di Peppe Caridi
Il vortice ciclonico si allontana verso lo Jonio: è cessato lo scirocco e le correnti sono diventate settentrionali con temperature in netto calo. Ancora maltempo nelle prossime ore.
Dopo lo scirocco di lunedì e martedì, la configurazione barica è cambiata a causa del passaggio del vortice ciclonico dal Tirreno allo Jonio. La Depressione Mediterranea, però, continua ad alimentare il maltempo nello Stretto con piogge a tratti intense, forti venti di maestrale e temperature in netto calo.
La fase prefrontale del peggioramento ha raggiunto il clou nel pomeriggio di ieri, martedì 15 dicembre, quando una fantastica e rarissima Shelf Cloud (nelle foto a corredo dell’articolo), spettacolare nube temporalesca, ha risalito lo Jonio irrompendo nello Stretto con una violenta tempesta di fulmini.
Nonostante il cambio delle correnti, continua a imperversare il maltempo. A causa delle avverse condizioni meteo/marine sono isolate Ustica, Lampedusa e Pantelleria anche se al momento risultano ancora regolari i servizi di traghettamento con le Eolie. Ma nelle prossime ore il maestrale potrebbe ulteriormente intensificarsi toccando picchi di 65km/h e compromettendo i collegamenti marittimi con Milazzo.
Le piogge sono a tratti molto intense. Solo nella mattinata sono giàcaduti oltre 20mm di pioggia nell’area centro/settentrionale dei Peloritani e su Messina città, che si appresta ormai a sfondare abbondantemente l’incredibile cifra record di 1.600 mm annui (a fronte di una media di 890mm).
Notevolissimo anche il dato di Reggio che sta per raggiunrere i 1.000 mm a fronte di una media di 600mm. Molto simile è la situazione di Palermo, dove da stamani sono in atto violenti nubifragi.
In alcune aree della Sicilia Tirrenica tra Palermitano e Messinese, tra Madonie e Nebrodi, le piogge odierne hanno giàsfondato il muro dei 50mm e nelle prossime ore continueràa piovere intensamente.
Le temperature sono giàdiminuite notevolmente e la neve sta cadendo al di sopra dei 1.500 metri sui rilievi. Ma giàdal pomeriggio/sera un ulteriore calo termico determineràl’abbassamento della quota neve fino a circa 1.200 metri sul livello del mare.
Poi, nella giornata di domani, giovedì 17 dicembre, le temperature torneranno ad aumentare notevolmente anche se l’insistente maltempo manterrài valori freddi ai bassi strati, a Reggio e Messina, nelle aree costiere. Ma la neve torneràa cadere solo al di sopra dei 1.700 metri di quota. Continueràad essere brutto tempo, con cielo molto nuvoloso e piogge sparse in ulteriore intensificazione nel pomeriggio/sera quando un nuovo fronte freddo proveniente da nord/ovest determineràun nuovo ingresso del maestrale con forti temporali.
E venerdì 18 torneràil freddo, ancora con maltempo. Avremo precipitazioni intense e diffuse specie nella mattinata, con accumuli abbondanti e forti correnti di maestrale fino a 50km/h con quota neve in calo fino a 1.000 metri sul livello del mare.
Questo tipo di altalena termica continueràanche nel weekend: più caldo sabato, di nuovo freddo domenica. Ma sempre con un denominatore comune: il maltempo. Sabato debole e concentrato in serata. Domenica intenso, un pò tutto il giorno, con neve in netto calo e temperature in picchiata.
L’aria fredda conquisteràvelocemente gran parte d’Europa e in modo convinto l’Italia centro/settentrionale: la formazione di continue depressioni Italiche sono la causa di questi continui cambiamenti di correnti che determinano questo “sali scendi” termico in riva allo Stretto.
La prossima settimana, poi, dovremmo avere nuove schiarite con una pausa del maltempo e nuovi sprazzi di sole: ma ne riparleremo meglio nei prossimi aggiornamenti.
Fonte www.tempostretto.it