Dopo una vittoria netta alle elezioni amministrative del 4 e 5 ottobre del Comune di Naso, abbiamo incontrato il neo-eletto Sindaco Gaetano Nanì, al quale auguriamo buon lavoro e gli abbiamo chiesto…
l’intervista di Alessia Caliò
La gavetta è stata tantissima, mi ha dato moltissimo come formazione politica ed amministrativa; ritengo che se il risultato oggi è stato questo, con questi numeri, è stato dovuto anche al mio tempo dedicato alla politica.
Metterò più impegno di quello che mettevo prima, perché magari prima avevo ruoli un po’ meno impegnativi; sarò presente tutti i giorni in prima persona, le responsabilità sono tantissime, ma sono consapevole di avere una squadra abbastanza affiatata, che sa dove mettere le mani, quindi sono certo di una proficua collaborazione da parte di tutti i miei consiglieri e non. Arriverò in tutto, ma sono aiutato da persone con esperienza ed uffici competenti che collaboreranno ancor di più rispetto a quanto fatto prima.
Non c’è una persona nello specifico, perché le persone che mi sono state vicine sono tantissime; c’è la mia famiglia, in prima linea con mio padre che mi è stato vicino non solamente da ora, ma da sempre, mia madre, mio figlio, mia moglie, i quali mi hanno supportato e sopportato in tutto.
La vittoria assolutamente la dedico alla mia famiglia
Alla mia famiglia dico di tenere ancora più duro, sopportarmi ancora, perché il paese lo amministrerò insieme a loro, perché se loro ci saranno e mi staranno accanto, tutto sarà un po’ più semplice.
Ho imparato che bisogna ascoltare ancora di più i cittadini, perché i cittadini hanno voglia di essere ascoltati, capiscono le eventuali mancanze, perché se un’amministrazione non arriva, può dirlo ai cittadini, loro ne saranno consapevoli ed aiuteranno ancor di più. Io, dal mio canto, sono una persona che ascolta moltissimo sia per carattere che per deformazione professionale.
Il Comune da solo non può far nulla, se non dare quell’assistenza amministrativa e morale, che stiamo dando, insieme alla vicinanza che ogni dipendente, assessore, consigliere sta fornendo alle famiglie che hanno subito tutti questi danni. Abbiamo mosso tutte le carte per ottenere lo stato di calamità naturale e lo stato di emergenza, che sono due livelli differenti. Il Presidente della Regione, che ho già contattato, è disponibilissimo ad accettare tutte le nostre richieste. Già alcuni deputati hanno presentato una proposta di legge per l’assegnazione di un contributo di dieci milioni di euro, non solo per la comunità di Naso, ma anche per tutte quelle colpite, ma prevalentemente per Naso, perché i danni non sono solamente all’agricoltura, ma anche alle attività imprenditoriali, agli immobili… Noi stiamo dando assistenza alle famiglie che sono fuori casa, i quali vivono in strutture ricettive a carico del Comune ed anche di qualche singolo, insieme alla Caritas diocesana e all’ufficio Servizi Sociali ed ai Vigili Urbani. Ringrazio i cittadini che hanno attivato una raccolta fondi da destinare al sostegno di queste famiglie ed i commercianti nasitani e dei paesi limitrofi, che stanno contribuendo alla causa.
È sottinteso che il primo obiettivo sarà quello di trovare un equilibrio per questa emergenza incendi. Poi si procederà con gli adempimenti amministrativi, come la nomina della Giunta, la costituzione degli uffici politici, come il Presidente del Consiglio, perché è importante andare avanti con l’attività amministrativa, poiché ci sono tanti progetti che già devono essere presentati, come il lavoro di ristrutturazione della Chiesa del SS. Salvatore, del teatro Vittorio Alfieri che vanta un finanziamento di duecentotrentamila euro, per cui la Regione attende un’approvazione di Giunta del progetto; dobbiamo rispettare le “promesse” fatte in campagna elettorale, prima fra tutte, l’impianto microfognario di Ponte Naso, contrada che mi sta particolarmente a cuore, tant’è che terrò per me l’assessorato alla frazione per dare l’importanza che merita, affinché sia la frazione di svolta per tutta la città.
Chiederei consiglio a tutti i sindaci, perché, bene o male, hanno donato qualcosa al loro comune e se sono stati eletti sindaci è perché hanno creduto in qualcosa. Sono stato critico negli anni passati nei confronti di molti sindaci, perché magari non hanno fatto ciò che noi da giovani ci aspettavamo, poiché se il nostro paese è così indietro è perché alcune opere andavano fatte prima e non sono state fatte. Se dovessi chiedere a qualcuno dei sindaci che ho conosciuto, lo chiederei a due di loro: il Professore Pizzo, con cui sono stato consigliere a 18 anni, oltre che suo discepolo e che ringrazio per quello che mi ha donato e Salvatore Caliò, con cui ho avuto soprattutto un grande rapporto d’amicizia e col quale mi consigliavo dal punto di vista personale su alcune situazioni.
Ripeto, però, che meritano tutti attenzione, perché hanno donato ciò che hanno potuto per quei periodi.
Seguite sempre di più Scomunicando, perché avrete ancora più notizie da Naso, adesso abbiamo la nostra referente locale, quindi tutte le iniziative che porteremo avanti saranno amplificate dalla stampa, a maggior ragione dalla referente locale!
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