La nuotatrice messinese è partita da Punta Bandiera stamattina alle 6.40, per attraversare il tratto di mare, della lunghezza di 22 chilometri, che separa l’isola di Vulcano da Capo Calavà. E’ seguita da due barche appoggio con a bordo lo staff e tutto il personale della sicurezza e dell’assistenza. Cristina Scotto aveva coperto a nuoto questa rotta già in altre due occasioni, nel 1989 e nel 2005. E’ alla sua settima traversata sulla tratta Eolie – costa messinese: nel 1991 nuotò da Vulcano a Capo d’Orlando, nel 1992 da Salina a Capo d’Orlando, nel 1994 da Lipari a Milazzo e nel 2007 da Vulcano a Milazzo. Ad eccezione di quest’ultima rotta, è l’unica donna ad aver compiuto l’impresa di raggiungere a nuoto la costa siciliana partendo dalle isole Eolie. Al suo attivo, anche il periplo di Ischia e Procida, due doppie traversate dello Stretto di Messina e cinque singole, di cui una, nel 1998, effettuata in inverno.
A undici anni esatti dalla sua ultima traversata a nuoto da Vulcano a Calavà, Cristina Scotto ci sta riprovando.
E’ partita stamani, alle 6.40, da Punta Bandiera per raggiungere Capo Calavà, seguendo la rotta di 22 Km che la condurrà all’arrivo.
La distanza, naturalmente, è indicativa, considerato l’immancabile “scarroccio” che farà inevitabilmente allungare il percorso.
La nuotatrice è seguita da una barca appoggio principale, la “Colapesce”, condotta da Giovanni Fiannacca, esperto marinaio e nuotatore messinese, a bordo della quale si trova tutto il personale addetto all’assistenza e alla sicurezza, tra cui il medico Massimo Irrera, l’addetto al salvamento – assistente bagnino Nicola Mangano, l’allenatore Sirio La Spada.
Un’altra barca, più piccola e agile, condotta da Natale Morabito, con a bordo lo staff, sta affiancando la nuotatrice sul lato opposto.
Il servizio cronometrico, a cura dell’apposita Federazione, è stato affidato alle cronometriste Angela Mangraviti e Veronica Dulcetta.
In base all’esperienza e nel rispetto dei ruoli, sulla barca, a reggere il cronometro, sarebbe dovuto esserci lo sfortunato Nino Parasporo, stimatissimo cronometrista, venuto a mancare improvvisamente lo scorso 14 luglio.
Come risaputo, la nuotatrice, nel corso della traversata, per regolamento, non può toccare le barche, né avere alcun aiuto.
Rispetterà il percorso affiancando le imbarcazioni ed effettuerà alcune soste per mangiare e bere, restando in acqua.
Notizie dallo staff al seguito della traversata: al terzo chilometro le è stata calcolata una media di 64 bracciate al minuto, un andamento regolare per le caratteristiche della nuotatrice.
La rotta Vulcano-Calavà in passato ha dato grandi soddisfazioni a Cristina Scotto.
L’ultima volta, il 24 luglio 2005, fece un tempo strepitoso: 5h 37’ 02’’, battendo il record assoluto che resistette un anno. Nino Fazio, infatti, riabbassò il tempo nel 2006: 5h 35’ 05. Ma il record femminile è comunque in cassaforte. Per Cristina, innanzitutto, si era trattato di una sfida per migliorare se stessa, abbattendo il tempo di 8h 01’ 09’’ da lei stabilito il 21 settembre 1989.
Cristina Scotto, cinquantenne, funzionaria della p.a., prima di tutto madre e nonna, è una nuotatrice “navigata”, appassionata di nuoto di gran fondo. Si dedicò a questa specialità nel 1987, spinta dal compianto Nino Musciumarra, nonché maestro di tutti i “traversatori” messinesi. Disputò due campionati nazionali, nel corso dei quali effettuò, tra l’altro, il periplo di Ischia, di Procida e la doppia traversata dello Stretto di Messina. Quest’ultima impresa la ripeté, ma su una rotta più lunga, nel 1997, quando ad attenderla sulla spiaggia di Fiumara Guardia, dopo una nuotata di 2h, 27’ 57’’ c’era Chiara, sua secondogenita, di appena due anni.
Sempre sullo Stretto, Cristina Scotto si è resa protagonista di cinque traversate “ufficiali” singole.
Da notare, quella effettuata l’8 marzo del 1998: è l’unica donna italiana ad aver affrontato le fredde correnti tra Scilla e Cariddi, in pieno inverno.
Il tempo fu di 1h e 25’. Le altre quattro le effettuò nel 2000 (1h 10’ 20’’), 2006 (45’ 22’’), 2008 (40’ 47’’), 2009 (47’ 28’’).
Traversate tirreniche. Cristina Scotto il 21 settembre del 1989 compì la sua prima traversata a nuoto da Vulcano a Capo Calavà. Due anni dopo, il 18 agosto del 1991, nuotò da Vulcano a Capo d’Orlando: 33 Km in 11h 37’ 10’’.
Il 2 agosto dell’anno successivo ha migliorato sensibilmente la distanza: Salina – Capo d’Orlando, 45 Km in 14h 27’ 03’’.
Sul lungomare orlandino la nuotatrice venne accolta da una folla in tripudio: è la distanza più lunga mai coperta da un nuotatore con partenza dalle Eolie e arrivo sulla costa siciliana.
Nel 1994 la Scotto cambia rotta: il 30 agosto percorre Lipari – Milazzo, 34 Km in 13h 00’ 21’’.
Il 24 luglio 2005 è il giorno del record: ripercorre la Vulcano – Capo Calavà in 5h 37’02’’.
Il ciclo “tirrenico” di quegli anni si chiude il 16 luglio 2007, con la Vulcano – Milazzo: 22,5 Km, diventati drammaticamente quasi 31. Le forti correnti la costrinsero fuori rotta, facendole prolungare il tempo di percorrenza fino a 9 h 56’ 27’’.
Risultato: una forte delusione, compensata tuttavia dalla soddisfazione per aver superato una straordinaria prova di forza.
L’ennesima di una straordinaria “carriera” natatoria in mare, che sta per compiere trent’anni.
Le foto in tempo reale.
ore 7,40 – al terzo chilometro
Aggiornamento: primi 5 Km in un’ora e mezza
Dopo due ore la nuotatrice ha percorso 7,2 Km. Dalla “Colapesce” si sta valutando l’intensità della corrente, al fine di decidere se e quanto correggere la rotta. In proiezione, salvo imprevisti, la nuotatrice dovrebbe completare la traversata in circa sei ore.

Ore 9,45 – La traversata prosegue a ritmo costante. Si conferma una media di percorrenza che porterebbe la nuotatrice a toccare terra a Calavà dopo circa sei ore dalla partenza.
Ore 10,15 – Mancano circa 7 Km all’arrivo. La sosta per il pranzo…
Ore 10,41 – Coperti 14 Km e 200 metri. E’ salito il vento e il mare si è increspato, ma la corrente si mantiene costante. Proseguendo si prevede ancora vento da Nord Est. L’arrivo, salvo imprevisti, si prevede tra circa due ore.
A 5 Km dall’arrivo sta affrontando onde importanti causate da vento da nord-est
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