LEGAMBIENTE LONGANO – Reflui fognari nell’alveo del Patrì
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LEGAMBIENTE LONGANO – Reflui fognari nell’alveo del Patrì

La denuncia dell’associazione ambientalista indirizzata a tutti gli organi competenti, circa la presenza di reflui fognari nell’alveo del Patrì

Legambiente del Longano  prosegue l’attività di controllo  ambientale sul comprensorio, da sopralluogo effettuato in data 20 giugno 2017, denuncia la presenza di uno  scarico fognario proveniente da Milici il quale   riversa in modo copioso  direttamente nell’alveo del Torrente Patrì  nella zona sopra  Via Torrente  (Rodì Milici ) .
Da un’attenta analisi  il danno  è da imputare alla rottura  della condotta fognaria che da Milici giungeva al depuratore  sito  in Contrada Coppola causando  un problema ambientale non indifferente. Per tale ragione la Giunta Municipale del 4/05/2015 approvava il progetto esecutivo per il ripristino del collettore fognario di  adduzione  Centro Milici – Contrada Coppola per un totale di     € 65.324,16 non si comprende come mai l’Amministrazione attiva abbia   dirottato le somme  per fare altri lavori meno urgenti della situazione sopra descritta .
I liquami di origine organica sversando nel greto del Torrente   sono causa  di  inquinamento  e di  odori nauseabondi derivati dagli scarti , il fenomeno crea notevoli disagi e problemi di natura igienico-sanitaria, favorendo altresì la proliferazione di insetti molesti e fastidiosi. Tali condizioni, naturalmente, si accentuano adesso con il caldo, in quanto l’assenza delle piogge comporta la sola presenza nel torrente dei liquami fognari.
Sulle criticità in questione Legambiente del Longano sollecita le autorità preposte a fare i dovuti accertamenti , il sindaco di Rodì Milici , l’Asp, l’assessore all’ambiente, affinchè si attivano con i necessari interventi atti alla risoluzione del problema. E’ necessario  che vengano attivati da subito gli interventi necessari per rimettere in sesto il sistema di raccolta e trattamento delle acque di scarico,  al fine di evitare che la condizione ambientale sopra descritta possa ulteriormente degenerare con conseguente pregiudizio per la salute pubblica.

21 Giugno 2017

Autore:

redazione


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