sua voglia di contrapporsi alle prossime amministrativa all’attuale sindaco Francesca Salpietro Damiano.
“Con una nota ricevuta ieri, scrive l’avvocato  Martella, abbiamo appreso la mancata accettazione, da parte del Comune di Raccuja, della donazione di 350 mascherine chirurgiche effettuata l’11 aprile. Oggi abbiamo ritirato le mascherine e le abbiamo messe a disposizione della comunità attraverso i consiglieri comunali e la Caritas Parrocchiale”.
Mascherine che il gruppo dei consiglieri aveva deciso di acquistare, anticipando i fondi da gettoni di presenza ai lavori consiliari, non ancora percepiti, quindi, nei fatti, di tasca loro..
Le mascherine erano state consegnate prima di Pasqua, l’11 aprile, quando davvero erano merce rara, al comune di Raccuja.
E si legge nella nota di consegna che – appunto – “Ivan Martella in rappresentanza dei consiglieri comunali Alessandrino Manuela, Di Perna Mariatindara, Palazzolo Francesco, Salpietro Daniele, Scalia Marcella e Tuccio Lidia Rita, in considerazione della situazione di emergenza nella quale si trova la nostra piccola comunità e la nazione intera, certi di fare cosa gradita alla comunità doniamo n. 350 mascherine chirurgiche da mettere a disposizione delle famiglie che ne siano sprovviste e della casa di riposo secondo le esigenze che l’Ufficio dei Servizi Sociali riscontrerà. Il Materiale sarà consegnato al Responsabile dei Servizi Sociali.
Stamani il sindaco, da noi interpellato, ha chiaramente detto di non saper nulla della vicenda evidenziando che “il comune non è un fondaco, se c’era questa nota lei l’avrebbe saputo, e comunque non ha bisogno di chiedere nulla a nessuno e comunque grazie all’intervento di un medico benefattore, che ha donato questi presidi, l’amministrazione si è fatto carico di fornirle al personale che ne aveva bisogno.”
Una esposizione dei fatti che non trova riscontro nella nota di ieri, quella con la quale vengono e “respinte” le mascherine.
Da questa, a firma  del responsabile dei servizi sociali del comune, si evince chiaramente che l’atto veniva inoltrato “sentita l’amministrazione comunale e l’assistente sociale” (che sottoscrive anche la lettere di restituzione).
Motivo della mancata distribuzione delle mascherine e che il funzionario non è a conoscenza se siano o meno omologate contro il Covid-19 (?).
Normalissime mascherine chirurgiche, dice Martella, acquistate in farmacia con marchio Ce.
Lo stesso aggiunge anche che: “erano dei presidi fermi al comune, inspiegabilmente, dall11 aprile, chiusi in una stanza, nel loro pacco…questo è inspiegabile” sottolineando che è un comportamento che ha causato un danno a tutta la cittadinanza.
Intanto lo stesso Martella ora evidenzia che qualche giorno fa la Protezione Civile Regionale, tramite il servizio S. 13 – Servizio Gestione Risorse Beni Materiali – sede di Messina, sollecitata dal Presidente del Consiglio, Francesco Palazzolo, ha consegnato allo stesso 1000 mascherine chirurgiche e 50 mascherine FFP2 da destinare alla Casa di Riposo “Madonna del Carmelo” di Raccuja.
Insieme ai Consiglieri Comunali, Daniele Salpietro e Marcella Scalia, i dispositivi di protezione facciale sono stati consegnati al Dott. Massimo Franchina, legale rappresentante della cooperativa sociale Genius che gestisce la struttura comunale.
Cose inspiegabili ai tempi del Coronavirsu.
Spazio aperto ad eventuali repliche.
24 Aprile 2020

Autore:

redazione


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