La nuova segnalazione di Legambiente del Longano agli organicompetenti.
Da ricognizione effettuata nel territorio di Rodì Milici in data 10 settembre 2016, al confine con il comune di Terme Vigliatore in località Via Stretto Marro e precisamente procedendo in senso mare / monte subito dopo il traliccio dell’alta tensione sulla sx sono disseminati diverse onduline di cemento amianto e di canne fumarie il tutto è meglio documentato nel materiale fotografico che rimane dallo scrivente custodito a disposizione di codesta associazione qualora lo ritenesse opportuno. Dopo numerose segnalazioni cambia il luogo ma la fotografia è la medesima, lo smaltimento illegale di amianto. Un gesto sconsiderato a dimostrazione del fatto che ancora la sensibilità per il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini, visto che si tratta di rifiuti pericolosi, per alcuni non viene minimamente presa in considerazione. Il fenomeno dell’abbandono dell’amianto purtroppo è un problema ricorrente, che evidenzia la mancanza totale di senso civico da parte di coloro che usano zone periferiche e sponde di torrenti per disfarsi illegalmente di rifiuti, favorendo pratiche di smaltimento illegale. Legambiente del Longano chiede, agli Organi in indirizzo di predisporre un puntuale sopralluogo del sito per procedere alla messa in sicurezza e provvedere alla relativa bonifica, secondo le disposizioni di legge in vigore.
“Queste discariche abusive e illegali stanno diventando ormai una prassi consolidata. In realtà, i cittadini preferiscono abbandonare l’amianto in giro (in tal modo sbagliando) in quanto pensano sbagliando che per loro non sussista alcuna agevolazione e facilitazione che, al contrario esistono e , consentirebbero la raccolta e il conferimento del pericoloso rifiuto presso i centri autorizzati”. Pertanto, si invita il Sig. Sindaco e l’Assessore al ramo del centro collinare ad attuare politiche e campagne di sensibilizzazione volte a fornire ai cittadini gli strumenti adeguati per difendere il proprio territorio da un fenomeno gravissimo che sta assumendo dimensioni rilevanti, sarebbe opportuno dare anche la possibilità ai cittadini che non lo avessero fatto in precedenza di autodenunciarsi riaprendo i termini del bando comunale. ( come già fatto presente da Legambiente del Longano in incontro presso la sede comunale). In virtù del fatto che nel mese di maggio l’Ars nel quadro del ddl stralcio ha riaperto i termini della legge 10 del 2014, di fatto finora bloccata. Cittadini ed imprese hanno ancora del tempo per segnalare la presenza di amianto in manufatti ed edifici di loro proprietà senza incorrere in sanzioni sia per i cittadini che per i comuni stessi che entro la fine di settembre , probabile che slitti ulteriormente, presentano i loro piani, il tutto in modo da prevenire il conferimento abusivo.
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