Intervista di Giulia Quaranta Provenzano
Oggi la blogger Giulia Quaranta Provenzano ci propone una breve intervista a Manuel Danieli, in arte Dani White – il quale è autore, cantautore, cantante e anche compositore…
Buongiorno Manuel! Vorrei iniziare col domandarti quando, con quale progettualità e soprattutto da quale motore interiore ha avuto origine il tuo viaggio nella musica. “Buongiorno Giulia! La musica è arrivata nella mia vita come per magia, avevo l’esigenza di esprimere emozioni che non potevo e che non riuscivo a esporre in alcun altro modo… È stata una salvezza, un rifugio e una rinascita”.
Da piccolo chi immaginavi di diventare “da grande” e che bambino sei stato? “Da piccolo non nutrivo gli attuali desideri, mi bastava avere una palla per giocare a calcio o una bicicletta così da andare a fantasticare nei boschi, a contatto con la natura… Amavo stare tra me e me, ma anche molto con le altre persone. Avevo tantissimo spirito di iniziativa ed ero molto positivo come bambino. Crescendo, la mia strada l’ho vista sempre più definita e adesso il mio “sogno” lo sto facendo diventare realtà”.
C’è un colore che assoceresti ai periodi più significativi della tua vita? “Scelgo un unico colore e cioè il bianco che, per me, è simbolo di purezza – come puro sono io. Nella vita ho dovuto affrontare molti ostacoli… ma ho sempre trovato e imparato ad avere la forza per non arrestarmi bensì, ogni volta, di rialzarmi più forte di prima. Quando si presenta una situazione negativa e di “down”, in cui tutto va storto, io cerco immancabilmente di cogliere un insegnamento e trarre qualcosa dal dolore per scrivere nuove canzoni ed evolvere (…)”.
Cosa rappresenta per te la Bellezza, l’Arte – e quale ritieni esserne il potere, nonché il principale pregio e valore? “La bellezza e l’arte, a mio parere, sono in qualche modo la stessa cosa. Per esempio, una ragazza bella – e non parlo solo esteticamente, ma anche bella dentro – secondo me è appunto Arte… così come lo è un quadro che ti colpisce e ti trasmette emozioni, un dipinto ossia che è folgorante e bello. Nelle mie canzoni voglio sempre raccontare quello che vivo o che vedo vivere, scrivo in modo tale che gli ascoltatori ci si possano rispecchiare”.
Nella vita e in campo artistico – ad esempio, nei suoi videoclip musicali – quale ruolo ti pare giochi l’immagine visiva, l’estetica, nel veicolare significati ma pure nell’essere, forse, almeno in parte e di primo acchito il “bigliettino da visita” di ciascuno di noi? Quanto “pesano” invece rispettivamente il testo, la melodia e la voce nelle creazioni che maggiormente apprezzi?
Infine, ritieni che debba esserci una sorta di galateo del buongusto e, in caso affermativo, cos’è il buongusto tenendo comunque presente il rispetto delle differenti soggettività e preferenze di ciascuno di noi? “Il rispetto è quello che tutti dovremmo avere verso gli altri e per noi stessi …in maniera tale da vivere una vita più serena e il meno complicata possibile”.
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