E sulla partecipazione della Tommasi all’iniziativa dice: “Abbiamo lei ma potremmo avere nelle nostre fila Rosi Bindi. Per noi Sara è una commercialista laureata in Bocconi”.
Perché questa iniziativa contro il “signoraggio”?
“E’ un’iniziativa contro questa manovra incostituzionale perché viola tantissimi articoli della Carta.
A partire da quello che il governo vuol fare con le Province, per non parlare poi dell’abolizione delle pensioni di anzianità. Inoltre è incostituzionale che il presidente della Camera Fini avalli un decreto del genere.
Ma tra le altre cose ad avallarlo ci saranno anche Bersani, Casini, Di Pietro. Loro che dovrebbero essere i paladini della Costituzione si comportano invece in modo diverso”.
Però anche il Pdl la voterà?
“Questo non lo so. Io faccio questa riflessione perché Fini è presidente della Camera e ha un ruolo diverso mentre Bersani, fino a poco tempo fa, era il leader del maggior partito dell’opposizione e oggi è in maggioranza. Siccome su questi argomenti hanno sempre gridato allo scandalo ora si trovano insieme ad approvare un decreto che viola almeno dieci articoli della Costituzione”.
Il suo no in Aula alla fiducia è scontato dunque…
“Sì, non solo per questo ma anche perché penso che questo governo sia illegittimo non essendo stato votato dal popolo. E’ abusivo”.
Tornando alla conferenza stampa di domani, l’avvenenza di Sara Tommasi potrà aiutarvi in questa battaglia?
“Non c’entra niente questo. Abbiamo Sara Tommasi ma potremmo avere nelle nostre fila Rosi Bindi”.
Glielo dico perché la Tommasi è la protagonista di un video un po’ piccante contro il signoraggio…
“Mi spiace ma non l’ho visto. Per noi però Sara Tommasi è una commercialista laureata in Bocconi ed è alla pari di Romano, Marra e di coloro che stanno facendo questa battaglia. Non entro in altri tipi di riflessione”.
Cambiando argomento, Mara Carfagna ha definito vergognose le sue affermazioni sulle coppie omosessuali che non possono essere considerate una famiglia vera?
“Ma non sono affermazioni vergognose. Mi hanno solo chiesto che cosa pensassi delle dichiarazioni dell’onorevole Concia sulle famiglie composte da coppie omosessuali e ho detto che la Concia può essere orgogliosa della sua situazione ma che non potrà mai rappresentare una famiglia che per me è costituita da un uomo e una donna e non da due uomini e due donne che stanno insieme. Non ho detto niente di vergognoso. Non voglio offendere nessuno: sostengo solamente che la famiglia è un valore non negoziabile né discutibile. Poi la Concia e altri possono fare quello che vogliono, ma sicuramente non avranno mai l’avallo e ne consentirò mai ad altri di dire che una coppia di due uomini può essere paragonata alla famiglia tradizionale”.
Daniele Riosa by affariitaliani.it
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