MARIO AIELLO – “Facciamo il tifo per lui”… anche se la stampa nazionale ne parla poco
Cronaca, Cronaca Regionale, Fotonotizie, In evidenza

MARIO AIELLO – “Facciamo il tifo per lui”… anche se la stampa nazionale ne parla poco

mario aiello finanziere_di_pattiLa città di Patti si stringe intorno a Mario Aiello, massacrato di botte da un magrebino e un polacco per difendere le fidanzata. Il sindaco: “Facciamo il tifo per lui”. Ignobile il silenzio della stampa su caso.

mario aiello ecco chi l'ha pestato
La sua ragazza viene insultata da degli sconosciuti, lui la difende e finisce in ospedale gravissimo, trauma cranico. Anche lei finisce in ospedale con lievi ferite. Uno dei due aggressori è un pugile.
Riconoscete la storia?
Fermo dite?
E invece no.
E’ la storia di quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato in provincia di Trento, fuori da un locale.
Non ne avete sentito parlare?
No?
Probabilmente perché ad avere la peggio è stato Mario Aiello, il finanziere pattese di 35 anni, che è in condizioni gravissime.
carabinieri-arresto-notte-gazzella
Poche ore dopo i carabinieri rintracciano i due presunti aggressori (Omar Dhafer e Aleeddine Manai), attualmente in stato di fermo con l’accusa di di tentato omicidio aggravato dai futili motivi.
Ha riportato lesioni ed una emorragia interna.
«Una violenza inaudita con colpi sferrati senza remore, nonostante l’uomo fosse per terra privo di sensi». Così alcuni testimoni hanno raccontato ai carabinieri le fasi dell’aggressione avvenuta nella notte tra venerdì e sabato all’esterno di un locale di Pergine Valsugana.
I medici lo hanno sottoposto ad un intervento chirurgico durato oltre cinque ore.
Dalla ricostruzione infatti pare che l’aggredito fosse intervenuto all’interno del locale per difendere la sua amica dagli apprezzamenti dei due.
Lo scontro all’interno del locale è solo verbale, i due vengono allontanati dai buttafuori.
I due non si sanno per vinti, aspettano il 35enne fuori dal locale e appena si trova in un luogo abbastanza isolato scatta l’aggressione.
La storia è molto simile a quanto successo a Fermo ma ovviamente è diversa la gestione dei media.
L’Adige, il principale giornale locale, nell’articolo uscito domenica mattina evita accuratamente di parlare dell’origine degli aggressori.
Solo nell’articolo successivo, dopo commenti piuttosto feroci sui social Network sulla scelta di oscurare la provenienza, parla della nazionalità dei due e chiude con una postilla anonima “entrambi con precedenti“.
Ci si ferma così.
Non si scende nel dettaglio come si era fatto con Amedeo Mancini la cui vita è stata passata al setaccio nella speranza di trovare qualche dettaglio scomodo.
Potremmo scendere noi nel dettaglio. Aleeddine Manai, polacco, (e non Madai come riportato da alcuni giornali) è un pluripregiudicato con un presente da pugile.
Ha all’attivo 33 incontri di pugilato con 29 vittorie.
Omar Dhafer, nord­africano, è pregiudicato per lesioni e ha a suo carico un ammonimento orale del Questore con divieto di avvicinamento alla madre, per averla più volte picchiata.
Ovviamente i giornali nazionali non hanno coperto la notizia e non risulta che la Boldrini sia in viaggio per portare solidarietà a Aiello, ancora ricoverato nel reparto di rianimazione.
E a Patti c’è sgomento, incredulità e tanta rabbia.
Intanto arrivano, frammentarie, le notizie dall’ospedale di Santa Chiara, a Trento, dove attualmente si trova ricoverato in condizioni gravissime Mario Aiello. C’è dolore.
In città il giovane finanziere è  stimato e conosciuto da tutti e qui fa spesso ritorno dal padre, dalla madre e dal fratello minore nella sua casa, tra via Gorizia e via Cattaneo. Loro appresa la notizia sono subito partiti alla volta di Trento.
A nome dell’intera comunità pattese è intervenuto anche il primo cittadino: «In questo momento – ha detto il sindaco Mauro Aquino – ogni parola è superflua. Qui a Patti facciamo tutti il tifo per Mario, un ragazzo che non ha esitato a fare le valigie per andare lontano da casa a svolgere con dedizione e sacrifico un lavoro di grande responsabilità. Colpisce lo scarso rispetto per la vita umana ed è inconcepibile che per futili motivi si possa ridurre una persona in questo stato. Inutile dire che la città si stringe intorno ai familiari e spera di poter riabbracciare Mario molto presto».
per la cronaca . aggiornamento 10 agosto

Migliorano le condizioni del finanziere di Patti Mario Aiello, aggregato alla compagnia di Trento, aggredito e ridotto in fin di vita dal magrebino Omar Dafher e dal polacco Aleedine Manai la notte del 16 luglio fuori dal locale Ciolda. 

Aiellovittima di un brutale pestaggio ricoverato in rianimazione all’ospedale Santa Chiara di Trento è stato svegliato dopo alcuni giorni di coma farmacologico dopo cinque ore di intervento chirurgico per ridurre il preoccupante trauma cranico riportato durante l’aggressione.

Secondo testimonianze attendibili, il giovane finanziere avrebbe aperto gli occhi riconoscendo immediatamente i suoi genitori, ai quali avrebbe detto di voler tornare subito al lavoro. Non ricorderebbe però per il momento quasi nulla di quanto accaduto.

Intanto il giudice per uno dei due aggressori ha disposto gli arresti domiciliari, mentre l’altro rimane in carcere.

18 Luglio 2016

Autore:

redazione


Lascia un commento

Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist