L’appello di Carmelo Ceraolo, responsabile Legambiente del Longano, rivolto ai sindaci responsabili della salute pubblica
Consuetudine molto diffusa quanto pericolosissima per la salute pubblica e l’ambiente. Gli erbicidi vengono utilizzati principalmente per la gestione del verde urbano e privato, pertanto, chiediamo che al più presto si mettano in atto soluzioni e pratiche più sostenibili come sfalcio meccanico, utilizzo di lotta biologica, nonché di principi attivi permessi in agricoltura biologica meno invasivi e che tutelano la salute pubblica e l’ambiente. È ormai assodato e scientificamente provato da molti studi in merito che i prodotti utilizzati per il diserbo delle strade contengono sostanze pericolose per la salute umana in quanto cancerogene , la pericolosità in primis riguarda gli operatori che li utilizzano , gli effetti dannosi riguardano anche i cittadini , fauna e ambienti acquatici , in particolare le sostanze nebulizzate vengono dilavate dalla pioggia finendo così anche nei corsi d’acqua e nelle falde .
Il glifosato principale indiziato è stato dichiarato dall’IARC (International agency for research in cancer) cancerogeno per gli animali e potenzialmente anche per l’uomo . Il glifosato è stato bandito in quelle aree frequentate dalla popolazione : giardini , parchi, cortili, aree ricreative aree verdi , all’interno degli edifici scolastici, aree gioco aree adiacenti a strutture sanitarie e/o aree vulnerabili , dal Decreto Ministeriale 9 agosto 2016 e dal Decreto 16 febbraio 2017 della Regione Sicilia , che approva le linee di indirizzo regionali per l’impiego di prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione e/o da gruppi vulnerabili.
Pertanto si invitano i Sigg. Sindaci, dove se ne fa uso, a procedere ad una revisione dei piani comunali di gestione del verde , dove sono vigenti , altrimenti dove non presenti, attivandosi in modo propositivo a far redigere i regolamenti del piano del verde Comunale sia pubblico che privato, che prevedano l’attuazione del Pan ( Decreto 22 gennaio 2014 Piano d’azione Nazionale)in merito alla definizione delle aree frequentate dalla popolazione oltre a quelle suggerite dai due Decreti sopra citati .