di Corrado Speziale
Iryna Chumakova è il direttore editoriale di “Mondi emersi”, periodico mensile multilingue redatto e pubblicato a Messina, organo di informazione per le comunità  di immigrati di tutta la Sicilia. L’abbiamo incontrata per poterci addentrare nel personaggio e conoscere così motivi e finalità  che la ispirano nel suo lavoro.
Iryna vive ed opera da sei anni in Italia, dalle cui istituzioni attende l’ordine per l’ottenimento della cittadinanza ed il riconoscimento del proprio titolo professionale conseguito in Bielorussia, e a tale scopo, esponendo il proprio rispettosissimo curriculum, si dichiara decisa ed impegnata nell’affermare i propri princìpi: “Attuare un progetto così¬ importante non è stato per niente facile”, dice in un perfetto italiano, “all’inizio c’era troppa diffidenza e timore tra noi immigrati; è stato necessario il mio sforzo, assieme a quello di un ristretto gruppo di volontari, nella direzione della reciproca solidarietà , attraverso azioni umanitarie, per creare le basi della nostra crescita sociale nella comunità  messinese, giungendo ad un traguardo importante: “pubblicare un periodico tutto nostro”.
Quando si parla di integrazione e dialogo sembra scontato che ogni aspetto riguardi i rapporti tra lo straniero immigrato ed il cittadino italiano; niente di più errato, in considerazione della molteplicità  di nazionalità  ed etnie che ormai “abitano” il nostro Paese. Ed in questo senso, l’ultimo rapporto del CENSIS appena pubblicato, indica un fenomeno migratorio in continua crescita, quantificando in 3 milioni e mezzo il numero di immigrati regolari in Italia, inseriti a pieno titolo nel tessuto sociale e produttivo, con un incremento nell’ultimo anno di quasi 500.000 unità .
Anche l’ultimo rapporto della Caritas/Fondazione Migrantes, il XVIII per l’esattezza, pubblicato quasi un anno addietro, forniva numeri importanti: i cittadini immigrati regolari risultano raddoppiati rispetto al 2000, ed una ventina di comunità  superano ormai le 50.000 presenze. Se aggiungiamo che, secondo alcune fonti, in Italia si parlano già  150 lingue diverse e si praticano i più svariati credi religiosi, si spiega quanto sia arduo il compito di chi opera nel campo dell’integrazione sociale e culturale tra i cittadini stranieri.
Da addetta ai lavori nell’ambito della cultura e dell’informazione, la principale sfida di Iryna Chumakova è proprio questa: creare unità e arginare le varie tendenze, a volte razziste, che portano alla disgregazione sociale e culturale tra le varie comunità  di immigrati. E’ lei che tesse la tela della coesione e del dialogo. In un suo articolo dell’ultimo numero del giornale, dal titolo “Nei limiti della coscienza”, ella, intercettando un dialogo tra due conterranee, una delle quali evidenzia intolleranza nei confronti di etnie differenti, manifesta cosè il suo punto di vista: “La cosa che mi ha meravigliato e costernato di più nella mia vita da immigrata è l’atteggiamento irriverente e razzista che può esistere tra un’etnia e l’altra, specialmente se ambedue si ritrovano a vivere uno stato di migrazione nello stesso territorio. E’ un pò assurdo pensare alla propria integrazione in un paese solo con gli autoctoni, senza relazionarsi con le altre etnie presenti. Questo è il vero razzismo occulto, falsa etnicità , egocentrismo” e sostiene che oltre un cammino ed un movimento in senso “verticale”, tra immigrato ed autoctono, ne deve coesistere un altro in senso “orizzontale”, o meglio “a raggiera” tra gli stessi immigrati.Â
Tante quindi le finalità  di “Mondi emersi”, dalla fornitura di modelli informativi e fac-simili per l’emersione di lavoratori domestici, alla pagina dedicata a leggi e decreti dello Stato che riguardano gli stranieri, alla pubblicazione di pensieri ed esperienze di tutti coloro che hanno voglia di raccontarsi attuando degli scambi interculturali. E’ un impegno continuo, quindi, quello profuso da Iryna e dai suoi collaboratori, traduttori ed operatori culturali, tutti volontari, che giorno dopo giorno dedicano il loro tempo alla crescita delle condizioni sociali ed all’integrazione delle e tra le comunità . Tra loro si fa notare il senegalese Ousseynou Barr, quarantanove anni, da dieci nel nostro Paese, mediatore culturale, il cui compito è far superare, attraverso convegni, dibattiti ed incontri presso scuole, enti ed associazioni, gli steccati che impediscono la comunicazione interculturale, e quindi individuare e combattere gli stereotipi che limitano le aperture verso l’integrazione.
Altri validi collaboratori sono la rappresentante della comunità  dell’ex Unione Sovietica Victoriya Chumakova, lo srilankese Roshan Rupasinghe, la rumena Mariana Popescu.Â
Guardandoci intorno nella vita quotidiana e scrutando le nostre percezioni sulla scorta di quanto fin qui esplorato in questa nuova e variegata “agorà ” di idee, progetti e racconti quotidiani, non passa inosservata l’assenza della comunità cinese.
Far funzionare i meccanismi di un folto caleidoscopio non è operazione facile, ma l’importante è crederci e proseguire lungo la strada già  intrapresa.
Auguri e buon lavoro ad Iryna Chumakova con il suo affascinante ed impegnativo laboratorio di “Mondi emersiâ.
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www.mondiemersi.org