Il 29 settembre, Riccardo Cocciante tornerà all’Arena di Verona dopo una lunga assenza di 15 anni, Marco Vito sarà il direttore musicale della serata.
Un concerto-evento che ripercorrerà la sua straordinaria carriera.
Questa data è particolarmente significativa, segnando il 50° anniversario di album storici come “Bella senz’anima” e “Quando finisce un amore”, con arrangiamenti originali di Ennio Morricone.
Cocciante ha scelto una formazione pop rock per l’occasione, accompagnato da una band e da Marco Vito, che sarà il direttore musicale della serata. Per Vito, questo ritorno ha un significato speciale: nel 2007, a soli sedici anni, ha debuttato proprio all’Arena di Verona interpretando Romeo nell’opera “Giulietta e Romeo” musicata da Cocciante. La collaborazione tra i due è proseguita negli anni, in un rapporto di reciproca stima e fiducia. Durante il concerto, Marco Vito si esibirà anche come cantante, interpretando alcuni dei brani più celebri di Cocciante, oltre a successi tratti dalle opere “Notre Dame de Paris” e “Giulietta e Romeo”. La serata è stata organizzata da Vivo Concerti e vedrà sul palco, oltre a Vito e Cocciante, una band con sette musicisti, sei coristi e un quartetto d’archi.
Il ritorno all’Arena e il legame con Riccardo Cocciante
Marco Vito, intervistato alla vigilia dell’evento, ha espresso le sue emozioni per questo traguardo. “È incredibile pensare che tutto è cominciato quando ero un ragazzino di sedici anni,” racconta. “Sono partito dalla Sicilia per fare il provino senza molte speranze, convinto che non avrei mai potuto competere con altri più preparati di me. Cantare, fino a quel momento, era solo un hobby. E invece la vita mi ha stupito in un modo che non avrei mai immaginato.”
Pur riconoscendo la fortuna che gli ha arriso, Vito ammette che la sua giovane età gli ha permesso di affrontare tutto con quella “incoscienza tipica dei ragazzi”, che lo ha aiutato a non farsi travolgere dalla portata dell’esperienza. “Passare dai piccoli palchi dei paesi all’Arena di Verona, con 15.000 persone ogni sera, è stato straordinario,” ricorda. “Lavorare con Riccardo Cocciante è stato e continua a essere un enorme privilegio.”
Una collaborazione che non si è mai interrotta
Dopo quel debutto nel ruolo di Romeo, il legame professionale con Cocciante non si è mai spezzato. “Abbiamo sempre mantenuto i contatti,” dice Vito, “e oggi mi considera il suo ‘secondo’ nella gestione e direzione delle sue opere popolari.” Recentemente, hanno collaborato a Parigi per i casting del 25° anniversario della versione francese di Notre Dame de Paris, e stanno preparando il ritorno dell’opera in Italia nel 2024.
Parallelamente alla carriera artistica, Marco Vito ha completato la sua Laurea Magistrale in Musicologia presso l’Università degli Studi di Milano. “Sto lavorando a una tesi che cerca di definire e analizzare l’opera popolare teorizzata da Cocciante,” spiega. “È un lavoro complesso, ma molto appassionante, che cerca di esplorare le differenze tra la musica pop, l’opera popolare, il musical e la commedia musicale.”
Il lavoro di coach e la collaborazione con Roberto Bolle
Oltre alla collaborazione con Cocciante, Marco Vito si è affermato come coach musicale in programmi televisivi di successo come “Ti Lascio Una Canzone” e “The Voice”. “È un grande privilegio poter aiutare giovani talenti a trovare la loro strada,” racconta. “Essere un coach significa anche saper restare un passo indietro quando serve, ma essere sempre presenti per supportare il percorso di crescita degli artisti.”
Tra le sue collaborazioni più prestigiose, spicca quella con Roberto Bolle, uno dei più grandi ballerini al mondo. “Collaboro con lui da cinque anni, lavorando sulla sua voce e supportandolo nei suoi programmi televisivi,” dice Vito. “È un artista straordinario, e sono felice di poterlo accompagnare nel suo percorso.”
Un sogno da realizzare
Per il futuro, Marco Vito ha un sogno nel cassetto: “Mi piacerebbe tornare all’Arena di Verona con ‘Giulietta e Romeo’, magari non più come Romeo, ma per supportare il nuovo interprete e trasmettergli un po’ della mia esperienza. Tornare su quel palco, dove tutto è cominciato, sarebbe davvero magico.”
Intanto, Vito è pronto a vivere un altro sogno: condividere nuovamente il palco dell’Arena con il suo mentore, Riccardo Cocciante, e portare la sua musica a un pubblico che lo attende con grande entusiasmo.
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