Dopo i saluti del presidente dell’associazione messinaweb, Rosario Fodale e dell’Avv. Giovanni Ardizzone, Deputato Regionale hanno relazionato il Prof. Santi Fedele, ordinario di Storia contemporanea presso l’Università degli studi di Messina, il quale ha analizzato gli aspetti storico-antropologici che emergono dall’opera.
Fra il pubblico era presente la poetessa Maria Costa ed i figli del defunto pittore Michele Spadaro, coautore del libro.
Al termine del dibattito, il Gruppo di Ricerca “Argeno” si è esibito in un recital “Gli eroi del popolo”, testi di Giuseppe Cavarra, musiche di Mario Rizzo.
Linda Liotta Sindoni
La nota su Michele Spadaro tratto da incamminoweb
Si è spento improvvisamente Michele Spadaro. Sciascia ha detto di lui: “Medico per necessità di vita, pittore per elezione di natura”. Nella qualità di medico ha operato a Patti, dove per qualche tempo ha ricoperto anche il ruolo di Assessore alla Cultura; come pittore è stato sulla scena per oltre mezzo secolo con personali in Sicilia e fuori, in particolare a Parigi, a Bruxelles, a Barcellona di Spagna, a Casablanca in Marocco.
Spadaro lascia anche una decina di opere storiche, frutto di ricerche accuratissime in cui la città di Patti è esplorata in tutte le dimensioni.
Alcuni titoli: Nobilissima Civitas, cronache della città di Patti al tempo del canonico Giardina (1983); Patti: inchiesta sulle condizioni sociali ed economiche 1875-1876 (1992); 1 Nebrodi nel mito e nella storia (1993); Cronaca della città di Patti al tempo di Vittorio Amedeo II di Savoia (1991).
Qualche settimana fa è apparsa a Messina Cronaca di Patti dal XVI al XVIII secolo.