E’ questo il messaggio che Rita
Atria ha lasciato e al quale non si è mai sottratta, raccontando tutto ciò che sapeva al giudice Borsellino, a costo di essere ripudiata persino dalla madre. Oggi ricordare il suo sacrificio ed il tragico gesto con cui ha messo fine alla propria vita a soli 17 anni, deve servire a trasmettere quel messaggio alle nuove generazioni, e in particolare a quei giovani che si trovano di fronte ad una scelta: stare dalla parte dei giusti o cedere al compromesso mafioso. Rita Atria, così come Peppino Impastato, seppe scegliere da che parte stare e, rinnegando la mafiosità della sua famiglia, regalò alla Sicilia una speranza di riscatto. Spero che tutti i ragazzi imparino la straordinaria lezione di questa coraggiosissima giovane siciliana”.
Lo ha detto l’europarlamentare e presidente dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia *Sonia Alfano*, in occasione del diciannovesimo anniversario della morte della giovanissima testimone di giustizia Rita Atria, suicidatasi il 26 luglio 1992, pochi giorni dopo la strage di Via d’Amelio.