Suggerimenti utili sui tessuti da usare e tutto quello che è necessario sapere sulle mascherine
Come fare una mascherina personalizzata che sia unica e speciale ma soprattutto che ci protegga efficacemente dal rischio di contagio? Il mercato ci offre diverse soluzioni ma cresce sempre più il piacere del fai da te. Dagli studiosi alcuni suggerimenti utili sui tessuti da usare e tutto quello che è utile sapere sulle mascherine e il loro uso.
Il decreto Conte del 26 aprile scorso ha reso obbligatorio l´uso delle mascherine quando ci si trova in spazi chiusi o all´aperto se non sia possibile mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro. Secondo l´art. 3 del decreto “possono essere utilizzate mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire un’adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso”.
E siccome le mascherine sono fastidiose da indossare soprattutto in estate e decisamente poco gradevoli sul piano estetico, ecco che l´artigianato creativo si sta dando parecchio da fare perché, come dice un giovane adagio: “Quando non riesci a uscire dal tunnel, arredalo”.
Facciamo in modo di coniugare, però, vanità e funzionalità scegliendo sempre soluzioni e tessuti capaci di proteggerci veramente.
Secondo i ricercatori dell´Argonne National Laboratory nell´Illinois e dell´università di Chicago che hanno effettuato studi specifici e ne hanno pubblicato i risultati su Acs Nano, la rivista dell’American Chemical Society, i tessuti che riescono a garantire la massima protezione al Covid sono: cotone, chiffon e flanella; la combinazione di strati tra cotone e uno degli altri due tessuti sarebbe, infatti, quella capace di filtrare le particelle virali tanto quanto le mascherine del tipo Ffp2 ed Ffp3 e, dunque, di proteggerci adeguatamente dal Coronavirus.
Ovviamente le mascherine da sole non costituiscono la soluzione al rischio di contrarre il Covid ma contribuiscono a ridurre la possibilità che, nell´incontro con soggetti infetti, si possano inalare le goccioline cariche di virus. Accanto alle mascherine continuiamo a raccomandare, infatti, un´accurata igiene delle mani, una corretta e prudente distanza interpersonale, l´attenzione nel toccare viso, naso, occhi e bocca con le mani sporche.
E´ bene continuare a ricordare, con l´occasione, alcune informazioni utili per il corretto utilizzo delle mascherine.
Differenza tra mascherine di comunità e mascherine chirurgiche – Le mascherine chirurgiche sono quelle ad uso medico, realizzate per l´utilizzo in ambiente sanitario e per questo certificate in base alla capacità di filtraggio. Rispondono alle caratteristiche richieste dalla norma UNI EN ISO 14683-2019 e funzionano impedendo la trasmissione del virus.
Le mascherine di comunità o ad uso civile, introdotte dall´art. 16 del D.L. 17 marzo 2020, non sono dispositivi medici o di protezione individuale, ma una misura igienica utile a ridurre la diffusione del virus SARS-COV-2. Queste mascherine hanno lo scopo di ridurre la circolazione del virus nella vita quotidiana e non sono soggette a particolari certificazioni.
Quali caratteristiche devono avere le mascherine di comunità?
Devono garantire un´adeguata barriera per naso e bocca ed essere realizzate in materiali multistrato che non devono essere né tossici né allergizzanti né infiammabili e che non rendano difficoltosa la respirazione.
La mascherina è obbligatoria anche per i bambini?
Dai sei anni in su anche i bambini devono portare la mascherina e per loro va posta attenzione alla forma evitando di usare mascherine troppo grandi e scomode per il loro viso.
È possibile lavare le mascherine di comunità o ad uso civile?
Si, purché possano essere realizzate con materiali che resistono al lavaggio a 60 gradi. Le mascherine di comunità commerciali sono monouso o sono lavabili se sulla confezione si riportano indicazioni che includono il numero di lavaggi consentito senza che questo diminuisca la loro performance.
Quali mascherine devo usare nel caso in cui compaiano sintomi di infezione respiratoria?
Nel caso in cui compaiano sintomi influenzali è necessario l’utilizzo di mascherine certificate come dispositivi medici.
Come vanno smaltite le mascherine usate?
La mascherina monouso va smaltita tra i rifiuti indifferenziati;
se, invece, è stata indossata una mascherina riutilizzabile è possibile conservarla in una busta e seguire le regole per il suo riutilizzo dopo apposito lavaggio.
Mascherine: Istruzioni per un corretto uso
Prima di indossare la mascherina
- lavare le mani con acqua e sapone per almeno 40-60 secondi o eseguire l´igiene delle mani con soluzione alcolica per almeno 20-30 secondi;
- indossare la mascherina toccando solo gli elastici o i legacci e avendo cura di non toccare la parte interna;
- posizionare correttamente la mascherina facendo aderire il ferretto superiore al naso e portandola sotto il mento;
- accertarsi di averla indossata nel verso giusto (ad esempio nelle mascherine chirurgiche la parta colorata è quella esterna);
Durante l’uso
- se si deve spostare la mascherina manipolarla sempre utilizzando gli elastici o i legacci;
- se durante l´uso si tocca la mascherina, si deve ripetere l´igiene delle mani;
- non riporre la mascherina in tasca e non poggiarla su mobili o ripiani;
Quando si rimuove
- manipolare la mascherina utilizzando sempre gli elastici o i legacci;
- lavare le mani con acqua e sapone o eseguire l´igiene delle mani con una soluzione alcolica;
Nel caso di mascherine riutilizzabili
- procedere alle operazioni di lavaggio a 60 gradi con comune detersivo o secondo le istruzioni del produttore, se disponibili;
- dopo avere maneggiato una mascherina usata, effettuare il lavaggio o l´igiene delle mani.