Il corteo, appena giunto in piazza Unione Europea, si è trasformato in un grande sit – in di studenti e manifestanti dei movimenti, che poco prima avevano sfilato per le vie della città. Il concentramento maggiore si è avuto, quindi, sotto la sede del Comune, Palazzo Zanca, il luogo per eccellenza votato a rappresentare i cittadini, tutti i cittadini (teniamo a precisare), ed accoglierne le istanze di qualunque natura esse siano, purché legittime verso la convivenza civile, l’interesse della città, dei suoi abitanti e delle istituzioni.
Solidarietà, protesta, e se è il caso denuncia, entrano a pieno titolo in questa onesta casistica.
A questo si deve obbligatoriamente aggiungere che non hanno un lavoro, non sono dipendenti di nessuna azienda e quindi non possono essere annoverati tra i lavoratori che attendono spettanze arretrate, tra i cassintegrati o perdenti lavoro.
Sono, insomma, dei giovani che studiano, che (ahimè) se ne intendono di politica nella sua accezione più nobile (tocca dirlo) e come tanti altri sono in cerca di un futuro degno di questo nome.
Ma andiamo al dunque.
Risale a pochi giorni fa l’“occupazione” (per definirla con un termine orrendo, trattandosi di casa loro) del Comune di Messina, per due settimane, da parte dei lavoratori dell’ATM, (giusto per citare l’ultimo caso) la municipalizzata, indebitata fino all’osso, di un Comune che l’osso l’ha addirittura finito di rosicchiare, che sfiancati dai ritardi degli stipendi si sono incatenati dietro la porta del Commissario, si sono appesi ai cancelli, sporti pericolosamente dalle balaustre delle finestre con minaccia di suicidio e quant’altro.
Ieri, Claudio e Marco, presi dalla voglia di sensibilizzare ed emozionare sulle grandi istanze europee, in aiuto a chi la povertà la sta già vivendo sulla propria pelle e chi è già condannato a farlo da qui a breve, hanno pensato bene di esporre sul balcone del Municipio uno striscione contenente una frase, che se vogliamo analizzarla bene, è la più scontata e “maggioritaria” della storia:
Bella scoperta, sa proprio di innocenza.
In pratica è come aver riscritto un passo del Vangelo: “In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio”.
Una cosa sembra certa: un’appartenenza a qualche struttura organizzata, possibilmente con leader, in cui si sta “allineati e coperti”, oppure l’essere personalmente rappresentativi di una istanza propria o di categoria e non collettiva e indistinta, dall’altissimo valore etico, come in questo caso, avrebbe risparmiato ai due l’umiliazione di vedersi sottratto quello striscione, attraverso il dilettante uso della forza, improvvisamente, alle loro spalle, sotto gli occhi di alcune migliaia di manifestanti.
Ecco l’interpretazione di quel gesto da dimenticare, ecco perché nei confronti di qualsiasi altra persona “direttamente interessata”, quei vigili si sarebbero quantomeno preoccupati di leggere il contenuto di quella striscia semmai da condividere e non da reprimere (qui i paesi stranieri ci fanno scuola) e concedere 5 minuti di celebrità a quella frase sacrosanta, scritta anche per loro, che non possono certamente riconoscersi tra quei “ricchi” che devono pagare la crisi, come d’altronde non lo possono fare quelle persone che stavano in piazza, compresi i genitori del 99,9 per cento degli studenti che manifestavano e si apprestavano a leggere e capire cosa sta dietro quella scritta.
E come se non bastasse, Claudio e Marco sono stati condotti a piano terra al Corpo di Guardia della Polizia Urbana ed identificati.
Nessuno li aveva fermati all’ingresso, così come nessuno ha chiesto loro cosa andassero a fare al primo piano del Municipio.
Le 1.203 persone che lo scorso 28 ottobre hanno liberamente scritto “Luigi Sturniolo” nella propria scheda elettorale (e potevano essere molte di più) non possono certo definirsi “sovversivi” o “rivoltosi di palazzo”.
E lo fa anche per loro.
Testo: Corrado Speziale – Foto: Enzo Bertuccelli
“IIS Antonello”: progetto lettura con il testo Parallelo Sud (altro…)
Sarà visitabile fino a venerdì 20 dicembre la mostra di ceramiche dell’arch Koji Crisá, giovane…
A Ficarra si respira un’aria di Natale speciale, fatta di tradizioni, sapori e solidarietà verso…
La delegazione messinese e nebroidea di Fratelli d’Italia ad Atreju,: “Un'occasione unica per la crescita…
Domenico Siracusano, esponente del Partito Democratico, è intervenuto con una dichiarazione sulle recenti vicende legate…
Consegnata l’auto in dotazione alla Polizia Municipale e acquistata nell’ambito del progetto “Spiagge Sicure”. (altro…)