4 persone indagate, ma potrebbero esserci altri risvolti.
L’inchiesta è curata dal procuratore di Patti Rosa Raffa, ma era sulla bocca di tutti negli ambienti politici del paese, almeno dopo l’ispezione da parte dei Carabinieri che chiedevono lumi sulla lottizzazione “Torre della Ciavole”.
Ora pare che debbano essere sentiti due imprenditori ed i propietari dei terreni dove, lungo il costone che da Piraino porta al mare è sorto, negli anni, un residence dalle valenze alberghiero-residenziali-turistiche di buona portata.
Ma potrebbe essere solo la prima parte del procedimento che potrebbe giungere anche all’interno del palazzo municipale investendo anche il consiglio comunale che, di fatto, ha concesso la proroga alla licenza edilizia.
La prima denuncia parte da Legambiente Nebrodi un decennio fa, poi ancora polemiche con addentellati giudiziari nel 2008, ora sequestri e persone indagate
Una vicenda che nel 2001 vide l’allora sindaco Enzo Princiotta vedersi consegnata la bandiera nera di Goletta Verde, che poi bissò, nel 2008, la consegna, questa volta a Giancarlo Campisi, l’attuale sindaco di Piraino, sempre per la vicenda legata alla devastazione ambientale dei siti… mentre a pochi chilometri di distanza, un altro costone veniva devastato al pari delle colline brolesi o di quelle di Capo d’Orlando, per non parlare dei nuovi insediamenti sangiorgesi.
Alcuni esempi che dovrebbero far riflettere ed indurre ad una serie politica di difesa del paesaggio.
La Procura di Patti contesterebbe ora il reato di lottizzazione abusiva.
Sulla Legambembiente Nebrodi ed il responsabile dell’Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità Antonio Pergolizzi dicono: “L’apertura dell’inchiesta sembra confermare i dubbi e le perplessità che, a suo tempo, abbiamo sollevato pubblicamente attraverso la nostra Campagna nazionale del “Goletta Verde”.
Il caso dell’insediamento sorto sul versante che declina sulla Torre delle Ciavole è infatti balzato all’attenzione regionale e nazionale per il suo notevole impatto paesaggistico e per le procedure discutibili adottate dall’Amministrazione Comunale di Piraino.
Attendiamo gli sviluppi e siamo rammaricati per il fatto che l’Amministrazione Comunale non ci abbia dato ascolto quando era ancora in tempo ad evitare l’approvazione di un ampliamento che appariva illegittimo.
Con ciò appesantendo il territorio con nuove colate di cemento in una zona fragile e delicata ed esponendo anche gli investitori al rischio di un blocco dei lavori e forse anche di demolizioni”.