Maria Ricciardello, una vita da assessore comunale, poi presidente del consiglio comunale brolese, ed oggi dirigente scolastico proprio a Brolo non ci sta al gioco delle responsabilità e delle accuse e puntualizza quanto fatto, si tira fuori dalla rissa politica, ed evidenzia che nel suo ruolo, da dirigente, è responsabile della sicurezza dei bambini nella scuola.
Argomento che la Dirigente affronta con cipiglio, anche da madre, e dove sottolinea che mai ed in nessun modo è stata messa a repentaglio l’incolumità e la sicurezza dei bambini che giornalmente frequentano il plesso di piazza Roma, evidenziando anche che gli uffici che lei dirige da tempo e per tempo hanno provveduto a sollecitare quelli del Comune per la risoluzione del problema.
Azioni riparatrici effettuate già a novembre, ma con risultati non soddisfacenti, al punto che stamani, dopo il sopralluogo di ieri mattina, l’impresa che aveva effettuato i lavori ha rieffettuato una serie di verifiche tecniche e di iunterventi.
Ieri, 3 febbraio, evidenzia la Ricciardello aveva, motu proprio, visto il ripresentarsi del problema dello scolo dlle acque piovane in un corridoio, condotto un ulteriore sopralluogo tecnico con il responsabile del servizio sicurezza e prevenzione dell’istituto comprensivo.
Un sopralluogo finalizzato alla verifica delle condizioni di sicurezza di aule e spazi di pertinenza dello stabile proprio in ragione a quelle infiltrazioni d’acqua, dovute – pare – ad una cattiva impermeabilizzazione di un giunto tecnico del vano scala.
E stamattina – 4 febbraio – i tecnici della ditta che ha realizzato la ristrutturazione dell’edificio scolastico hanno effettuato degli interventi, all’interno della scuola, finalizzati proprio alla risoluzione del problema, verificando la tenuta del giunto e sostituendo dei pannelli di cartongesso.
A parlare della sicurezza dello stabile è comunque Basilio Ridolfo, l’ingegnere a capo dell’ufficio tecnico del comune:
“L’edificio è conforme a tutte le normative di sicurezza sia di carattere statico che di prevenzione incendi – e lo stesso professionista evidenzia – l’edificio è dotato del certificato di collaudo statico, del certificato sugli impianti elettrici, termici ed idrosanitari, della perizia giurata del tecnico incaricato in merito alla conformità di quanto realizzato con il progetto approvato, del certificato di conformità antincendio, nonché dell’autorizzazione di agibilità rilasciata dall’ufficio tecnico del Comune”.
Maria Ricciardello rigetta quinbdi l’accusa che vuole indicarla come quella che vuole“nascondere una realtà” e sul problema del rifiuto a far fotografare i segni dell’infiltrazione posto alla richiesta dei consiglieri dell’ex opposizione afferma che quel diniego all’interno della scuola derivava dal fatto di voler evitare il crearsi di allarmismi inutili nei genitori, tra gli insegnanti e nei bambini
La Dirigente è perentoria quando sostiene che non permetterà che la scuola diventi un’arena politica, nè – dice – consentirà strumentalizzazioni di tal fatta che passino sopra questo settore delicato, scuola-alunni, pur rilanciando la sua ampia disponibilità al dialogo ed al confronto con tutte le forze sociali del paese.
Maria Ricciardello quindi, ribadendo la sua netta volontà a “non intendere fare politica” pone il netto veto a chi vuol creare”strumentalizzazioni specialmente per quanto riguarda il mio senso di responsabilità e di dovere nei confronti degli alunni”.
Irene Ricciardello, capogruppo dell’ex minoranza consiliare e prima firmataria del documento sul caso delle infiltrazioni nella scuola che è stata inaugurato lo scorso settembre, subito dopo le dichiarazioni alla stampa della sua omonima evidenzia la pozione del suo gruppo: “Il nostro comunicato non era volto a colpire l’immagine professionale della professoressa Maria Ricciardello, della quale conosciamo ed apprezziamo professionalità, competenza, impegno e siamo consapevoli che in qualità di dirigente scolastico e quindi responsabile della sicurezza aveva già utilizzato tutti gli strumenti a sua disposizione per segnalare il problema e che mai rischierebbe l’incolumità di uno solo dei suoi alunni, ma aveva come unico e solo scopo quello di sollecitare un pronto intervento risolutivo da parte degli enti preposti, ripetutamente sollecitati, per l’attuazione di un intervento efficace e definitivo”.
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