«Il governo che, nei giorni scorsi, ha avuto la sfacciataggine di attribuirsi in qualche modo il merito della cattura del boss latitante Raccuglia è lo stesso che costringe gli agenti di polizia della squadra “catturandi†della mobile di Palermo ad anticipare di tasca propria i soldi per svolgere al meglio il proprio lavoro. Una situazione scandalosa e umiliante, da me giàdenunciata più volte in passato, che la dice lunga sul reale impegno di questo esecutivo sul fronte della lotta alle mafie e sul rispetto che ha verso coloro che ogni giorno rischiano la pelle per difendere lo Stato di diritto». Lo ha dichiarato il deputato europeo dell’IdV e presidente dell’Associazione nazionale familiari vittime di mafia, Sonia Alfano.
«Una sorte, quella della “catturandi†di Palermo – ha aggiunto -, purtroppo condivisa da tutti gli operatori del comparto della sicurezza del nostro Paese che si sono visti tagliare drasticamente le risorse necessarie per svolgere il proprio lavoro. Il tutto mentre venivano istituite le cosiddette ronde a cui venivano destinate generose risorse».
«Mi auguro – ha concluso – che il governo cambi decisamente passo e che inverta la politica scellerata di tagli che lo ha sin qui contraddistinto, se vuole realmente contrastare e sconfiggere le organizzazioni criminali e dare più sicurezza ai cittadini».

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