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L’INTERVISTA DOPPIA – Parola ai CapiGruppo consiliari di Brolo

 

 

Fare politica“, e più ancora farla in ambiti amministrativi, evoca di per se la necessità di confrontarsi con la decisione di assumersi le responsabilità ed anche con l’autorità ed il potere di farlo.

Loro sono stimatissime, dentro e fuori l’aula consiliare,  nei ruoli del lavoro, sempre “impegnate” e rappresentano bene quell’universo femminile, che da anni (la prima e tra le prime in Sicilia, in consiglio comunale e poi in giunta fu Anna Giuffrè negli anni novanta) ha visto una qualificata presenza femminile tra i banchi del consiglio comunale brolese in ruoli di grande livello.

L’immaginario sociale a Brolo quindi da tempo è  abitato da figure della rappresentanza politica in veste femminile, ed in attesa anche di poter annoverare in futuro anche un sindaco “rosa” abbiamo pensato, in un momento”particolare” della vita politica brolese di far parlare Elisabetta e Irene

Per loro sei domande, alcune simili, altri distinte semplicemente per ruolo.

Nella piena liberta di rispondere, senza alcun “taglio”, alla pari.

Sono state protagoniste di riflessioni quantitative e qualitative e di livello e per questo le ringraziamo ricordando solo che l'”appartenenza“, cantava Giorgio Gaber, è l’ineguagliabile sensazione di far parte di qualcosa di più grande di noi, l’appagamento di partecipare, condividere, andare oltre insieme.

L’appartenenza
non è lo sforzo di un civile stare insieme
non è il conforto di un normale voler bene
l’appartenenza è avere gli altri dentro di sé
.

La diversità di ognuno di noi deve essere la base di quella collettività migliore che vogliamo costruire, collettività all’interno della quale la donna, in maniera insita e innegabile per prerogative uniche che le appartengono, può e deve essere una figura chiave in tutta la sua completezza, complessità, libertà e individualità capace di una forza così comune, così diversa, unica … anche in politica.

Buon lavoro, e buon tutto, ad entrambe,

La Redazione

 

Prima domanda ad Irene Ricciardello

Nella passata amministrazione si era concretizzata una collaborazione fra il gruppo di minoranza da lei guidato e la maggioranza del sindaco Messina, può spiegarci in quale ottica era stato raggiunto quell’accordo e i motivi che non hanno consentito di concretizzarlo in un’alleanza di governo del paese alle ultime elezioni?

La risposta.

La “collaborazione” concretizzatasi nella passata amministrazione, non aveva come obiettivo ultimo un’alleanza di governo del paese, bensì la volontà, da parte nostra, di voler affrontare con spirito di responsabilità una situazione estremamente delicata dal punto di vista economico e sociale, al fine di evitare di aggravare ulteriormente le conseguenze e la portata di una crisi senza precedenti. La nostra collaborazione trasparente e leale, si è però rivelata unilaterale.

   

 

Prima domanda per Elisabetta Morini

Nella passata amministrazione, di cui lei non faceva parte, ma quella di oggi ne è di fatto la continuazione e tra l’altro possiamo dire che il capogruppo di allora è persona a lei molto vicino,  si era concretizzata una collaborazione fra il gruppo di minoranza e la maggioranza del sindaco Messina, può spiegarci in quale ottica era stato raggiunto quell’accordo e i motivi che non hanno consentito di concretizzarlo in un’alleanza di governo del paese alle ultime elezioni?

La risposta.

La collaborazione instauratasi fra il gruppo di minoranza e la maggioranza nella passata amministrazione si è realizzata su base programmatica, rappresentando un’articolazione e integrazione dei  programmi sottoposti al giudizio degli elettori. I motivi che hanno impedito un’alleanza tra i due gruppi alle ultime elezioni hanno avuto, a mio avviso, una doppia matrice:  politica e programmatica.

 

Seconda domanda, la stessa,  per entrambe

Si fanno sempre più insistenti le voci di una grave difficoltà economica del Comune.

Al di là delle motivazioni  che maggioranza e minoranza danno della situazione, che comunque riguardano una politica con “lo sguardo all’indietro”, guardando il futuro, se la situazione dovesse aggravarsi c’è una disponibilità a trovare punti di convergenza per evitare che su Brolo ricadano conseguenze che a pagare sarebbero di fatto i cittadini?


La risposta di Irene Ricciardello

Ritengo di aver sempre affrontato il mandato politico affidatomi dai cittadini con estremo senso di responsabilità.

Ma purtroppo credo che le conseguenze della grave difficoltà economica del nostro ente siano già ricadute su noi cittadini, che di fatto, allo stato attuale, stiamo già affrontando il pagamento di cifre esorbitanti per decreti ingiuntivi ed interessi dovuti a debiti contratti negli ultimi quindici anni, a causa di una gestione della cosa pubblica un po’ troppo “allegra”.

 

La risposta di Elisabetta Morini

Ritengo che  troppo tempo si è impiegato ed impegnato a discutere su questioni e scelte politiche che riguardano il passato per il quale oltre due terzi del Consiglio Comunale non può essere chiamato in causa perché non è sicuramente responsabile.

Un’enorme quantità di argomenti politici del passato prossimo è stata oggetto di diatribe estemporanee, e talvolta finanche personali, intraprese nell’aula consiliare, tra il gruppo di minoranza e il Sindaco; non che non fossero importanti, ma pur con uno sguardo al passato dobbiamo proiettarci ora più che mai in un futuro che impone applicazione, impegno e riflessione.

E noi dobbiamo pensare al futuro.

Tuttavia, ribadisco, che ciò non esime i Consiglieri a prendere atto con coscienza delle problematiche, e con senso di responsabilità, ad intervenire per ciò che sono le nostre competenze, mettendo un punto fermo sin da oggi, praticando e attuando una buona politica che sia particolarmente attenta alle regole.

Una politica che rappresenti la società civile, una politica partecipata, perché la richiesta di cambiamento oggi è forte e noi non possiamo deludere.

Il paese non può restare fermo solo su alcune questioni, certamente importanti, ma deve essere portato avanti il programma per il quale siamo stati eletti, ognuno nel rispetto dei propri ruoli e con le proprie responsabilità: Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali di maggioranza e minoranza.

 

Terza Domanda, la stessa, per le due Capogruppo

Chiusure di aziende come la Castello, difficoltà per il commercio con la chiusura di qualche negozio, un livello di disoccupazione preoccupante, soprattutto giovanile. Citando Keynes, dato che “nel lungo periodo siamo tutti morti” quali sono le proposte concrete che il suo gruppo consiliare intende proporre al Consiglio, e quindi per suo tramite all’amministrazione, per trovare in tempi rapidi almeno un sollievo a questa situazione che vive Brolo?

 

Così risponde Irene Ricciardello

Servono iniziative per il rilancio, per valorizzare il commercio ed incentivare gli acquisti, evitando la migrazione commerciale verso altre realtà limitrofe.
Ho sempre ribadito l’importanza del potere decisionale dei commercianti:

Chi meglio di loro può conoscere le dinamiche commerciali, le esigenze di ciascuno e le abitudini dei consumatori!

Sono convinta che lavorando uniti e con senso di responsabilità, si potranno mettere in campo tutte quelle azioni volte a contrastare la concorrenza della grande distribuzione che sta mettendo il nostro commercio a dura prova.

E ancora, accrescere le professionalità dei ragazzi, dare il giusto valore a professioni in via di scomparsa, creare uno stretto collegamento tra imprenditoria locale e giovani.

Con l’obiettivo di creare nuova occupazione ma anche di consentire ai giovani di esplorare nuove opportunità professionali, mirando alla promozione di corsi “amatoriali” per l’avvio del lavoro rivolti a giovani ed inoccupati da realizzare in collaborazione con le associazioni di settore, gli artigiani ed i produttori locali. Sono vari gli ambiti nei quali si può intervenire, dall’attività artigiana, ad es. il panificatore, fino a professionalità più moderne.

Considerando tutte le nuove possibilità di fare formazione e realizzando il doppio obiettivo della trasmissione di professionalità e di creazione di attività serie e concrete per il mondo giovanile.


Così ha risposto Elisabetta Morini

I dati confermano, purtroppo, la gravità della crisi in cui si trova ancora il nostro Paese e rispetto alla quale ancora non si riesce a scorgere l`uscita dal tunnel.
Una crisi che continua a colpire, indistintamente, tutti i compartimenti e tutte le regioni senza fare sconti a nessuno.

Il mercato del lavoro continua a dare segnali negativi, con incremento della disoccupazione di lunga durata ed alto tasso di disoccupazione giovanile, arretramento dei consumi  e contrazione dei consumi delle famiglie, riflettendo il prolungato calo del reddito disponibile e la forte incertezza sul futuro.

Ciononostante molte imprese, dell`artigianato, del commercio, del turismo, delle costruzioni non desistono, anzi continuano ad impegnarsi per costruire lavoro e benessere.

Su questo la politica deve riflettere e può in qualche misura intervenire, attuando politiche amministrative sane, chiare, trasparenti per rispondere alle esigenze del paese, della popolazione e del mondo produttivo, sul ruolo che le imprese possono avere per la ripartenza della nostra economia.

In questo quadro economico l’amministrazione, a mio parere, potrebbe  intervenire con politiche sociali di sostegno, così come ha già fatto in passato, ma soprattutto attraverso proposte di attività imprenditoriali per giovani disoccupati ed agevolazioni sui tributi per le imprese che assumono anche solo una persona a tempo indeterminato.

 

Quarta domanda per Irene Ricciardello

Pur essendo di fatto due liste civiche quelle che si sono presentate alle elezioni a Brolo, è noto a tutto che quelle liste fanno un preciso riferimento politico a due schieramenti che esprimono due deputati regionali, L’on Germanà del PDL e l’on Laccoto del PD. In questa situazione congiunturale che dicevamo così difficile per Brolo, concretamente, in modo comprensibile per i cittadini, qual è l’impegno per il paese su 3 cose precise e verificabili a fine mandato che lei e il suo gruppo chiedete all’on. Germanà che possiamo considerare quello di vostro riferimento?

 

La risposta.

Sicuramente il nostro paese vive una situazione difficilissima per quanto riguarda soprattutto l’occupazione. È troppo semplice però affermare che tutti i comuni vivono la stessa situazione di crisi di liquidità. Sono del parere che mal comune non sia mezzo gaudio! La priorità su qualunque tipo di proposta va data a tutte quelle iniziative volte a creare occupazione e rilanciare l’economia.

L’On. Germanà, ha sempre dimostrato disponibilità nel portare avanti qualsiasi iniziativa nell’interesse della collettività, anche in maniera trasversale. Certo, dobbiamo fare i conti con la realtà: il governo regionale è di sinistra, l’amministrazione comunale di Brolo fin dal 1997 è di sinistra. Purtroppo attualmente, l’On. Germanà è un deputato regionale che non appartiene allo schieramento di governo.

Per serietà e correttezza nei confronti dei cittadini, a causa del particolare momento di crisi economica, non facendo parte dell’Amministrazione attiva, non credo di poter prendere impegni “verificabili”, in quanto non possiamo intervenire nelle linee programmatiche dell’Amministrazione, considerata anche la totale chiusura alle nostre iniziative da parte dell’Amministrazione Messina, che in ultimo,  ha bocciato la nostra proposta di istituire una commissione di indagine al fine di garantire la trasparenza.

Il nostro è un compito di vigilanza sull’azione amministrativa, e stiamo cercando di svolgerlo nel miglior modo possibile, senza ipocrisie e nell’esclusivo interesse dei brolesi.

È chiaro che noi, come sono sicura anche l’On. Germanà, per rispetto verso il nostro paese e verso i nostri cittadini, continueremo ad impegnarci laddove ci sarà possibile, per concretizzare tutte le iniziative possibili nell’esclusivo interesse dei brolesi.


Quarta domanda per Elisabetta Morini

Pur essendo di fatto due liste civiche quelle che si sono presentate alle elezioni a Brolo, è noto a tutto che quelle liste fanno un preciso riferimento politico a due schieramenti che esprimono due deputati regionali, l’on Laccoto del PD e l’on Germana del PDL. In questa situazione congiunturale che dicevamo così difficile per Brolo, concretamente, in modo comprensibile per i cittadini, qual è l’impegno per il paese su 3 cose precise e verificabili a fine mandato che lei e il suo gruppo chiedete all’on. Laccoto che possiamo considerare quello di vostro riferimento?

 

La risposta.

Certamente,  in questi anni di attività di parlamentare regionale, l’on. Laccoto ha già avuto modo di dimostrare il suo concreto impegno verso il nostro territorio e per il nostro paese in particolare; impegno che, senza dubbio non verrà meno in questo nuovo mandato e nonostante la difficile fase economica, in cui risulta sicuramente più difficile coniugare le disponibilità con le aspettative, potremmo individuare alcuni  punti, da sottoporre all’attenzione dell’on. Laccoto, che riteniamo particolarmente importanti:

–  Affidamento della gestione diretta dei rifiuti ai Comuni,  in forma singola ed associata.

–  Reperimento fondi strutturali, per finanziare progetti che possano rilanciare, nel nostro territorio, economia e occupazione.

–  Completamento della struttura che dovrà ospitare la casa di riposo per anziani.

 

Quinta Domanda, la stessa per entrambe

Il Movimento5Stelle, proprio sull’onda di un sentimento di protesta verso la politica in generale e verso quei partiti (PDL e PD) in cui in qualche modo le vostre liste facevano riferimento alle ultime elezioni comunali, ha raggiunto alle ultime elezioni politiche un risultato considerevole.

Al di la di un “ascolto” delle loro proposte, c’è l’intenzione da parte del vostro gruppo per determinare le condizioni per un’allenza alle prossime elezioni comunali?

Se si, su quali basi programmatiche?

 

Irene Ricciardello la pensa così 

La Sua considerazione è corretta: il M5S è un fenomeno di carattere nazionale, le amministrative sono cosa diversa.

Ci presenteremo con un progetto per Brolo che andrà al di là degli schieramenti politici, e

siamo pronti a confrontarci con chiunque abbia programmi costruttivi e concretizzabili

per la nostra Brolo, con chiunque abbia a cuore il nostro paese, il futuro nostro e dei nostri figli.

Ma certamente non siamo disponibili a dare ascolto a chi vuol fare populismo o demagogia.


Elisabetta Morini la pensa così

Premesso che mi sembra un po’ prematuro parlare di alleanze ed elezioni, tuttavia ritengo che, superando lo steccato delle appartenenze, delle ideologie, degli individualismi e dei preconcetti ci sarà bisogno e forte richiesta di mettere insieme alcune realtà sociali, associative, imprenditoriali, culturali e giovanili convinte ed impegnate a costruire per Brolo un futuro politico, dove l’intraprendenza attiva farà la differenza.

 

Sesta Domanda la stessa per entrambe

Negli anni passati, fra le altre cose, Brolo si è distinta per un’intensa attività di promozione culturale e di promozione della cultura della legalità. Ricordo la cittadinanza onoraria alla Maraini, a Piera Aiello, le commemorazioni per Livatino, fatte anche con la sua insegnante del liceo e scrittrice Ida Abate.

Pur nella difficile congiuntura economica,  Lei ritiene, è possibile insediare una forma di “consulta” per promuovere la continuazione di quelle esperienze.

 

La risposta della Ricciardello

La migliore promozione della legalità consiste nel darne l’esempio personale ed amministrativo.

La legalità, non ha colore politico, appartiene a tutti perché la legalità è un bene comune come l’acqua, l’aria, il sole.

L’obiettivo principale è senza dubbio diffondere una cultura fondata sulla legalità e sul senso civico, che possa efficacemente contrapporsi alla cultura del privilegio e del ricatto che contraddistingue i fenomeni malavitosi.

Oltre alla “consulta” personalmente cercherei la collaborazione delle scuole, al fine di avviare, fin dalla scuola primaria, dei veri e propri “laboratori di convivenza civile”.

Le piccole azioni incivili possono degenerare in comportamenti illegali, mentre, al contrario, piccole azioni civili generano trasformazioni sensibili, così da far sentire ai ragazzini che questo è utile al benessere sociale, oltre che individuale.

Ovviamente ciò va di pari passo con la promozione di eventi culturali.

La presenza, sul nostro territorio di numerose associazioni culturali, costituite per lo più da gruppi di giovani, rappresenta, a mio avviso, un valore aggiunto.

Si potrebbero effettuare, con questi ragazzi, degli incontri periodici di pianificazione e di sviluppo di idee, questo significherebbe un ulteriore ed importante riconoscimento del ruolo e dell’importanza dell’associazionismo e del volontariato nella realizzazione di importanti obiettivi sul versante sociale, culturale, sportivo e della promozione locale.

 

La risposta della Morini

L’ Art. 9 della Costituzione recita che “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura”

Risulta evidente quale e quanto grande sia l’importanza di investire nello sviluppo della cultura  e della cultura della legalità  continuando a promuoverla, sostenerla e rafforzarla, rivolgendo  particolare attenzione alle scuole e alle nuove generazioni, avviando progetti e percorsi finalizzati ad approfondire i temi di legalità.

Ritengo inoltre che costituire una consulta, come strumento di partecipazione popolare atta a  incoraggiare e favorire lo sviluppo delle attività culturali, la loro progettazione e diffusione nel territorio, considerando fondamentale il ruolo dell’associazionismo, potrebbe essere sicuramente una iniziativa non solo possibile ma addirittura auspicabile.
“La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande.” (H. G. Gadamer)

admin

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