La nota di Marco, già consigliere comunale, vicino all’amministrazione di Gina Maniaci, dove si rivendicano gli impegni politici profusi “una delle battaglie che il sottoscritto, insieme ai colleghi consiglieri dello stesso gruppo politico che faceva riferimento al Sindaco Gina Maniaci, si intestarono […] fu l’abbattimento del costo delle imposte e delle tariffe, in primis quella idrica“. Dove si ricorda l’ottenimento dell’importante risultato “la possibilità di dilazionare il costo dell’acqua in rate, fino a 5”. Si evidenzia che “ad oggi vinta una battaglia, rischiamo di perdere la guerra”. Dove si affonda il colpo “Da quando, nostro malgrado, questa amministrazione non è più del tutto “nostra”, non si sentono “scruscii”, tutto tace […]“. Si accusano silenzi e immobilismi e si guarda, senza nominarlo a Brolo:”Compreso quel Comune, già drammaticamente moroso, la cui amministrazione, anche in tempi recenti, si è permessa di salire in cattedra e fare la “voce grossa”, spalleggiata dal referente politico di turno”. Dove non si è teneri con i gruppi politici locali “Tutto questo, ahimè e ahinoi, nel silenzio di quelli, tanti e a titolo diverso e trasversale (leggasi anche “maggioranza consiliare” di opposizione e componenti politiche di “sinistra – punto zero”) che avrebbero dovuto far sentire le loro voci, altrimenti particolarmente loquaci e nell’occasione significativamente taciturne”. E si legge l’esortazione-invito finale a portare a compimento “il concreto abbattimento del costo del servizio idrico a carico dei cittadini […]“.
La nota integrale
Caro Sindaco,
com’è noto, una delle battaglie che il sottoscritto, insieme ai colleghi consiglieri dello stesso gruppo politico che faceva riferimento al Sindaco Gina Maniaci, si intestarono sin dalla loro elezione al Consiglio Comunale, fu l’abbattimento del costo delle imposte e delle tariffe, in primis quella idrica.
Anche se più che di abbattimento, sopratutto nel caso dell’acqua, sarebbe corretto parlare di adeguamento e lotta agli sprechi.
Così è stato.
Grazie ad una serie di misure poste in essere dall’attuale amministrazione sotto il nostro determinante impulso, si è pervenuti ad un taglio del costo dell’energia elettrica prossimo al 40%, tant’è che la spesa per l’energia elettrica necessaria al sistema di pompaggio è scesa dai € 700.000 del 2011/12 (eravamo all’epoca della “sinistra” non ancora “punto zero”) agli attuali € 400.000 (!).
E l’abbattimento complessivo, in forza degli ammodernamenti strutturali e della “normalizzazione” della tariffa elettrica, è suscettibile di ulteriore incremento.
È pacifico, per unanime espressione di volontà, che i vantaggi già conseguiti dall’Ente insieme agli ulteriori derivanti dalla lotta all’evasione ed all’elusione ed alla ricostruzione dell’anagrafe tributaria e con la normalizzazione dei tempi di lettura dei contatori e quindi la “fabbricazione” dei ruoli, avrebbero dovuto tradursi in risparmi per le famiglie Pirainesi, aderendo all’adagio “pagare tutti per pagare meno.
Ricorderai, sig. Sindaco, che già nell’esercizio del mandato di Consiglieri Comunali avevamo chiesto ed ottenuto un importante risultato; la possibilità di dilazionare il costo dell’acqua in rate, fino a 5. Avevamo proposto di emettere le bollette nel primo semestre onde evitare un oneroso cumulo di tasse e tributi a carico delle famiglie nello stesso periodo, il fine anno.
Avevamo patrocinato uno scaglionamento complessivo delle varie imposte comunali, insieme ad un sistema di tariffazione “sociale” che tenesse conto dei gravami a carico delle famiglie numerose, sopratutto se a basso reddito, che non devono essere penalizzate rispetto agli altri nuclei familiari.
Nel far questo non abbiamo fatto altro che esercitare il nostro mandato politico, dettando gli indirizzi conducenti agli adempimenti esecutivi a valle ed alla loro messa in pratica. Questo finché abbiamo potuto esercitare il nostro mandato.
Ma ad oggi vinta una battaglia, rischiamo di perdere la guerra. Proprio così.
Da quando, nostro malgrado, questa amministrazione non è più del tutto “nostra”, non si sentono “scruscii”, tutto tace, quantomeno “a vista e a orecchio”.
Ogni ulteriore iniziativa finalizzata alla razionalizzazione dei costi e delle entrate è fortemente rallentata e, oltretutto, ad oggi, nemmeno i risparmi già consolidati sembrerebbero volersi tradurre nei doverosi risparmi a favore delle famiglie!
A questo si aggiunga che resta sul tavolo, irrisolta, la questione della quota/tassa di depurazione.
I cittadini Pirainesi subiscono la presenza del depuratore sul proprio territorio.
Sono quelli che gravano di meno sull’impianto in quanto a Piraino gran parte delle condotte sono separate; buona parte della popolazione non usufruisce nemmeno del depuratore consortile perché geograficamente impossibilitata ma nonostante tutto i cittadini Pirainesi (in virtù di uno sciagurato accordo fatto all’epoca) pagano quanto i cittadini degli altri comuni consorziati.
Compreso quel Comune, già drammaticamente moroso, la cui amministrazione, anche in tempi recenti, si è permessa di salire in cattedra e fare la “voce grossa”, spalleggiata dal referente politico di turno. Tutto questo, ahimè e ahinoi, nel silenzio di quelli, tanti e a titolo diverso e trasversale (leggasi anche “maggioranza consiliare” di opposizione e componenti politiche di “sinistra – punto zero”) che avrebbero dovuto far sentire le loro voci, altrimenti particolarmente loquaci e nell’occasione significativamente taciturne…..
Caro Sindaco, questa è l’ora di concretizzare l’impegno profuso.
Nonostante il buon lavoro svolto permane la gravosità del canone idrico che incide sui cittadini e sulle famiglie. Ma permane ancora la determinazione a raggiungere con forza l’obiettivo che all’epoca ci siamo prefissati insieme e cioè quello di abbattere il costo del canone idrico. Oggi, per le famiglie Pirainesi, è arrivato il tempo di raccogliere i frutti del lavoro svolto.
Obiettivo alla portata determinato e raggiungibile sulla base di dati certi a disposizione.
In virtù di tutto quanto sopra premesso ti esorto a portare a compimento il concreto abbattimento del costo del servizio idrico a carico dei cittadini nella misura massima possibile e non minore al 25%, con una maggior rateizzazione delle fatture del ruolo idrico, utile anche a limitare l’evasione, ponendo tempestivamente in essere tutti gli atti necessari al fine predetto.
Confidando nell’accoglimento di questa richiesta e rinnovando la più piena disponibilità al confronto,
Ti saluto cordialmente.
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