«Li conosce praticamente tutti, commestibili e no – racconta il papà di Alfredo in un’intervista rilasciata a Castelbuono dove il ragazzino e’ stato tra gli ospiti d’onore in una sagra dedicata appunto ai funghi – La prima volta che l’abbiamo portato nei boschi di Castelbuono aveva solo due mesi e da allora non ha più smesso.

Ci torna tutte le estati e i fine settimana in inverno e ha trasmesso questa passione a tutta la famiglia.

Il manuale, come dice mio figlio, è un messaggio d’amore e di rispetto per la natura, per i boschi, dove spesso purtroppo troviamo sporcizia e incuria e lui protesta, non ne capisce il motivo.

Questa piccola guida è un invito a riappropriarsi degli enormi spazi verdi che abbiamo appena fuori dalle città, a sorprenderci di nuovo di fronte alla natura. Vorrebbe convincere i ragazzi a frequentare di nuovo questi luoghi, perché sono magici e spesso non ci si va solo per pigrizia.»