Riceviamo e pubblichiamo integralmente.
“Fa piacere che finalmente, dopo diversi giorni, qualcuno dell’amministrazione comunale di Piraino si senta in obbligo di correggere quanto dichiarato sulla vicenda, anche se per post su Facebook e non per le vie ufficiali come richiesto.
Vicenda che almeno per noi è molto chiara visto che ad oggi abbiamo registrato vox populi diverse versioni contrastanti.
Non soffro di “lapsus mentale” (che ha un significato diverso da quello che si voleva dare) o di “confusione”.
Si tratta di una precisa distinzione e definizione tra PATROCINIO e (congiunzione) CONTRIBUTO, chiesti entrambi: cosa scandalosa e vergognosa!!??.
Il primo (IL PATROCINIO) non costa nulla, infatti costituisce un riconoscimento simbolico ed un supporto logistico;
Il secondo (CONTRIBUTO) dipende anche dalla disponibilità delle casse del Comune.
A tal proposito quando tutta la Giunta di Piraino era entusiasta del progetto, componenti dell’amministrazione e ci hanno suggerito di richiedere anche il contributo (sempre se vi era la disponibilità economica) per co-finanziare il progetto in quanto alla fine la mostra sarebbe rimasta patrimonio del Comune.
Un’Amministrazione Comunale può concedere entrambi, oppure si può concedere il patrocinio e non il contributo, oppure nessuno dei due, motivando in tutti i casi per iscritto.
Nessuna confusione, almeno da parte nostra.
E’ evidente invece il tentativo maldestro di giocare con le parole e far balzare l’idea, in chi legge o ascolta, che l’associazione voleva altro (soldi) e per questo si vendica.
Quindi la domanda rimane ancora senza risposta: perché non è stato concesso il patrocinio e si sono esercitate pressioni ed ingerenze contro l’iniziativa?”.
Questa replica si lega a quanto puntualizzato dal consigliere comunale pirainese Salvatore Cipriano, come già pubblicato in un precedente articolo.
Cipriano aveva sottolineato che:
“In merito ad un articolo pubblicato qualche giorno addietro su un quotidiano on line, relativamente al convegno tenutosi a Brolo sulle Mummie di Piriano, corre l’obbligo correggere quanto dichiarato dal legale rappresentante della Cesas quando afferma che “Al Comune di Piraino abbiamo chiesto il patrocinio dell’iniziativa che, come si sa, costituisce un riconoscimento simbolico ed un supporto logistico”.
In realtà al Comune di Piriano (riporto letteralmente quanto contenuto nella richiesta agli atti del protocollo comunale) è stata richiesta “LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO E DI UN CONTRIBUTO DA PARTE DEL COMUNE DI PIRIANO AL FINE DI COPRIRE LE SPESE NON COMPRESE NEL CONTRIBUTO – presumo quello di 20.000,00 € circa ottenuto dall’Assessorato Regionale – E CHE SARANNO A CARICO DELL’ASSOCIAZIONE”.
Sono certo -scrive Cipriano – che il fatto di aver confuso la richiesta di denaro pubblico con un riconoscimento simbolico ed un supporto logistico, è solo frutto di un lapsus mentale del presidente della Cesas.
La dichiarazione di Granata, durante la conferenza stampa di Brolo è la seguente:
Premessa
L’articolo 21 della Costituzione Repubblicana tutela il diritto di comunicare idee ed informazioni, di esprimere liberamente le opinioni.
Anche l’art. 10 della Convenzione Europea tutela questa libertà fondamentale.
Come diceva Sandro Pertini la libertà ed i diritti sono si conquistano una volta per sempre, ma vanno difese tutti i giorni da qualsiasi attacco.
Per questo, prima di dare inizio alla conferenza scientifica sulla valorizzazione di un importante bene storico e culturale di questo territorio, siamo obbligati a denunciare pubblicamente il tentativo di ostacolarne, se non impedirne, lo svolgimento nei termini previsti.
I fatti
Il CESAS Onlus – Centro Scientifico per l’Ambiente e la Sicurezza – associazione locale senza fini di lucro ha partecipato ad un bando dell’assessorato regionale ai Beni Culturali e dell’Identità siciliana, proponendo un progetto per la diffusione della conoscenza, presupposto per un’auspicabile promozione, “delle Mummie di Piraino”.
Ritenevamo e continuiamo a ritenere, infatti, che nonostante fossero stato oggetto di interessanti documentari del National Geographic e di Superquark e di importanti pubblicazioni scientifiche, la comunità locale non avesse ancora piena coscienza dell’importanza di questo straordinario patrimonio culturale e, perciò, esso non fosse adeguatamente promosso anche al fine di attrarre flussi turistici qualificati.
Il progetto CESAS Onlus è stato ritenuto, dall’assessorato regionale ai Beni Culturali e all’identità siciliana della Regione Siciliana, meritevole di approvazione con un elevato punteggio ed ha ottenuto il cofinanziamento di 19.800 delle attività per realizzarlo.
Del fatto abbiamo informato l’Amministrazione Comunale di Piraino alla quale abbiamo manifestato verbalmente e per iscritto l’intenzione di donare la Mostra perché venisse stabilmente esposta nella Torre di Piraino, nel museo etnoantropologico o nel convento dei cappuccini.
In occasione di quell’incontro, abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di organizzare un incontro col Parroco per avviare una collaborazione.
Ma a questo punto scatta l’incomprensibile reazione del parroco pro-tempore Sig. Carlo Musarra il quale risponde all’assessore Lara CUSMANO che nessuno può fare nulla sull’argomento senza la sua preventiva autorizzazione.
Anatema dunque su chi pretende di organizzare l’iniziativa.
Meno male che la pratica dell’inquisizione e la messa al rogo degli “eretici” rimane un retaggio di un passato molto lontano.
Le mummie di Piraino sono conservate in locali della Curia ma ci pare temerario pensare che non siano anche un patrimonio dell’intera Comunità dal momento che le Mummie sono state restaurate con soldi pubblici a cura della competente Soprintendenza….
Dunque, chi vuole comunicare e divulgare il valore di questi beni culturali, non credo che commetta un reato, o una scorrettezza o peccato mortale a seconda del punto di vista. E parlarne, in un paese libero, non è certo una prerogativa di qualcuno.
Piuttosto, ci sembra che certi atteggiamenti aggressivi e regressivi disegnino il tipo antropologico alla “Don Rodrigo” piuttosto che la sobrietà e l’accoglienza di un rappresentante dell’ istituzione morale.
Dell’assurdo pregiudizio contro l’iniziativa abbiamo informato la curia vescovile e siamo ancora in attesa di una risposta.
Al Comune di Piraino abbiamo chiesto il patrocinio dell’iniziativa che, come si sa, costituisce un riconoscimento simbolico ed un supporto logistico.
A questo punto, però, sembra che l’anatema abbia sortito i suoi obiettivi: i ricercatori che hanno studiato le Mummie negano qualsiasi collaborazione in assenza di un placet del parroco, il quale, nuovamente contattato scaglia minacce di querele in caso di pubblicazione di foto o di notizie sulle Mummie.
È bene ricordare che nel tempo, tutti noi per passione o professione, abbiamo affrontato chi si confronta attraverso le minacce: dunque non ci intimidiscono, da qualunque pulpito provengano ….e continuiamo.
Decidiamo la sede dell’iniziativa: la Stazione di Posta di Piraino, ambientazione ritenuta ideale e i proprietari sono disponibili a concederla; ma improvvisamente, ad una settimana dal convegno, il Sindaco di Piraino ritira la sua disponibilità a concedere il Patrocinio, ad intervenire alla manifestazione e addirittura a chi chiedeva informazioni faceva finta di non sapere nulla dell’iniziativa. Il tutto senza alcun atto di delibera motivata e ufficiale, nonostante vi era agli atti una richiesta di patrocinio.
Una presa di distanze in piena regola, immotivata e dolorosamente indicativa della qualità degli amministratori. Specie se si considera un’apparente indecisione durata due mesi, che oggi non è difficile leggere con un subdolo tentativo di boicottare l’iniziativa.
Per dovere di verità, è giusto dare atto al consigliere comunale Marco Ceraolo ed all’assessore Lara Cusmano di avere creduto nell’iniziativa e di averla sostenuta fino alla fine.
Fortunatamente ci sono amministratori seri e capaci come il sindaco di Brolo Salvo Messina e il delegato al turismo Antonio Traviglia che ci permettono di svolgere l’iniziativa in questa sala, nonostante (anche questo bisogna denunciarlo) siano state fatte pressioni per impedirci la realizzazione dell’iniziativa in questa sala, che porta un nome carico di significato.
All’ideale Don Rodrigo ed ai suoi bravi restano ora i tentativi di pressione su coloro che ci avevano fornito il supporto attraverso la concessione di immagini fotografiche.
Questo basta, però, a scoraggiarli: nessuno vuole doversi difendere in Tribunale anche se le accuse sono infondate!
Io stesso – afferma Granata nel suo ire – ho subito questo genere di pressioni per interposta persona, perciò voglio qui ricordare che l’art. 612 c.p. punisce “chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno” anche quando la libertà individuale, psichica e morale di una persona diminuisce per l’effetto di minacce.
Inoltre per configurare il reato di minaccia non occorre che le espressioni intimidatorie siano pronunciate in presenza della persona interessata, poiché è solo necessario che questa ne sia venuta a conoscenza, anche indirettamente tramite altre persone.
Come dimostra il fatto di essere qui, noi non ci siamo piegati e l’iniziativa si svolge, ma sarebbe sbagliato sottacere quello che è accaduto, perché costituisce un segnale pericoloso di come certa sub cultura tipicamente isolana ancora sopravviva e fiorisca molto vicino a noi, nonostante fiumi di manifestazioni e convegni nei quali tutti la stigmatizzano e la deplorano, ma che poi pochi la praticano.
Quella stessa sub cultura che nega l’emancipazione della comunità e favorisce l’emergere di quella piaga che mortifica la Sicilia agli occhi del Mondo: che non è l’Etna, né la siccità e neppure il traffico.
Ostacolare l’iniziativa di un’Associazione, tentare di isolarla delegittimando i suoi rappresentanti, intimidire con minacce di denunce irreali, creare pressioni sono operazioni intollerabili perché minano le libertà dei cittadini e condannano al sottosviluppo le comunità.
Don Rodrigo non vincerà ed i suoi bravi saranno giudicati per i danni che hanno prodotto e producono.
Per parte nostra, abbiamo deciso che, da oggi, l’Associazione CESAS Onlus si asterrà dall’attuare iniziative nel territorio del Comune di Piraino che in qualunque modo contemplino un ruolo dell’Amministrazione Comunale, almeno fino a quando sindaco e assessore al ramo non chiariranno formalmente le ragioni del loro assurdo e inaccettabile comportamento.
Ringrazio, in conclusione, quanto sono presenti e soprattutto i rappresentanti delle Associazioni di questo territorio che ci hanno dimostrato la loro piena solidarietà, che loro stessi mostreranno.