«Fare memoria degli eroici servitori dello Stato è un dovere per il debito inestinguibile di gratitudine che abbiamo verso coloro che, a difesa delle nostre istituzioni democratiche, hanno dato la vita.
La memoria sarebbe però vana o puramente rituale se a questa non si accompagnasse il dovere dell’esempio quotidiano da parte della classe dirigente di un’azione politica e istituzionale rigorosa, lineare e trasparente che rifiuti ogni forma di collusione, di commistione, o anche solo di interessato silenzio, con ambienti ed esponenti di Cosa nostra». Lo ha dichiarato ricordando il deputato europeo dell’Idv e presidente dell’Associazione nazionale familiari vittime di mafia, Sonia Alfano, Antonino Cassara’ e l’agente di Polizia Roberto Antiochia, nel ventiquattresimo anniversario della morte, e Gaetano Costa, nel ventinovesimo anniversario dell’uccsione da parte della mafia.