Concludiamo il trittico delle interviste dei candidati a sindaco, o aspiranti tali in quanto non ancora concretizzata la candidatura, con il sindaco uscente, la dottoressa Gina Maniaci che parla di futuro e fa il bilancio della sua quinquennale esperienza con Ivonne Agostino.
Nome?
Gina
Cognome?
Maniaci
Data di nascita?
17.01.1953
Professione?
Medico
Stato civile?
Coniugata
Tre aggettivi per descriversi:
Combattente, mite e caparbia.
Perché si ricandida?
Mi ricandido perché voglio mettermi di nuovo a disposizione e a servizio dei pirainesi la mia persona.
Cosa ne pensa dell’esperienza politica fatta in questi cinque anni?
L’esperienza politica di questi cinque anni è stata, complessivamente, positiva a mio giudizio, nonostante le difficoltà che ho incontrato. Molte cose sono rimaste insolute ma, se rieletta, sin da subito cercheremo di metterci in moto per migliorare.
Tra le cose che sono state fatte ne cancellerebbe qualcuna?
No, nessuna. Avrei gestito piuttosto qualcosa in maniera differente.
Cosa si rimprovera?
Forse un po’ di lentezza ancorata alla macchina amministrativa. Eventualmente, si cambierà da subito virata!
Per quale motivo si dovrebbe visitare Piraino?
Ci sono varie attrattive! Il nostro territorio offre tanto.
Abbiamo il belvedere più bello di tutta la Sicilia: la nostra guardiola, proiettata sulle isole Eolie.
Vi è l’entroterra collinare, la nostra Pineta, sulla quale abbiamo fatto numerosi interventi.
Rispetto alle cose già fatte dalle precedenti amministrazioni, quali sono, adesso, i nuovi punti del suo profilo?
Per quanto riguarda le politiche sociali, uno dei punti cardine: riprogettare i servizi sociali a tutela degli individui più deboli (anziani, disabili ed emarginati).
Per l’ambiente: stiamo mandando in gara, finalmente, la raccolta differenziata. Ci occuperemo della tutela dell’ambiente!
Per la sicurezza: abbiamo in progetto di istituire una rete di video sorveglianza nelle aree sensibili del territorio e la messa in sicurezza degli istituti scolastici.
Per quanto riguarda l’istruzione: un miglioramento dei servizi scolastici a favore dei soggetti disagiati ed il mantenimento delle borse di studio per gli studenti meritevoli. Molto importante è anche il sostegno per le organizzazioni di scambi culturali, con strutture scolastiche europee.
Per mandare avanti la macchina amministrativa cos’è di fondamentale importanza?
La meritocrazia.
Democrazia e Informazione: cosa ne pensa?
È molto importante riuscire a creare una rete di comunicazione che possa divulgare informazioni ai cittadini: portare il comune e la macchina amministrativa nelle case dei pirainesi.
Bisogna aumentare la digitalizzazione di tutta l’attività amministrativa, questa è una cosa importantissima.
Per quanto riguarda la democrazia, sono sempre stata una persona democratica: da sindaco pioniere ho rinunciato all indennità.
Ho messo a disposizione la mia indennità per fare vari interventi, supportando società sportive, famiglia in difficoltà.
Ho ideato un progetto attraverso il quale, metà dell indennità del primo anno è stata impegnata, anche se ancora non elargita, alle parrocchie.
In questo modo, chiunque ne avesse avuto la necessità avrebbe potuto rivolgersi alla chiesa, nel suo anonimato.
La solidarietà va concretizzata, non semplicemente ostentata a parole.
Una frase che potrebbe diventare il simbolo della sua campagna elettorale?
Lavoriamo insieme nell’interesse di Piraino e non nel tanto peggio tanto meglio.
La cultura può lavorare anche sul turismo?
Si.
Pensa sia stato fatto qualcosa, riguardo la cultura, in questi cinque anni?
Noi abbiamo portato avanti, in questi cinque anni, tantissime iniziative riguardanti il campo culturale.
Ma altrettante dovranno essere portate avanti in futuro.
La cultura va di pari passo con il turismo e va incentivata soprattutto nelle scuole.
Quale ruolo dovrebbe avere Piraino nell’area comprensoriale dei Nebrodi nel campo del turismo?
Io ho sempre detto che Piraino per me è uno scrigno pieno delle sue tradizioni e della sua cultura.
Deve ovviamente collaborare con i paesi del comprensorio, partendo però dal presupposto che ha una posizione primaria.
Un paese capofila!
Perché lei sindaco?
Ho a cuore l’amore e la passione per il mio paese.
Non ho altri interessi: non ambisco ne a poltrone regionali ne a poltrone nazionali.
Cosa si aspetta da questa campagna elettorale?
La campagna elettorale ha delle incognite.
Mi auguro semplicemente che sia improntata solo ed esclusivamente sul confronto politico, che non emergano veleni che possano snaturare i rapporti umani.
Una campagna elettorale sincera, insomma!
Cosa pensa dei suoi avversari politici? Cosa vuol dire loro?
Ancora è presto per poter tracciare un profilo dei miei avversari.
Da qualcuno vengo definita, sottilmente, condizionatrice.
Questo aggettivo lo respingo: ho sempre sostenuto che la cosa più importante sia la libertà.
Sono sempre stata professionale.
Cosa vuol dire al paese?
Voglio dire al paese di non lasciarmi da sola.
Propongo al cittadino di farsi avanti e di collaborare assieme per far ripartire il nostro paese!
Auguri e in bocca al lupo…
Ivonne Agostino
le altre interviste
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