LUCIO MELITA – La tempistica elettorale non ci permette di realizzare un “sogno”, ma l’idea per Patti è quella giusta
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LUCIO MELITA – La tempistica elettorale non ci permette di realizzare un “sogno”, ma l’idea per Patti è quella giusta

L’idea era quella che, a difesa delle aspettative di Patti, si doveva provare a candidare, il Primo Cittadino, alle regionali. Lucio Melita, promotore di questa ora fa il punto e rilancia… “Perseveriamo”

Elezioni e Territorio: Patti al Centro di tutto.

L’idea che nasceva per essere molto più di una “provocazione”, puntava verso la formazione di un comitato cittadino pro-candidatura del sindaco alle Regionali aveva fatto centro.

“Telefonate, disponibilità trasversali – dice Lucio Melita – professionisti anche già noti alla politica locale, uomini di fede politica, molti giovani, avevano espresso, pubblicamente la loro adesione a quest’iniziativa. Una sorta di effetto del sasso lanciato nello stagno. Ma, aggiunge – avevamo fatto i conti senza l’oste. Cioè a dire l’anticipazione delle elezioni regioni al 25 settembre, rispetto alla loro scadenza naturale. Un tempo troppo breve per organizzarci, se si pensi che le liste debbono essere chiuse e presentate tra qualche giorno. Ma questo non ci farà demordere”.

Ovviamente dice il promotore dell’iniziativa avremmo dovuto raccogliere le firme, fare un comitato e comunicare al sindaco, ignaro di tutto, di questo nostro intendimento popolare.

Patti al centro di tutto.

L’’idea – continuando dice Lucio Melita – era diventata collettiva, quello che ci prefiggevamo, il dar vita ad un comitato  a sostegno della candidatura, super partners, del sindaco di Patti, e se questo accettava l’impegno, era cosa fatta. Avremmo proposto, lottato e votato e forse vinto”.

Il progetto politico nasceva dalla considerazione che Patti ormai è da decenni che non esprime una figura di rilievo ai vertici del Parlamento regionale ed anche nazionale.

Questo  – dice Lucio Melita, – commerciante, imprenditore e che di politica ne mastica, è stato consigliere provinciale ed ha sfiorato, perdendo al ballottaggio, di diventar sindaco della città –  era un punto di partenza e aggiunge:  “Il nostro territorio è ora un terreno di conquista per i candidati che provengono da fuori, da Brolo, Milazzo, Barcellona, Torrenova e dalla città di Messina. Candidati che raccolgono voti e consensi, fanno promesse – ed nessuno qui li vuole criticare per questo – ma che hanno lasciato ben poco, anzi nulla, alle aspettative del paese.”

E sottolinea che questa “Non era ne vuole essere una critica per questi politici, forse un velato appunto alla loro segreterie locali, sempre più distanti dalla stessa base elettorale, ma forse era solo un momento di riflessione, un aprire un fronte di dibattito e di confronto con queste segreterie spesso elette dagli stessi politici e non da votazioni degli stessi iscritti, rappresentati la base territoriale. C’è il bisogno, in tanti questo è avvertito, che quei voti che Patti dona ai politici di turno, diventino oggetto di maggiore interesse per il paese. Non favori ad personam ma a tutela di tutti gli interessi diffusi del paese”.

Oggi è tempo che il desiderio di rivalsa che si avverte in molti pattesi, di voglia di riscatto per le aspettative del paese, ma che sa soprattutto di futuro, di progettualità politica diventi concreto.

“Porsi in maniera propositiva – spiega Melita –  deve servire da pungolo all’amministrazione, a questa, a quelle future, senza rimproverare nulla a quelle passate, per guardare avanti e non che posso dar plauso all’iniziativa di pochi giorni fa del Consorzio Cassiopea che ha presentato un progetto di Ecoparking a Tindari e che parla di ipotesi progettuali per la risoluzione dei problemi di Patti Marina. Ecco cosa vogliamo da questa nuova politica – in senso di polis , che attiene alla città – che guardi agli interessi di Patti, di avere idee progettuali da mettere a disposizione di tutti, per rendere la città migliore, più attrattiva, più bella, più partecipata e partecipativa.

E l’imprenditore pattese conclude: “la politica regionale degli ultimi anni ha svuotato, e vuol farlo con maggior pressione, quelle funzioni, quelle prerogative, quelle istituzioni  che vedevano Patti una volta città zeppa di interessi, di aspettative e di futuro. Il nostro paese ha perso terreno nei confronti di quel grande bacino d’utenza, una volta geograficamente e istituzionalmente il “suo”, e vede spuntate le sue priorità una volta fatte di ospedale, uffici, tribunale, commercio, viabilità, neo industria, turismo. E’ ora di tornare ad essere Città. Quello che volevamo fare e dare era un segno di Rivolta Nobile, un’azione di chi ama Patti, dove era importante provarci… Ma ci sarà tempo”.

E Lucio Melita, sorridendo mostra due recenti post di Onorevoli regionali che si “spendono” per il loro territorio. Ecco dice per fare un esempio

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16 Agosto 2022

Autore:

redazione


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