MAESTRO FELLINI – …. quanto ci manchi!
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MAESTRO FELLINI – …. quanto ci manchi!

Fellini straordinario italiano. Un innovatore. Un poeta. Uno sceneggiatore, un fumettista, un attore, un maestro dietro la cinepresa. Un grande innamorato dell’Italia. Un appassionato della vita. Un conoscitore profondo della natura umana.

Ricordando

Un “cantore di matti e marginali”, come ha scritto di lui. Un sognatore concreto. Una persona capace di leggere in anticipo le distorsioni del nostro paese, così come i suoi straordinari talenti. Un esploratore del futuro e un coltivatore della memoria. Un regista che ha raccontato il popolo senza diventare populista, che ha riempito le sale senza aver mai essere sceso a compromessi con le sue idee. Un artista.

Un uomo curioso e attento, che ascoltava tutti, dal macchinista ai giovani collaboratori. E anzi Fellini aveva l’abitudine di portare sul set tante persone esterne. Amici, persone che aveva conosciuto per caso in strada, bambini. Una volta, sul set di Amarcord, Magali Noel racconta in un’intervista che c’era sempre una signora anziana, che Federico faceva sedere sul set con grandi onori pur non facendo nulla. Magali gli chiese chi fosse, e scoprì che si trattava di una diva del cinema muto che, ottantenne, non lavorava più e per questo la coinvolgeva perché partecipasse ancora al cinema. Fellini ha dato spazio a chi, ai suoi tempi, non era previsto dovesse averne, perché i canoni dei cinema di allora semplicemente non lo prevedevano. E per questo ha aperto gli occhi a molti di noi, facendoci conoscere il bello e il meno bello, senza pregiudizi.

Una Palma D’Oro, un Oscar, un’eredità infinita, che vediamo spesso nei capolavori di registi altrettanto famosi e che deve ancora dipanarsi nella sua interezza.

Una frase, “non si interrompe un’emozione”, lanciata per arginare lo strapotere della mercificazione del quotidiano e della sua capacità di contaminare anche l’arte, che è allo stesso tempo è stata una forma di ribellione e di dignitosa richiesta di rispetto dei propri spazi e dei propri tempi, oggi più attuale che mai.

Federico Fellini è tutto questo. È nato un secolo fa, e sarebbe bello poter ancora farsi raccontare, da lui, questi tempi così confusi e allo stesso tempo affascinanti.

        

I suoi film

Luci del varietà, co-regia di Alberto Lattuada (1950)
Lo sceicco bianco (1952)
I vitelloni (1953)
Agenzia matrimoniale, episodio di L’amore in città (1953)
La strada (1954)
Il bidone (1955)
Le notti di Cabiria (1957)
La dolce vita (1960)
Le tentazioni del dottor Antonio, episodio di Boccaccio ’70 (1962)
8½ (1963)
Giulietta degli spiriti (1965)
Toby Dammit, episodio di Tre passi nel delirio (1968)
Block-notes di un regista (1969), documentario televisivo
Fellini Satyricon (1969)
I clowns (1970), documentario televisivo
Roma (1972)
Amarcord (1973)
Il Casanova di Federico Fellini (1976)
Prova d’orchestra (1979)
La città delle donne (1980)
E la nave va (1983)
Ginger e Fred (1986)
Intervista (1987), documentario televisivo
La voce della Luna (1990)

Riconoscimenti
Premi Oscar
1947 – Candidatura come migliore sceneggiatura originale per Roma città aperta
1950 – Candidatura come migliore sceneggiatura originale per Paisà
1957 – Candidatura come migliore sceneggiatura originale per La strada
1958 – Candidatura come migliore sceneggiatura originale per I vitelloni
1962 – Candidatura come miglior regista per La dolce vita
1962 – Candidatura come migliore sceneggiatura originale per La dolce vita
1964 – Candidatura come miglior regista per 8½
1964 – Candidatura come migliore sceneggiatura originale per 8½
1971 – Candidatura come miglior regista per Fellini Satyricon
1976 – Candidatura come miglior regista per Amarcord
1976 – Candidatura come migliore sceneggiatura originale per Amarcord
1977 – Candidatura come migliore sceneggiatura non originale per Il Casanova di Federico Fellini
1993 – Oscar onorario

David di Donatello
1957 – Miglior regista per Le notti di Cabiria
1960 – Miglior regista per La dolce vita
1974 – Miglior regista per Amarcord
1984 – David Luchino Visconti in omaggio alla carriera
1986 – David René Clair
1986 – Medaglia d’oro al Comune di Roma

Nastri d’argento
Nastro d’argento al miglior regista 1954 per I vitelloni
Nastro d’argento al miglior regista 1955 per La strada
Nastro d’argento al miglior regista 1958 per Le notti di Cabiria
Nastro d’argento 1961 al miglior soggetto originale per La dolce vita con Ennio Flaiano e Tullio Pinelli
Nastro d’argento al miglior regista 1964 per 8½
Nastro d’argento 1964 al miglior soggetto originale per 8½ con (Ennio Flaiano e Tullio Pinelli)

Nastro d’argento 1964 alla migliore sceneggiatura originale per 8½ con (Ennio Flaiano e Tullio Pinelli)
Nastro d’argento al miglior regista 1974 per Amarcord
Nastro d’argento per il miglior soggetto originale 1974 per Amarcord (con Tonino Guerra)
Nastro d’argento per la migliore sceneggiatura originale 1974 per Amarcord (con Tonino Guerra)
Nastro d’argento al miglior regista 1980 per La città delle donne
Nastro d’argento al miglior regista 1984 per E la nave va

Altri premi
Palma d’oro al Festival di Cannes 1960 per La dolce vita
Gran Premio della tecnica al Festival di Cannes 1972 per Roma
Premio della critica SFCC (Le Syndicat Français de la Critique de Cinéma) per il miglior film straniero per Roma
Premio Kinema Jumpo (Tokyo) per la regia del miglior film straniero per Amarcord
Premio BAFTA per la miglior scenografia per Il Casanova di Federico Fellini (con Danilo Donati)
Gran Premio al Festival cinematografico internazionale di Mosca[70]1987 per Intervista

 

19 Gennaio 2020

Autore:

redazione


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