Un pubblico attento e interessato ha assistito alla presentazione della decima pubblicazione dell’autore e storico pattese Nino Lo Iacono. L’evento letterario-storico è stato, di fatto il prologo del cartellone estivo del Tindari Festival 2018
Patti, terra dei miti, edito da Kimerik, è il titolo di questa nuova fatica letteraria del Lo Iacono e ricostruisce 35 secoli di storia della città di Patti a partire dal XV° secolo a. C. fino al secolo scorso.
Fatti, vicende e personaggi che hanno coinvolto la città di Patti ancor prima della fondazione di Tindari quale città organizzata.
Ricostruzioni di siti sapientemente fatte sui reperti venuti alla luce dopo interventi di restauro o dopo saggi e ricostruzioni poggiate sulle pochi fonti cartacee e su ricostruzioni logiche di note vicende storiche.
Interessanti i contributi degli intervenuti, la professoressa Teresa Pugliatti, già docente ordinaria di storia dell’arte presso l’Università di Palermo e il dottore ricercatore Michele Fasolo direttore della rivista archeomatica.
La prima ho evidenziato la ordinata sequenza dei fatti raccontati con la maestria del fine narratore.
A tale proposito ha evidenziato la descrizione dell’incontro dell’autore quando aveva ancora cinque/sei anni con il Vescovo Ficarra, descrivendola una pagina di fine letteratura.
Il Fasolo, nel condividere le ricostruzioni proposte dal Lo Iacono, ha evidenziato come questo territorio sia stato sempre sottostimato e che ora, alla luce delle nuove scoperte, fatte anche da lui stesso, sta assumendo un nuovo ruolo nell’ampio panorama della storia Sicilina.
In questo processo di rivalutazione storica e archeologica, il libro di Lo Iacono assume quella primaria importanza che spetta a chi segue e descrive le vicende storiche con la passione dello studioso innamorato della sua terra.
Il dottor Gianfranco Natale, titolare della casa editrice Kimerik, ha fatto rilevare come questa nuova opera di Nino Lo Iacono va a coprire quei vuoti storici dei quali nessun autore si era mai interessato.
Adesso è stata data continuità storica ad un periodo di 35 secoli che iniziano dalla preistoria e che nessun altro centro della provincia possiede e pochi altri della Sicilia possono vantare.
Ha impreziosito l’evento, l’intervento del Vescovo di Patti , mons. Giombanco, che dopo essersi complimentato con il Lo Iacono, ho sollecitato soprattutto i giovani a interessarsi alla storia del proprio territorio, nella cui vicende può trovarsi il senso di un presente e di un futuro costruito sulle migliori esperienze dei propri avi.
Entusiasti il Sindaco di Patti Mauro Aquino, l’assessore al turismo Ignazio Lipari e il direttore artistico del Tindari festival, Anna Ricciardi.
Dopo i saluti istituzionali di rito,il Sindaco ha elogiato Nino Lo Iacono per il sontuoso lavoro portato a compimento dopo anni di studi e ricerche, consegnando alla città e a tutti i pattesi sparsi nel mondo, un lavoro nel quale ritrovare le ragioni per essere fieramente pattesi.
L’assessore Lipari si è impegnato ad attivare tutto quanto è nelle sue possibilità per porre sotto tutela i giacimenti archeologici scoperti ed avviare la loro valorizzazione e la fruizione.
Anna Ricciardi, rivendicando la bontà della scelta fatta per l’apertura della 62.ma edizione del Tindari Festival, ritiene l’opera del Lo Iacono, uno strumento indispensabile per rivedere la politica culturale e turistica della città.
Il contenuto del libro, continua Ricciardi, è frutto di un generoso e sincero amore verso questa terra che da sempre ha dimostrato di possedere un’anima e quell’energia indispensabile per farla sopravvivere alle avversità naturali e politiche che l’anno coinvolta e spesso sconvolta nel corso dei 3500 anni della sua vita.
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