“E’ a rischio il futuro dell’Università a Palermo, un rischio concreto come ci dicono oramai molteplici indicatori. Con un buco di bilancio di oltre 30milioni di Euro e con un impianto politico nazionale che taglia continuamente gli investimenti nella formazione in maniera semplicemente ragionieristica sono nerissime le nubi che si addensano su Viale delle Scienze” lo affermano Sergio Lima e Maria Guagliardito rispettivamente coordinatore provinciale e responsabile formazione di Sinistra Ecologia e Libertà per la provincia di Palermo, che proseguono :“il ridimensionamento dell’offerta formativa, la chiusura di corsi di laurea o di intere facoltà, la riduzione degli standard qualitativi rappresenterebbero un colpo devastante per il futuro della Città e della Provincia. Un colpo che ne ipotecherebbe le speranze di crescita culturale e sociale. Davanti a questo scenario- concludono i due esponenti di SEL- non appare rimandabile una mobilitazione straordinaria dell’intera Città che ,semplicemente, non può permettersi il lusso di delegare la difesa dell’Ateneo Palermitano esclusivamente a studenti,corpo docente e personale amministrativo. Chiediamo , pertanto, all’amministrazione cittadina,ai parlamentari nazionali e regionali, a quanti hanno a cuore il futuro per Palermo e la Sicilia di stringersi, fin da subito, a sostegno delle iniziative che tendono a salvaguardare il mantenimento di un imprescindibile e non sostituibile presidio di democrazia, speranza e cultura”
Comunicati Stampa
“E’ a rischio il futuro dell’Università a Palermo, un rischio concreto come ci dicono oramai molteplici indicatori. Con un buco di bilancio di oltre 30milioni di Euro e con un impianto politico nazionale che taglia continuamente gli investimenti nella formazione in maniera semplicemente ragionieristica sono nerissime le nubi che si addensano su Viale delle Scienze” lo affermano Sergio Lima e Maria Guagliardito rispettivamente coordinatore provinciale e responsabile formazione di Sinistra Ecologia e Libertà per la provincia di Palermo, che proseguono :“il ridimensionamento dell’offerta formativa, la chiusura di corsi di laurea o di intere facoltà, la riduzione degli standard qualitativi rappresenterebbero un colpo devastante per il futuro della Città e della Provincia. Un colpo che ne ipotecherebbe le speranze di crescita culturale e sociale. Davanti a questo scenario- concludono i due esponenti di SEL- non appare rimandabile una mobilitazione straordinaria dell’intera Città che ,semplicemente, non può permettersi il lusso di delegare la difesa dell’Ateneo Palermitano esclusivamente a studenti,corpo docente e personale amministrativo. Chiediamo , pertanto, all’amministrazione cittadina,ai parlamentari nazionali e regionali, a quanti hanno a cuore il futuro per Palermo e la Sicilia di stringersi, fin da subito, a sostegno delle iniziative che tendono a salvaguardare il mantenimento di un imprescindibile e non sostituibile presidio di democrazia, speranza e cultura”
LIMA E GUAGLIARDITO (SEL) – Tutta la città si mobiliti per la difesa della propria università
“E’ a rischio il futuro dell’Università a Palermo, un rischio concreto come ci dicono oramai molteplici indicatori. Con un buco di bilancio di oltre 30milioni di Euro e con un impianto politico nazionale che taglia continuamente gli investimenti nella formazione in maniera semplicemente ragionieristica sono nerissime le nubi che si addensano su Viale delle Scienze” lo affermano Sergio Lima e Maria Guagliardito rispettivamente coordinatore provinciale e responsabile formazione di Sinistra Ecologia e Libertà per la provincia di Palermo, che proseguono :“il ridimensionamento dell’offerta formativa, la chiusura di corsi di laurea o di intere facoltà, la riduzione degli standard qualitativi rappresenterebbero un colpo devastante per il futuro della Città e della Provincia. Un colpo che ne ipotecherebbe le speranze di crescita culturale e sociale. Davanti a questo scenario- concludono i due esponenti di SEL- non appare rimandabile una mobilitazione straordinaria dell’intera Città che ,semplicemente, non può permettersi il lusso di delegare la difesa dell’Ateneo Palermitano esclusivamente a studenti,corpo docente e personale amministrativo. Chiediamo , pertanto, all’amministrazione cittadina,ai parlamentari nazionali e regionali, a quanti hanno a cuore il futuro per Palermo e la Sicilia di stringersi, fin da subito, a sostegno delle iniziative che tendono a salvaguardare il mantenimento di un imprescindibile e non sostituibile presidio di democrazia, speranza e cultura”
